Appartenente alla famiglia Caprifoliaceae, il viburno comprende diverse specie di arbusti e piccoli alberi originari sia dell’Europa sia dell’America e dell’Asia. Gli esemplari possono raggiungere anche i dieci metri di altezza per quanto riguarda gli alberi, crescendo fino a 5 metri nel caso di arbusti. In generale questo gruppo di piante vanta un fogliame decorativo molto folto sia caduco sia persistente, così come una fioritura appariscente caratterizzata da fiori generalmente bianchi di forma tondeggiante. I frutti, invece, possono variare in funzione delle varie specie e alcuni sono anche commestibili. Le foglie, inoltre, sono dentate o lobate e possono essere sia caduche sia sempreverdi, soprattutto negli arbusti che si trovano nelle zone più temperate. Il viburno vanta anche proprietà erboristiche note derivanti soprattutto dalla corteccia, sebbene l’uso principale sia quello ornamentale e decorativo.
La famiglia dei “viburni” è molto popolata e in Italia è frequente trovare tre specie in particolare che crescono spontaneamente:
- viburno tino, arbusto sempreverde che solitamente vanta una fioritura primaverile di colore bianco con frutti all’inizio verdi e poi di colore blu. Questa specie viene generalmente utilizzata come siepe ma si sviluppa bene anche singolarmente;
- viburno lantana, arbusto caducifoglio con fiori bianchi e frutti di colore sia rosso sia nero, necessita di molta illuminazione e viene anche impiegato per realizzare preparazioni naturali finalizzate a lenire diversi disturbi;
- viburno opalo, anch’esso arbusto caducifoglio dotato di fiori chiari chiamato anche “palla di neve” o “pallone di maggio” grazie alla sua fioritura voluminosa.
Il viburno è una pianta molto resistente anche alle basse temperature e non richiede particolari condizioni di coltivazione. Preferisce le zone semiombreggiate e un terreno argilloso, fertile ma fresco, in ogni caso ben drenato. Alcune specie, tuttavia, hanno bisogno di una regolare illuminazione solare pertanto è sempre indicato attenersi alle esigenze dei singoli esemplari. La fioritura del viburno può manifestarsi sia in inverno sia nei mesi primaverili o estivi, anche in questo caso le condizioni variano a seconda della specie. Per quanto riguarda le irrigazioni, è necessario innaffiarla regolarmente durante il periodo vegetativo senza creare ristagni d’acqua, mentre è anche opportuno concimare utilizzando torba o comune terriccio da giardino che sia ricco di sostanza organica. Il viburno non ha bisogno di potature a cadenza regolare, tuttavia è comunque opportuno sfoltire i rami danneggiati o vecchi per rendere la pianta più armonica.
Pur non essendo una pianta particolarmente delicata, il viburno può essere soggetto a varie malattie e a danni provocati da insetti e parassiti tra cui il tarsonema e il tripide. Gli afidi, ad esempio, danneggiano i germogli provocandone deformazioni mentre in caso di ragnetto rosso possono manifestarsi diverse patine bianche responsabili di scolorire le foglie. In caso di maculatura fogliare, invece, le foglie presentano aloni scuri rotondi in grado di provocare un vero e proprio disseccamento, rendendo necessaria una potatura dei rami coinvolti. Anche la cocciniglia può indebolire notevolmente il viburno, provocando ingiallimenti delle foglie e richiedendo un intervento immediato per limitare l’infestazione.
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