VERDE TIME

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giovedì 10 ottobre 2019

VERDE TIME: GIARDINAGGIO PRATICO


La Penisola italiana – grazie alla sua posizione nel mare Mediterraneo, al forte legame con le Alpi e alla complessa conformazione orografica interna – è caratterizzata da una notevolissima varietà di climi e microclimi. Questa situazione da un lato rende attraente e multiforme il nostro Paese, ma dall’altro complica la vita a chi vorrebbe impostare un discorso generalizzato sui tempi e sulle tecniche di coltivazione di molte piante. In particolare, le erbacee annuali, anche a causa della loro stessa natura – che le vede nascere, fiorire e morire nell’arco di alcuni mesi – sono un tema scottante proprio ad iniziare dal momento della semina. Per semplificare le cose, si sa che tutta la categoria, di norma, viene suddivisa sia pure sommariamente in due grandi gruppi, le “annuali rustiche” e le “annuali semirustiche”, in modo da fornire al giardiniere una prima forma di orientamento, sia che egli operi nel Centro-nord, sia che egli “scenda in campo” nel Meridione o nelle Isole. Una seconda forma di aiuto deriva dalle tradizioni locali d’origine contadina, che in qualche misura hanno codificato certe date, “a partire dalle quali” è possibile dare il via ai lavori. Per es., nell’alta Lombardia, un antico proverbio raccomanda: “a sant’Albin, ciapa la sapa e va in giardin”, il che significa che la zappa può cominciare a scavare fin dal 1° di marzo. I giardinieri meridionali, invece, sono assai più fortunati perché, fatto salvo quel mesetto o poco più di “inverno” che li costringe al riposo, solitamente non devono aver timore, come i loro colleghi settentrionali, di eventuali ritorni delle devastanti gelate primaverili. Sembra quindi giusto andare in soccorso, con alcuni consigli, dei più bisognosi, a prescindere dal discorso delle date, che ovviamente può variare anche da zona a zona, pur nell’ambito dello stesso parallelo. Soprattutto, è importante sapere che, con alcuni accorgimenti, è possibile anticipare quella data magica, in modo che ne possano trarre beneficio sia i giardini (o balconi) sia le piante stesse! 

I miei consigli
Per tradizione, si sa che nel Centro-nord una data affidabile, dopo la quale non vi sono più gelate tardive, si aggira verso il 10 maggio. Quello è dunque il giorno in cui è possibile seminare all’aperto, anche se un anticipo è possibile e soprattutto auspicabile, perché una prudenza eccessiva rischia di far perdere alle piante le impagabili condizioni di fresco e d’umidità, necessarie per un più sano sviluppo.
Il momento più critico per le annuali è quando esse sono portate all’aperto, dopo essere state seminate e allevate nei loro primi passi al coperto. Quindi, se si decide di acquistare piantine già in vaso, occorre accertarsi che il vivaio abbia già provveduto a farle acclimatare gradualmente all’aperto.
Se non si è certi che la procedura di acclimatazione sia stata rispettata, basta esporre all’aperto le piantine durante il giorno, per tre o quattro giorni, ricoverandole poi di notte. Ciò sarà sufficiente per consentire alle strutture cellulari delle piante di adattarsi alle nuove condizioni, specialmente alla temperatura notturna più fresca. Ovviamente, occorre sorvegliare di continuo le previsioni del tempo, riguardo ad una possibile caduta improvvisa del termometro. In tal caso, le piante andranno ricoperte con tessuto non tessuto.
Spesso accade che alcuni vivai mettano in vendita le annuali rustiche troppo tardi. Di conseguenza, se si vuole piantarle all’aperto ancora in aprile (quando il tempo è ideale per una loro crescita più vigorosa), occorre fare da sé una semina precoce al coperto, utilizzando le vaschette alveolari.
Alcuni generi sono particolarmente adatti alla semina precoce al coperto. Per una buona semina fai-da-te, occorre innanzi tutto usare un ottimo miscuglio di terriccio perfettamente drenante. Poi, bisogna astenersi dalla tentazione di bagnare in eccesso, quindi vanno assicurate una buona circolazione d’aria e soprattutto molta luce.
Quando le plantule hanno raggiunto dimensioni tali da poter essere maneggiate, va programmata l’uscita all’aperto per un breve periodo d’acclimatazione (pochi giorni). Si sceglierà un periodo in cui il sole non sia costante, ma anzi vi siano giornate piuttosto fresche e piovigginose.
Una volta acclimatate, le piantine possono essere trapiantate nella loro dimora definitiva, se possibile con identiche condizioni meteorologiche.
Nei loro primi giorni di vita all’aperto, le annuali vanno annaffiate abbondantemente, ogni tre o quattro giorni, per una decina di giorni. In seguito, le loro radici inizieranno a muoversi e ad allungarsi nel terreno.
Altri generi di annuali non amano il trapianto e preferiscono non essere manipolate. Per loro si deve operare con una semina diretta in campo, nella loro dimora definitiva, che però va effettuata in autunno, permettendo ai semi di prepararsi alla nascita primaverile.
Al momento della nascita, occorre saper distinguere bene le piante ornamentali dalle erbacce: queste ultime sono ovviamente caratterizzate da una disposizione nel terreno assai più casuale.
In campo, le annuali seminate vanno accuratamente diradate: un numero eccessivo di plantule non consente un corretto sviluppo per tutti gli esemplari. In seguito, esse faranno quasi tutto da sé (ma un occhio al maltempo va sempre dato!).
Come per le annuali, anche le biennali si avvantaggiano di una crescita migliore, se vengono
seminate in anticipo, quando la primavera è ancora fresca. Molte di loro possono essere facilmente trapiantate all’aperto, dopo essere state seminate al coperto.
Annuali da seminare in anticipo al coperto
  • Antirrhinum majus
  • Calendula officinalis
  • Lobularia maritima
  • Matthiola
  • Petunia
  • Viola
Annuali da mettere a dimora direttamente
  • Agrostemma githago
  • Bupleurum rotundifolium
  • Centaurea cyanus
  • Corydalis sempervirens
  • Cynoglossum
  • Delphinium ajacis
  • Eschscholzia californica
  • Lathyrus odoratus
  • Papaver alpinumnudicaulesomniferum
  • Phlox drummondii
  • Rudbeckia hirta
Biennali da seminare in anticipo
  • Dianthus barbatus
  • Digitalis purpurea
  • Eryngium giganteum 
  • Verbascum

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