VERDE TIME

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giovedì 23 marzo 2017

Come coltivare erbe ornamentali per un giardino naturalizzato ad effetto prateria


Le erbe ornamentali rappresentano una soluzione sostenibile per la progettazione del giardino, anche grazie alla bassa manutenzione richiesta. Essendo piante annuali, sono per lo più resistenti alla carenza d’acqua, non richiedono né picchettamento né potatura, e generalmente non hanno problemi di insetti o malattie. In sostanza, ciò significa che richiedono meno acqua e teoricamente non hanno bisogno di pesticidi o erbicidi. 

Le graminacee, o Poaceae, sono un genere di pianta che comprende 10.000 specie, e rappresentano la quinta famiglia di piante più grande al mondo. Le graminacee nutrono la maggior parte della popolazione nel mondo: miglio, riso, mais, fanno tutti parte della famiglia delle graminacee. Ne fanno parte anche il bambù, che viene ampiamente raccolto in Asia per realizzare tetti di paglia, e il grano, dal quale vengono prodotti l’alcool e il bioetanolo. In sostanza, queste piante rappresentano una risorsa primaria per alimentazione, l’abbigliamento, e l’edilizia in gran parte del globo, e la loro sostenibilità li rende una scelta eccellente anche per giardinaggio domestico.
Con una vasta gamma di tipologie, le erbe ornamentali possono tranquillamente essere utilizzate in sostituzione di colture perenni o arbusti. Ad esempio, il Calamagrostis, generalmente nota come “erba pennacchio”, supera una persona in altezza ed è ottimo per realizzare siepi. Inoltre, può essere utilizzato per coprire o sostituire meravigliosamente una recinzione, mentre le carici basse possono essere utilizzate in modo ottimale come piante tappezzanti.

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