VERDE TIME

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martedì 28 febbraio 2017

LE MIE ERBE AROMATICHE: LA SALVIA



La salvia è un arbusto sempreverde di piccole dimensioni. Diffusa nei paesi del bacino del Mediterraneo, in Italia può crescere in maniera spontanea, per cui è possibile trovarla e raccoglierla in zone dal terreno ben drenato, senza ristagni d’acqua.  Per riconoscerla bisognerà cercare un cespuglio formato da fusti a loro volta divisi in numerosi rami. Ogni ramo è ricco di foglie, generalmente di colore grigio-verde, ricoperte di peluria e di forma allungata, attaccate per il picciolo; mentre i fiori sono raggruppati come a formare piccole pannocchie e, a seconda della specie (ce ne sono quasi un migliaio), possono essere bianchi, azzurri, violacei o addirittura rossi. Quello che più di tutto vi aiuterà a riconoscerla sarà l’olfatto: la salvia infatti è una pianta aromatica della famiglia delle Lamiaceae, come il timo e la menta, e strofinando tra le dita le sue foglie sentirete immediatamente sprigionarsi il suo caratteristico profumo intenso e pungente. È importante però non abusare della salvia: l’olio essenziale ricavato dalle sue foglie, infatti, contiene tujoni, sostanze che se assunte in quantità molto elevate possono risultare tossiche.


lunedì 27 febbraio 2017

ORIGANO: 5 IDEE PER UTILIZZARLO IN CUCINA


Intanto ecco 5 mie idee per usare l’origano in cucina.

Un piatto semplice come un primo con olio, aglio e peperoncino può diventare ancora più gustoso se arricchito con ingredienti profumati e saporiti come alici e origano. Ho preparato una pasta corta, servita con alici grigliate e origano fresco.


domenica 26 febbraio 2017

LE MIE ERBE AROMATICHE: L'ORIGANO


Chiudete gli occhi, pensate al Mediterraneo, al sole delle sue spiagge, ai suoi piatti e le narici vi si riempiranno immediatamente del profumo intenso e pungente dell’origano. L’origanum vulgare infatti è una pianta aromatica molto diffusa e utilizzata nell’area del bacino mediterraneo, anche se si trova in tutta l’Asia. Perenne, a carattere cespuglioso, può raggiungere persino gli 80 cm di altezza ed è adatta a crescere in climi caldi pur resistendo bene anche al freddo. L’importante è che il terreno sia ben drenato e non si formino ristagni d’acqua che rischierebbero di far marcire le radici. Come per altre piante della famiglia delle Lamiaceae – ad esempio la salvia, la mentao la maggiorana – le foglie dell’origano sono odorose, di forma allungata e di un verde diverso a seconda della faccia; mentre i fiori sono bianchi o rosati, riuniti in piccoli nuclei.


sabato 25 febbraio 2017

ANETO: 5 IDEE PER UTILIZZARLO IN CUCINA


Vi suggerisco 5 ricette per inserire l’aneto nei vostri piatti, a partire da un vero e proprio matrimonio d’amore: quello con il salmone.

HAMBURGER DI SALMONE CON MAIONESE ALL'ANETO. In questa preparazione, l’aneto è un ingrediente importante sia dell’hamburger che della maionese che lo accompagna. Tritatene finemente un ciuffo di foglie da amalgamare al salmone, al peperoncino e al prezzemolo e un altro mazzetto per unirlo alla maionese


venerdì 24 febbraio 2017

LE MIE ERBE AROMATICHE: L'ANETO

L’aneto è una pianta erbacea, diffusa nelle zone di clima temperato, conosciuta e consumata fin dall’antichità: se ne trova, infatti, menzione sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento, in particolare in un passo del vangelo di Matteo, dove è citato assieme a menta e cumino. 

Appartenente alla famiglia delle Apiaceae, come il sedano, la carota o il finocchio, con quest’ultimo condivide, in parte, l’aroma: l’aneto ha infatti un sentore di anice e finocchio e un che di pungente. Come le altre piante della stessa famiglia, si presenta con un gambo cavo, lungo, di un color verde-biancastro; le foglie sono filiformi, sottilissime, simili a piccoli aghi piatti, raggruppate come a formare una rete; mentre i fiori sono gialli tendente al verde, piccoli piccoli, raccolti in grandi ombrelli con 12-15 raggi. In cucina e in farmacologia si utilizzano i semi, di forma ovale, marroni, di piccole dimensioni – che appena colti possono avere, come suggerisce l’epiteto graveolens che completa il binomio scientifico che contraddistingue la pianta, un odore sgradevole – e le foglie, preferibilmente fresche poiché, una volta essiccate, perdono velocemente profumo e sapore.


giovedì 23 febbraio 2017

LE MIE ERBE AROMATICHE: LA PORTULACA


Le Erbe Aromatiche sono piante che hanno un odore gradevole e caratteristico e sono ricche di oli essenziali. L’odore caratteristico può essere diffuso su tutta la pianta o localizzato, ad esempio, nei semi, nei bulbi o nelle radici, nelle foglie o nel legno.
Alcune erbe aromatiche sono 
ottime da utilizzare in cucina, per conferire ai piatti un sapore caratteristico o sfruttare l’aroma dell’erba per esaltare altri sapori, come quello delle carni o del pesce ma molte preparazioni, anche tradizionali della cucina italiana, prevedono l’impiego delle erbe aromatiche per esaltare i sapori di ortaggi o verdure. Segui i miei approfondimenti per scoprire le caratteristiche e le proprietà benefiche di alcune erbe aromatiche ed utilizzarle per esaltare i vostri piatti.

Cos’è la portulaca?



la portulaca è una specie vegetale che siamo soliti vedere nei giardini o, in
alcuni casi, concepire come elemento infestante, e a cui quindi attribuiamo scarso valore. In realtà è una pianta succulenta, ovvero ha la caratteristica di possedere foglie più spesse che hanno la funzionalità di trattenere acqua ed è proveniente dall’America Meridionale. Il clima d’origine è quindi di tipo tropicale, aspetto che spiega bene la modificazione fogliare appena descritta. Nonostante negli ultimi decenni sia stata sottovalutata, fa parte non solo delle tradizioni gastronomiche del nostro Paese ma possiede anche molti pregi.

mercoledì 22 febbraio 2017

COLTIVARE LO ZENZERO IN CASA

Smettete di comprare lo zenzero! Ecco 5 semplici mosse per coltivarlo a casa e averne un’infinità.

Lo zenzero è sempre più presente nelle nostre case. Non è solo delizioso, ma è anche un ingrediente fondamentale per realizzare i trucchi della nonna. Lo zenzero è noto per curare malattie quali raffreddore e mal di stomaco. Se mangiato da solo, non ha necessariamente un buon sapore, ma provate ad aggiungerlo ad altre pietanze o bevande. È perfetto con il tè, come spezia o in alcuni piatti. Ecco il trucco per coltivarlo direttamente a casa. Naturalmente, potete acquistare i semi e coltivarlo nel modo tradizionale, ma è più facile se acquistate un piccolo pezzo di zenzero biologico. Potete utilizzare un vaso o una pentola. La pianta crescerà meglio in un vaso ampio e poco profondo perché le radici crescono in senso orizzontale.

lunedì 20 febbraio 2017

Come preparare il giardino per la primavera: lavori di febbraio


La parola d’ordine in giardino a febbraio è una sola: preparati! Ecco tutto quello che devi fare per l’arrivo della primavera
Pulizia
La prima cosa da fare è pulire! Esattamente, armati di guanti, cesoie e rastrello e rimuovi tutto quello che la stagione autunnale e invernale hanno lasciato: foglie morte, rami secchi o rotti dalle intemperie, pacciamature rovinate devono essere portati via per lasciare il giusto spazio ai nuovi germogli.

sabato 18 febbraio 2017

UN RIMEDIO ALL'INQUINAMENTO DOMESTICO DEPURIAMO L'ARIA


in occasione del convegno”Sostenibilità Ambientale” organizzato da Amici della MCS (Sensibilità Chimica Multipla) a Calvi dell'Umbria (TR)

Questo gruppo di piante è stato testato dalla NASA (l'agenzia spaziale USA) nell'ambito di studi sulla purificazione dell'aria nelle basi lunari. Ogni pianta tra quelle citate ha una particolare versatilità nell'assorbimento di uno o più inquinanti. Molte delle informazioni qui riportate sono state tratte dal testo "Amiche piante" di B.C. Wolverton, uno dei ricercatori della NASA che ha partecipato a questo progetto. Le piante qui indicate sono tutte idonee a vivere in appartamento, con lo scopo di depurare l’aria che vi respiriamo. Le case in cui viviamo spesso esalano silenziosamente inquinanti pericolosi come formaldeide, ammoniaca, benzene, che provengono da vernici, detersivi, fumi, pareti, materiali plastici ecc. La formaldeide, ad esempio, è prodotta dal fumo di sigaretta, dal gas dei fornelli, dai sacchetti di plastica, dagli abiti di tintoria, da smalti e vernici, stoffe, tendaggi. Xilene e toluene invece nascono da schermi di computer, fotocopiatrici, adesivi. Il benzene, infine, ancora dal fumo di sigaretta e dalla benzina verde. Ammoniaca in eccesso può poi provenire da bagni e detersivi.
La "sindrome da edificio malato" è una realtà, che può essere combattuta con un tocco di verde.

PICCOLE E GRASSE (A FOGLIOLINE)


Belle e simpatiche, costano poco, farle crescere è facilissimo. Cosa aspetti a farne una mini collezione?
Come si chiama
Sempervivum Tectorum.
Come si cura
Soffre il caldo, resiste bene sottozero e non richiede cure.
Perché è speciale
È una pianta europea, che cresce bene anche in collina
Come si chiama
Echeveria AgavoidesCome si cura
Ha bisogno di sole, caldo e frequenti innaffiature. Non resiste al freddo. 
Perché è speciale
Nella bella stagione fa fiori colorati.
Come si chiama
Crassula Ovata. 
Come si cura
Ama il sole, ma resiste fino a 5-6 gradi sopra lo zero.
Perché è speciale
Sulle coste italiane cresce e fiorisce anche nei giardini, all'aperto.

venerdì 17 febbraio 2017

PICCOLE E GRASSE (TONDE)


Belle e simpatiche, costano poco, farle crescere è facilissimo. Cosa aspetti a farne una mini collezione?
Come si chiama
Notocactus Leninghausii 
Come si cura
Sta bene in mezza ombra. Con il caldo, vuole acqua ogni 8 giorni.
Perché è speciale
Arriva con facilità fino a 1 metro di altezza.


giovedì 16 febbraio 2017

PICCOLE E GRASSE (SLANCIATE)


Belle e simpatiche, costano poco, farle crescere è facilissimo. Cosa aspetti a farne una mini collezione?
SLANCIATE
Come si chiama
Cleistocactus Strausii
Come si cura
Sta bene in pieno sole. In estate va innaffiato molto.
Perché è speciale
Resiste al freddo fino a 15 gradi sotto zero, ma non lo si deve bagnare.

mercoledì 15 febbraio 2017

TALEA DI ROSA

La talea è un metodo di moltiplicazione che consiste nel far radicare una porzione di ramo prelevato da una pianta madre. In base al tipo di ramo prelevato il periodo migliore per fare la talea di rosa varia.


Talea di rosa, quando si fa

Il periodo migliore per eseguire la talea di rosa dipende dal tipo di ramo da far radicare.
Tra giugno e luglio, nel caso vengano usate
talee non ancora lignificate, cioè di colore verde e dalla corteccia giovane.
Tra novembre e dicembre se si tratta di
talee lignificate, cioè rami dalla corteccia scura e consistente.


mercoledì 8 febbraio 2017

LA POTATURA DELLA SALVIA

La salvia è un arbusto sempreverde che cresce in cespugli folti e rigogliosi. Il clima ideale per la sua crescita è quello mite, per cui essa è molto diffusa in tutta l'Europa Meridionale e in tutte le regioni italiane. Quando la pianta è appena nata il suo fusto è di colore verde, ma, man mano che cresce, acquista un colore più scuro e più tendente al legno. Per poter crescere al meglio la salvia predilige terreni neutri che non contengano troppo calcare o troppa sabbia. Il terreno deve consentire un facile passaggio dell'acqua, per questo è bene evitare di piantarla in luoghi con un'alta acidità. L'ideale sarebbe un campo aperto ma possiamo tranquillamente coltivarla in vaso sul balcone di casa. Una volta cresciuta avrà bisogno di poche cure ma ben fatte. La potatura della salvia è indicata verso la fine della stagione estiva, quando sarà conclusa la fioritura della pianta. Questo perché possiamo così favorire la crescita di nuove foglie e fiori nel periodo successivo.

martedì 7 febbraio 2017

FORSE NON TUTTI SANNO CHE …….. 5 MOTIVI PER NON PIANTARE BAMBÙ NEL VOSTRO GIARDINO

In Cina è un simbolo di lunga vita, mentre nella tradizione indiana è legato all’amicizia. Si tratta del
bambù, una specie vegetale perenne, sempreverde, che può raggiungere notevoli dimensioni, sia in altezza che per quanto riguarda la sua estensione. Il bambù viene utilizzato sempre più spesso per la realizzazione di stuoie, contenitori, ornamenti, mobili e persino tessuti. La tentazione di piantarne alcune canne per decorare il proprio giardino e sentirsi immersi in un mondo apparentemente esotico cattura molti. Vi presento i cinque motivi principali per pensarci bene prima di farlo.

1. Il bambù può invadere il giardino dei vostri vicini
2. Può costituire una minaccia per la biodiversità
3. Per liberarsene occorrono anni
4. Per eliminarlo potrebbero essere necessari erbicidi
5. E’ difficile trovare una specie adatta alle proprie esigenze

Chi ha intenzione di creare una sorta di siepe o di divisorio piantando delle canne di bambù dovrebbe pensarci due volte. Il rischio è che in breve tempo il bambù possa invadere la proprietà dei vostri vicini. Il bambù ha infatti una crescita molto rapida. Alcune specie possono aumentare in altezza addirittura di 90 cm al giorno. La sua capacità di espansione non viene fermata da reti o steccati ed è ancora più rapida se la pianta si trova nelle vicinanze di terreni molto irrigati o in zone dove l’acqua ristagna facilmente.

lunedì 6 febbraio 2017

L’inverno delle piante grasse Aiutate queste specie delicate a superare i mesi freddi…

Solo se la temperatura notturna scende sotto i 3-5 °C può essere il caso di accendere un
termoventilatore al minimo nella serra o nella cantina dove le succulente sono ricoverate. Se però sono state sistemate addossate le une alle altre, il riscaldamento è necessario unicamente con temperature sotto lo zero.

Ricordatevi di spegnere il termoventilatore appena le temperature risalgono: le grasse non si devono svegliare adesso, ma devono compiere il necessario ciclo di riposo sino alla fine di febbraio almeno. Il consiglio vale per tutte le zone fredde, dalla Val Padana in su e lungo l’Appennino. Nel Sud può essere sufficiente una protezione con uno o più teli di tessuto-non-tessuto se il meteo prevede gelo o neve. I teli vanno rimossi appena la situazione di emergenza termina. Durante il riposo non bagnate le piante, nemmeno se si raggrinziscono: il loro metabolismo è fatto apposta per superare periodi di siccità, soprattutto se concomitanti con basse temperature. In marzo, basterà annaffiarle moderatamente perché si riprendano.

domenica 5 febbraio 2017

Ciclamini fioriti a lungo Cure per conservarne la bellezza…

Per avere i ciclamini fioriti a lungo, curate l’esposizione, che non deve essere molto soleggiata se il
clima si mantiene abbastanza mite; evitate l’umidità persistente a livello radicale; non collocateli i in luoghi con scarsa circolazione d’aria, che favorisce i marciumi fogliari. Garantite molta luce e clima fresco ma riparato dal vento; fornite irrigazioni frequenti ma sempre senza lasciare l’acqua nel sottovaso; concimate con un prodotto liquido specifico o universale, una volta ogni 10 giorni circa; pulite attentamente la chioma per recidere alla base gli steli appassiti e le foglie afflosciate o secche.

sabato 4 febbraio 2017

Come mantenere fiorito il ciclamino: I buoni gesti per farli durare a lungo all’aperto…


Acqua e umidità sono gradite. Mettete nel sottovaso uno strato di argilla espansa bagnata, la quale
cederà la necessaria umidità alla pianta. In alternativa invasate il ciclamino in un contenitore più grande riempito di torba da mantenere sempre inumidita. È sempre meglio bagnare dal basso,nel sottovaso, per non inzuppare il tubero. Se annaffiate dall’alto, fate attenzione a non bagnare la parte centrale della pianta. Non spruzzate con acqua il fogliame. Tenete la pianta al fresco e alla luce,anche all’aperto se le temperature sono stabilmente superiori allo zero. Non portate fuori e dentro la pianta: lo sbalzo di temperatura la fa appassire. I ciclamini a fiori piccoli sono più durevoli all’aperto rispetto a quelli a fiore grande, più delicato e più adatto ad ambienti interni poco riscaldati.

venerdì 3 febbraio 2017

Il cavolo, una bellezza nei mesi freddi

Regala grande soddisfazione chiedendo poche cure…

Il cavolo ornamentale si adatta bene a qualunque situazione,purché non calda: prospera su qualunque terreno, anche compatto o povero e sassoso, all’ombra o al sole, ma sempre dove la temperatura non sale sopra i 15 °C.

Non ha bisogno di concimazioni, ma gradisce una certa umidità nel terreno (senza ristagni): se non dovesse piovere per più di due settimane, è consigliabile una piccola annaffiatura durante le ore centrali della giornata. La pianta durerà in piena forma fino a tutto febbraio.

giovedì 2 febbraio 2017

Un balcone bello a gennaio

Sempreverdi, bacche, fiori per avere vitalità anche nel cuore dell’inverno


Adatte anche ai climi freddi sono le fioriere e ciotole che ospitano composizioni di sempreverdi,come tasso, bosso, lauroceraso, edera, eleagno: non sono appariscenti come le piante da fiore, ma danno tono e vitalità al balcone e al terrazzo. In tutti i climi, anche rigidi, per avere colore si possono introdurre piante dai frutti colorati: pernettya, sinforina, gaultheria, nandina, viburni, skimmia, aucuba e agrifoglio resistono al freddo e rallegrano la scena con le bacche decorative, che compaiono in autunno e persistono per tutto l’inverno. Sui balconi esposti a sud, anche in clima freddo, resistono ancora le eriche (Erica carnea e Calluna),che, tra l’altro, rimarranno decorative per qualche tempo anche una volta essiccate.

mercoledì 1 febbraio 2017

INVERNO : Fiori che sfidano il freddo

Con scelte opportune non mancheranno fiori resistenti e adattabili, splendidi nel gelo...

Chi ha detto che l’inverno è privo di fioriture? 
Il bucaneve, Galanthus nivalis
sboccia anche in mezzo alla neve con i suoi campanellini candidi, insieme ad altre graziose bulbose: in pieno sole, i crochi fioriscono appena si scioglie la neve e arrivano i primi raggi di sole tiepido; rustica e poco esigente, la scilla emette i suoi fiorellini bianchi o celesti a fine inverno.