VERDE TIME

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giovedì 18 aprile 2019

VERDE TIME PIANTE MEDICINALI BARDANA ARCTIUM LAPPA

Origini e caratteristiche della Bardana

Erba perenne della famiglia delle Composite, con grossa radice carnosa, grandi foglie ovali, fiore di color rosso porporino, alta circa 1 metro con capolini quasi sferici, fusto peloso. Cresce in tutta Europa e anche in Italia in terreni aridi e incolti. Fiorisce in estate. Predilige terreno fresco e umido e posizione soleggiata. 
Si moltiplica per seme.
Utilizzata nella medicina tradizionale in Europa, Cina, Giappone(la radice si può anche mangiare, ben tagliata, con la soia o inserita nelle zuppe, gusto un po’ amarognolo) e Nord America.

Simbologia ed utilizzi della bardanaSimbologia ed uso della Bardana

Osserviamo il suo aspetto: scarna, appiccicosa (dalla radice indoeuropea lep- “attaccare”, si attacca ai vestiti o ai peli degli animali), pungente (come i cardi, del resto), che se non fosse per la larga foglia (proprio per le sue dimensioni viene utilizzata dai coltivatori per proteggere le piantine degli ortaggi a terra), passerebbe quasi inosservata.
Il fiore è del tutto anomalo.
Lo stesso Virgilio nelle Georgiche le identifica con il termine “lappole”, citando nello stesso versetto il cardo spinoso, la selva pungente, il misero loglio e le sterili avene, per dare ancor più l’idea, nella sua descrizione, che trattasi di un mero paesaggio “secco e scarno”: “Móx et frúmentís labor ádditus, út mala cúlmos ésset róbigó segnísqu(e) horréret in árvis cárduus: íntereúnt segetés, subit áspera sílva láppaequé tribolíqu(e), intérque niténtia cúlta ínfelíx loli(um ) ét sterilés dominántur avénae”.
Al contrario, invece, nelle Bucoliche, lo stesso poeta sembra mettere da parte l’aspetto esteriore della pianta, esaltandone, invece, le proprietà terapeutiche e accennando al fatto che si moltiplica con enorme facilità al punto da soffocare l’erba da foraggio (quasi potente!).
È proprio soffermandoci sulle citazioni di Virgilio che in realtà cogliamo l’effettiva dualità di questa pianta: apparentemente insignificante se guardiamo l’aspetto esteriore (a parte la foglia molto più “appariscente” rispetto al resto… che non sia questa un’indicazione che in realtà qualcosa di positivo c’è e che basta cercarlo - la foglia come elemento “utilizzato” dalla natura per suscitare un minimo di attenzione a chi guarda l’aspetto generale, molto “povero”, di questa pianta), ma di molteplici qualità se sfruttiamo le sue proprietà (interne) curative. Più semplicemente diremmo (mai così giusto in questo caso): “perché soffermarsi solo sull’aspetto esteriore? Potremmo, invece, scoprire tante potenzialità e ricchezze interiori” …e quindi: una persona potrebbe sembrarci “pungente e spinosa” da fuori e che magari non vuole essere “disturbata”, ma provando ad entrare nel suo animo e nel suo mondo e relazionandoci nel modo giusto … chissà che non ci riservi tanto calore o bella energia … semplicemente nascosti o spenti.

Esemplare bardana lanoso
Fiori maturi bardana
Fiori pianta bardana
Fiori grande bardana

Consigli sulla pianta della bardanaProprietà e consigli sulla Bardana

Ha proprietà depurative e cicatrizzanti.
Per lungo tempo è stato rimedio contro la sifilide ed è riportato in alcuni documenti storici l’episodio di re Enrico III guarito da questa infezione mediante somministrazione di questa pianta. Lo stesso medico che curò il re riportò in altri documenti guarigioni simili.
La bardana è la medicina contro acne e foruncoli. Le foglie, impiegate in farmacopea, quando giovani, possono essere utilizzate anche nell’alimentazione come semplice preparazione di insalate. La radice fresca, può essere tagliata a fettine e può avere un buon sapore (magari condita bene). Ancor prima, la bardana veniva utilizzata, insieme ad altri ingredienti, per rendere più chiara la pelle.
Curativa anche per fermare la caduta dei capelli e guarire le forme più leggere di alopecia: decotto di bardana freddo (20g di foglie fatte bollire per 20 minuti in 1 litro di acqua) usato come lozione da utilizzare quotidianamente. O ancora massaggiando il cuoio capelluto con una lozione ottenuta con 100g di radice fresca mescolata a 50g di radice fresca di ortica, tagliuzzate e fatte macerare per 8 giorni in 500g di rum.
Inoltre, il decotto di bardana, era già noto alla corte del Re Sole per combattere i “pruriti”. Si fanno bollire 50g di radice e foglie, tutto ben sminuzzato, in 1 litro di acqua per 5 minuti, Si filtra subito e si lascia raffreddare: se ne bevono 4 bicchieri durante la giornata. In dose più concentrata (75g di foglie da bollire per 10 minuti in un 1/2 litro di acqua) si usa per lavaggi e impacchi calmanti sulla zona in cui si ha prurito.
E perché no anche per i dolori reumatici. Mettere in infusione in 1 litro di acqua bollente per mezz’ora circa 50g di radice di bardana seccata e sminuzzata. Filtrare e addolcire con un cucchiaino di miele. Berne a volontà durante la giornata.
Oggi viene usata soprattutto come rimedio depurativo per via interna, per “pulire” il fegato tramite decotti (portando ad ebollizione la radice, filtrando e lasciando raffreddare, come sopra). Ricordiamo che le radici contengono inulina (zucchero poco calorico), acido tannico (azione antibatterica e antinfiammatoria) e mucillagine (azione calmante e antinfiammatoria).

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