Potare le piante è una tecnica colturale indispensabile, ma deve essere utilizzata in modo opportuno e adeguato alle diverse specie ornamentali.
Molte essenze da giardino soffrono i tagli e necessitano solo di rari interventi per mantenere la conformazione caratteristica della specie e per crescere nelle migliori condizioni di salute. Si considerano però operazioni di potatura anche la semplice eliminazione di rami secchi, malati o feriti: si tratta anzi di interventi da non trascurare. Per esempio, spesso anche la semplice vicinanza di due rami che si contrastano, si urtano e sfregano tra loro può determinare l’insorgenza di ferite che diventano il punto debole della pianta, la porta di ingresso per batteri e virus: sarà necessaria l’eliminazione di uno dei due rami per evitare l’instaurarsi di gravi patologie. Inoltre, potare permette di sopprimere i rami deboli e sottili che si formano al centro della chioma, sempre poco sviluppati perché non ricevono a sufficienza aria e luce, quindi inutili per la produzione di fiori o frutti, anzi spesso dannosi perché causano un microclima insalubre. La loro rimozione aumenta l’aerazione, diminuisce l’umidità e in definitiva agevola la crescita delle branche principali.
Quindi, in conclusione, potare è sempre necessario: importante è che sia attuata correttamente, con intensità appropriata in funzione della specie e delle dimensioni, nei tempi e nei modi più indicati.
Molte essenze da giardino soffrono i tagli e necessitano solo di rari interventi per mantenere la conformazione caratteristica della specie e per crescere nelle migliori condizioni di salute. Si considerano però operazioni di potatura anche la semplice eliminazione di rami secchi, malati o feriti: si tratta anzi di interventi da non trascurare. Per esempio, spesso anche la semplice vicinanza di due rami che si contrastano, si urtano e sfregano tra loro può determinare l’insorgenza di ferite che diventano il punto debole della pianta, la porta di ingresso per batteri e virus: sarà necessaria l’eliminazione di uno dei due rami per evitare l’instaurarsi di gravi patologie. Inoltre, potare permette di sopprimere i rami deboli e sottili che si formano al centro della chioma, sempre poco sviluppati perché non ricevono a sufficienza aria e luce, quindi inutili per la produzione di fiori o frutti, anzi spesso dannosi perché causano un microclima insalubre. La loro rimozione aumenta l’aerazione, diminuisce l’umidità e in definitiva agevola la crescita delle branche principali.
Quindi, in conclusione, potare è sempre necessario: importante è che sia attuata correttamente, con intensità appropriata in funzione della specie e delle dimensioni, nei tempi e nei modi più indicati.
In un giardino potare ha obiettivi differenti a seconda della fase di sviluppo della pianta su cui si opera:
- sugli esemplari giovani ha come scopo principale quello di favorire un armonico sviluppo della vegetazione
- sulle piante adulte, gli interventi mirano a mantenerle il più possibile vitali e prolungare il periodo di massimo splendore;
- sulle piante “vecchie” (o, meglio, mature) con la potatura si cerca di ringiovanire e mantenere la chioma sempre folta e nelle migliori condizioni di salute.
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