VERDE TIME

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venerdì 11 ottobre 2019

VERDE TIME: GIARDINAGGIO PRATICO


Il concetto di “arbusto”, scientificamente parlando, non è chiarissimo, anzi sembra un po’ ambiguo nella sua genericità. Dato per scontato che si tratta di una pianta legnosa e perenne, poi non tutti sono d’accordo circa la disposizione e la quantità di fusti e rami, ma soprattutto non vi è unanimità di pensiero riguardo alla sua altezza: chi pone un limite massimo di 5 m, chi invece arriva a definire “arbusto” anche un alloro (Laurus nobilis), il quale, lasciato libero di crescere, può toccare i 15 m o più. In questa nostra panoramica di arbusti che ci sembrano utilissimi per accompagnare le perenni in una bordura mista, non useremo rigorosamente il righello, ma prenderemo in considerazione esemplari che tutti noi, con il solo buon senso, riteniamo “piccoli”. Ciò che conta, allora, è il tema che ci siamo proposti: in quale modo e con quali arbusti è possibile rendere completa una bordura di perenni, conferendole un disegno esteticamente piacevole e in pari tempo agronomicamente sostenibile? Gli arbusti da bordura, infatti, regalano al giardiniere due qualità impareggiabili, la robustezza e la persistenza, su cui è possibile contare per intrecciare una collana di mille altre divagazioni. Inoltre, essi possono essere dotati di foglie particolarmente attraenti per forma, colore, dimensione, ma anche di fiori, bacche e perfino di cortecce insolite. Molto differenti fra loro per aspetto, portamento, grandezza e consistenza del fogliame, gli arbusti da bordura rappresentano l’ossatura del nostro giardino.
I miei consigli
  • Quando ci mettiamo all’opera per realizzare una bordura mista, spesso mettiamo a dimora subito le erbacee che più ci piacciono, combinandole in un insieme che giudichiamo gradevole, per poi aggiungere solo in un secondo momento alcuni arbusti, allo scopo di riempire i vuoti e creare linee divisorie. Il primo consiglio è di partire invece proprio con le legnose, che costituiranno l’impalcatura di tutta l’opera.
  • Per un buon inizio, è opportuno migliorare il terreno, rendendolo più soffice e ricco con una generosa quantità di composta, cui si possono aggiungere sabbia e ghiaietto, con l’obiettivo fisso di evitare qualunque ristagno d’acqua.
  • Le legnose di questo settore di norma sono assolutamente adattabili e prive di pretese, perché al massimo richiedono un po’ di concimazione annuale e qualche leggera potatura.
  • Se si vuole sfruttare in misura elevata la presenza di arbusti, è bene ricorrere a quelle specie che, in una certa stagione, restano al centro dell’attenzione per la loro fioritura, ma che poi sono pronte a ricoprire il ruolo di spalla generosa nel resto dell’anno. Per fare un paio di esempi, si pensi alla camelia invernale (Camellia sasanqua) o a Spiraea japonica.
  • Il posizionamento degli arbusti in una bordura dipende, ovviamente, dalla forma e dalle dimensioni delle piante. Le più piccole, di norma, si piantano ai margini dell’area, in modo da delimitarne il fronte in modo non geometrico, ma “mosso”, e contemporaneamente essere sottratte all’invadenza delle perenni più vigorose.
  • Quando in una bordura si mettono a dimora gli arbusti, va ricordato che le piante giovani cresceranno e richiederanno uno spazio adeguato alle dimensioni di piante adulte.
  • Le specie decidue sono in molti casi più disponibili rispetto alle sempreverdi e parecchie di loro possono addirittura gareggiare con le perenni più belle, a condizione che non le si costringa in un angolo.
  • Almeno in un primo momento, è raccomandabile fare in modo che le perenni più vicine non siano troppo invadenti e vigorose, tali cioè da prevaricare sulle specie legnose.
Situazioni e associazioni
  • Se si desidera conferire una forma più dettagliata ad una zona destinata a piante da mezz’ombra – magari sotto la chioma di un albero – o più in generale se s’intende suscitare una sensazione di maggiore formalità, è bene ricorrere ad arbusti dalla foglia minuta, come Buxus microphylla ‘Faulkner’ (60 x 70 cm), Hebe topiaria (60 x 90) o Euonymus fortunei ‘Emerald ‘n’ Gold’ (60 x 90), tre sempreverdi con aspetto quasi a palla.
  • Quando la bordura rischia di diventare troppo formale ed è quindi consigliabile ricorrere a linee meno geometriche e più “naturali”, ci si può avvalere di piante con fogliame che ammorbidisce i tracciati: per es. Indigofera decora f. alba (60 x 90), deciduo, o i sempreverdi Juniperus horizontalis ‘Ice Blue’ (30 x 100 e più) e Rhododendron ‘Saffrano’ (100 x 100).
  • Esistono arbusti – tuttofare, che sono in grado di svolgere più funzioni secondo la stagione. Per es. Deutzia gracilis ‘Aurea’ (100 x 100), con i suoi fiorellini bianchi e le foglioline dorate, può stare sia sul fronte della bordura sia in posizione più arretrata, accompagnando dapprima bulbose primaverili come i Muscari, e poi perenni come Euphorbia schillingii, sia nel suo verde-giallo estivo sia nella colorazione fucsia autunnale.
  • I rosai nani sono pure eccellenti arbusti da bordura: per es. Rosa ‘The Fairy’ (60 x 90) o Rosa ‘Fleurette’ (120 x 150), che durante l’estate si combinano perfettamente con i multicolori fiori increspati degli Helianthemum.
  • L’elegantissimo arbusto deciduo Caryopteris x clandonensis (100 x 120), con le sue attraenti cultivar (‘Grand Bleu’, ‘Autumn Pink’, ‘Summer Sorbet’) che fioriscono in tarda estate, spesso viene messo a dimora in masse, ma anche in singoli esemplari è ottimo a metà bordura. L’associazione con perenni d’impatto può essere di grande effetto, per es. con Geranium psilostemonSalvia involucrata ‘Bethellii’, Lobelia laxiflora.
  • La specialità di alcuni arbusti è di fiorire presto e in modo appariscente, ma anche di colorarsi vivacemente in autunno, prestandosi a combinazioni interessanti su entrambi i fronti. Uno di loro, da noi poco usato, è il deciduo Fothergilla gardenii (100 x 100), dotato a fine inverno di profumate infiorescenze a piumino e in autunno di foglie rosso-oro. Le sue compagne ideali possono essere Epilobium angustifolium ‘Album’, Gillenia trifoliata e la tappezzante Saxifraga stolonifera.
  • Il genere Spiraea annovera numerose specie e varietà decidue che sembrano fatte apposta per le bordure miste. S. japonica ‘Goldflame’ (80 x 90) è famosa e molto conosciuta per la sua versatilità e per le sue variazioni cromatiche. Con il rosso-bronzo primaverile ed il rame aranciato autunnale, si accompagna dapprima a tulipani caldi (come ‘Apeldoorn Elite’), poi a giaggioli blu (come Iris sibirica) ed infine a Chrysanthemum ed Aster (come C. ‘Apricot’ ed A. x frikartii ‘Moench’).

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