VERDE TIME

VERDE TIME

sabato 29 febbraio 2020

VERDE TIME : CURIOSITA'



La zucca è una di quelle piante che non smettono di sorprendere. In Italia abbiamo una grandissima tradizione di zucche e ogni regione ha le sue specialità, da utilizzare in cucina, e in ottobre questo umile ortaggio diventa protagonista del décor autunnale. Ma la zucca, umile ortaggio la cui storia è antichissima, trova anche altri impieghi assai curiosi.
Per dimagrireNonostante sia così dolce e buona, e renda i piatti appetitosi, la zucca è un ortaggio amico delle diete povere di calorie ed è idonea nel regime alimentare per chi soffre di diabete.
Per invecchiare beneContiene un’elevata quantità di sostanze antiossidanti e di beta-carotene, precursore della vitamina A; interviene quindi nei processi naturali di rigenerazione cellulare. Grazie a ciò, è un aiuto per invecchiare bene: gli antiossidanti prevengono i danni causati dalle patologie dell’apparato cardiovascolare. Anche l’olio di semi di zucca è importante per il benessere; reperibile liquido o in forma di pillole, è un integratore utile per la prevenzione dei problemi da colesterolo.
Per la bellezza naturaleLa polpa di zucca è preziosa per la salute della pelle. Trova impiego in maschere per il viso che aiutano a reidratare e distendere l’epidermide, miscelando la zucca (frullata con poca acqua) al miele. Tale impacco, lasciato sul volto per alcuni minuti e poi sciacquato con acqua tiepida, aiuta anche a combattere i danni da scottature solari (anche quelle del sole invernale in montagna) e placa il fastidio causato da arrossamenti dovuti al freddo e al vento.
Per il benessere al femminileConsumare molta zucca nell’età dell’adolescenza e della menopausa è una buona abitudine per l’organismo femminile, perché l’ortaggio (e anche i semi) aiutano a regolare le funzioni ormonali e, nel caso della menopausa, sono utili per ridurre le fastidiose vampate di calore.
Per la salute maschileL’olio di semi di zucca, massaggiato sulla cute, aiuta a prevenire la caduta dei capelli. Inoltre sia la zucca che l’olio ottenuto dai semi sono di aiuto per prevenire e calmare le infiammazioni della prostata.
Per giocare con i bambiniHalloween, così detestato da tanti adulti perché considerato un evento estraneo alle nostre tradizioni, è invece amatissimo da bambini e ragazzi; in ottobre, e soprattutto nella magica notte del 31, sono concessi abiti terrificanti per spaventare simpaticamente gli amici, i vicini di casa e gli adulti, una ricorrenza da vedere come un gioco divertente. E dunque, la zucca diventa un gioco affascinante: per riuscire a intagliarla occorre acquistare le apposite zucche da Halloween, che hanno la polpa e la scorza tenere, facili da incidere con un coltello affilato: operazione da fare sotto gli occhi affascinati dei piccoli, che potranno poi completare la zucca-lanterna con la candelina. Le zucche di tipo tradizionale, non adatte all’intaglio, possono però essere colorate a tempera o con vernici ad acqua, o decorate con rami, foglie e pigne, affidando alla fantasia dei bambini il compito di trovare idee divertenti.
Per decorare, bere, suonare…Le zucche essiccate hanno da sempre tanti utilizzi. Per disidratarle correttamente occorre pazienza; devono essere lasciate asciugare in ambiente molto secco e caldo, muovendole spesso ed eliminando l’eventuale muffa superficiale con uno spazzolino. Alcuni tipi di zucche si essiccano facilmente, anche quelle piccole ornamentali. Una volta essiccate si utilizzavano un tempo come bottiglie; in casa svolgono un ruolo decorativo in mille declinazioni. Persino nella musica le zucche trovano impiego: diventano maracas da scuotere per ottenere il piacevole suono dei semi, ma nelle culture africane e del centro America sono molte le versioni della zucca come strumento musicale: kalimba, guiro e shekere sono i nomi, anch’essi musicali ed evocativi, di strumenti realizzati proprio con le zucche essiccate.
IL CONSIGLIO
  • Completate la decorazione autunnale degli spazi indoor e outdoor con le zucchette ornamentali abbinate a fiori di stagione. In ciotole e cassette unite eriche, ciclamini, viole, piccole edere e altre piante stagionali collocando fra le piante le zucchette colorate, che rimarranno belle per molte settimane.
  • Anche in vista del Natale le zucchette verranno utili: possono essere verniciate in colori vivaci o in oro e argento per completare l’albero, realizzare centrotavola e segnaposto, accompagnare una composizione di piante o un cestino con pigne e candele.
  • Per seminare le zucche da orto o ornamentali occorre attendere la fine dell’inverno. In serra o altro ambiente protetto si possono far germogliare in vasetti; all’aperto la zucca si semina non prima di maggio nel Nord Italia, perché i semi di zucca richiedono temperature intorno ai 15° per germogliare e irrobustirsi.

venerdì 28 febbraio 2020

VERDE TIME : I FIORI DELL'ESTATE PER IL NOSTRO BENESSERE



Tra le piante che in estate che ci regalano benessere ci sono i girasoli, che già venivano coltivati più di tremila anni fa dagli Incas, che a questo fiore attribuivano doti magiche, poiché avevano osservato che i semi erano disposti lungo tre serie di spirali che si svolgevano in senso orario e antiorario, imitando, cosi il moto del sole attraverso il cielo e la notte che sopraggiungeva. I semi del girasole sono alleati eccezionali contro il colesterolo cattivo (LDL). Il merito è degli acidi grassi in essi contenuti: contrastano la formazione delle placche arteriosclerotiche, che ostruiscono i vasi sanguigni, favorendo il rischio di malattie cardiovascolari. Grazie alla presenza di fitoestrogeni, i semi di girasole sono utili anche durante la menopausa poiché alleviano i classici disturbi come le vampate di calore e l’insonnia. Le regine dell’estate sono le dalie e hanno un’ottima durata come fiore reciso, in mazzi generosi e colorati che parlano di ammirazione, riconoscenza, stima. Insieme ad altri fiori estivi, le dalie stanno bene in vasi vintage che evocano i piaceri semplici della campagna: vecchie caffettiere o teiere, tegami smaltati, brocche di ceramica…Anche i colori dei fiori ci comunicano emozioni che influiscono sulla nostra percezione della realtà. I fiori dai colori freddi (azzurro, lilla e blu, anche miscelati con il bianco) esaltano la sensazione di freschezza; i fiori nelle varie tonalità di blu aiutano a esprimere meglio le proprie emozioni e stimolano l’espansività.  I colori caldi (rosso, arancio, giallo) aiutano a ritrovare tono ed energia. Il luminoso giallo, così presente nei fiori estivi, è associato al sole e alla luce, parla di ottimismo, interesse, curiosità e vitalità. Il rosso, colore dinamico, esprime passione, erotismo e amore, gioia di vivere, autostima, forza e gioia. E non per caso ha questo colore anche il “tappeto rosso” che si stende per accogliere con i dovuti onori le persone importanti e le celebrità.

giovedì 27 febbraio 2020

VERDE TIME : VIA LO STRESS



Il ritorno a uno stretto contatto con la natura è uno dei capisaldi della lotta ai danni provocati dallo stress: non solo il nervosismo, che inevitabilmente rischia di riversarsi sui familiari e colleghi, ma anche problemi fisici come il mal di testa, di schiena, di stomaco. Un aiuto importantissimo, capace di far dimenticare anche le classiche e magiche pastigliette di calmante, viene dalla natura. Lo hanno certificato anche scienziati di fama internazionale come Peter Kahn, professore associato di psicologia dell’Università di Washington.
La cura del verde di casa con approccio biologico è uno dei metodi facili, alla portata di tutti, per favorire un riallacciamento con i ritmi e con il mondo naturale; il bio-gardening impone dolcemente, in modo spontaneo, la necessità di rispettare i tempi naturali, di osservare e tutelare insetti e animali utili, di migliorare la qualità ambientale attraverso pratiche di lavoro e prodotti che rinunciano alla chimica. Il vantaggio? Più calma, migliore capacità di concentrazione e aumento della creatività. Il bio-gardening è oggi praticato anche dai tutor che effettuano formazione e allenamento dei manager esposti a elevatissimi livelli di stress.

mercoledì 26 febbraio 2020

VERDE TIME: FIORI UTILI



I fiori ci vengono in aiuto anche nella lotta ai fastidiosi insetti che in estate infestano giardini, parchi e sopratutto…le nostre case. Un aiuto contro le zanzare viene dalla presenza di piante come geranio (soprattutto quelli a foglia profumata), lavanda, calendula, aromatiche in genere, lantana e da piante come l’eucalipto, dalle foglie intensamente aromatiche. In vaso si può coltivare la citronella (lemongrass), dalle sue foglie si ottiene l’olio essenziale usato nelle candele che si accendono per tenere lontane le zanzare.
Stop alle formiche. Spargete una manciata di foglie e fiori secchi di menta su davanzali delle finestre e soglie delle porte; in caso di infestazione già in corso, fate un infuso concentrato con 3 etti di menta in un litro d’acqua e irrorate il preparato nelle zone frequentate dalle formiche. Per prevenire le infestazioni in casa e balcone potete lavare i pavimenti con acqua addizionata con qualche goccia di olio essenziale di menta, dalla gradevole fragranza e con un buon potere repellente.
Via le tarme. Ponete dei sacchettini pieni di foglie secche di menta negli armadi: tengono lontano le tarme e profumano piacevolmente gli indumenti e la biancheria.
Se il cane è assediato dalle pulci, dopo lo shampoo è utile sciacquare il pelo con una tisana aromatica fatta con rosmarino e timo (anche i fiori, se sono presenti sulla pianta). Si lascia intiepidire la tisana e si bagna il pelo e la cute dell’animale con l’aiuto di una spugna o di un panno morbido. Il timo agisce come antisettico, aiuta ad eliminare le pulci e lascia un gradevole profumo che scoraggia anche le zecche.
Per allontanare gli insetti dalle piante dell’orto vengono in aiuto alcuni fiori: i tagete, utili contro i nematodi (parassiti presenti nel terreno) e contro gli afidi; la borragine, da coltivare soprattutto vicino a pomodori e rose; il trifoglio, soprattutto quello a fiori rosa, che aiuta a prevenire e arginare le infestazioni di afidi; la camomilla, che va coltivata vicino a porri e cipolle per ridurre i rischi di danni causati da un piccolo insetto (tignola) che si installa nei bulbi, rendendoli immangiabili. E la bella petunia aiuta a proteggete il raccolto di patate: la sua presenza serve a ostacolare la diffusione della dannosa dorifora.

martedì 25 febbraio 2020

VERDE TIME : PROGETTARE IL GIARDINO LE CARATTERISTICHE DELLE PIANTE





Per progettare il giardino le prima scelta da farsi riguarda alberi e arbusti: si può optare per qualche esemplare isolato molto bello (p.es. un acero giapponese), oppure creare macchie tematiche (p.es. un gruppo di arbusti con vivi colori autunnali). La presenza di specie sempreverdi garantisce angoli ben vestiti anche durante l’inverno: in un piccolo spazio dovrebbero coprire il 15-20%.
o Spesso le piante si scelgono per i colori o per il profumo dei fiori, ma un dato fondamentale è quello del loro portamento, anche perché di una stessa specie possono esistere varietà con differenti caratteristiche: ci sono querce a portamento espanso, che richiedono spazi enormi, e altre dalla chioma affusolata, adatte a piccoli giardini. È dunque importante conoscere non solo il nome della specie, ma anche quello della varietà, nonché documentarsi sulla dimensione della pianta adulta e sul suo vigore (i rami del glicine, negli anni, sanno piegare anche robuste sbarre di ferro).
Le foglie e i fiori in tinte forti e vivaci sono punti d’attrazione, quelle chiare danno luminosità: queste ultime sono utili per ampliare la percezione di uno spazio piccolo e angusto, mentre i fiori di colori intensi attirano lo sguardo e lo distraggono da elementi meno attraenti.
Vale la pena di dedicare spazio a qualche specie che fioriscono in periodi poveri di altre emozioni: per esempio camelie invernali (Camellia sasanqua, che sboccia in autunno e inverno), calicanto e Hamamelis profumatissimi già a gennaio), ellebori e crochi che schiudono i fiori a febbraio. Da non trascurare l’uso di rose e altri arbusti da bacca, molto decorativi in inverno.
Alcune piante, per il loro tipo di aspetto, possono diventare veri e propri punti focali: per esempio la silhouette di yucche e cactus o certi piccoli alberi, come la Lagestroemia, con una forma molto bella anche quando sono spogli.

lunedì 24 febbraio 2020

VERDE TIME: PROGETTARE IL GIARDINO COME PROCEDERE




Nel progettare il giardino o il terrazzo, occorre farsi un’idea complessiva del risultato che si mira a ottenere. Il primo passo è quindi disegnare un progetto su carta, per decidere la presenza di elementi architettonici permanenti o quasi (viali, luci, gazebo ecc.) e per valutare le proporzioni di ciascuno in relazione agli altri. È utile stendere un elenco di ciò si desidera inserire, senza trascurare eventuali zone di servizio: l’area per stendere il bucato, quella per il barbecue, un angolo per il compostaggio, il capanno per gli attrezzi… Tracciate su carta millimetrata la sagoma dello spazio, con gli elementi esistenti da conservare. È utile fare varie fotocopie del progetto “vuoto” e su ognuna provare proposte diverse, con gli elementi in scala. Al momento di passare dalla carta alla realtà, disegnate sul terreno, con una corda colorata o con della farina, lo spazio occupato da ogni elemento (aiuole, pergole, sentieri…). Osservando il progetto così tracciato, da diverse angolazioni – se possibile anche da una finestra della vostra cosa, così da avere una veduta dall’alto – avrete un’idea abbastanza concreta del risultato finale.
Seguite uno stileÈ importante decidere uno stile nel progettare il giardino, per dare carattere e omogeneità allo spazio. Per esempio, il giardino geometrico è connotato da simmetrie nella disposizione delle strutture e delle piante e da siepi sempreverdi squadrate. Il giardino informale ha invece un carattere apparentemente irregolare e naturale; i sentieri sono sinuosi, le siepi sono di arbusti lasciati crescere in libertà.
Non è detto che il secondo tipo di giardino richieda meno lavoro: ciò che fa realmente la differenza è la quantità di prato all’inglese, la presenza di aiuole miste da fiore, le rose (tutte tipologie vegetali che richiedono interventi frequenti).
Ricordate che a definire lo stile contribuiscono gli arredi e le decorazioni inserite.

domenica 23 febbraio 2020

VERDE TIME: L'ORTO PER CHI NON HA PAZIENZA



Avete sempre fretta e vorreste ortaggi che crescono davvero a vista d’occhio? Per la cura del vostro orto, in terra o in vaso, avete a disposizione sempre pochi minuti? Ecco le soluzioni per un orto primaverile “a pronto effetto”.
La fretta è il codice della vita contemporanea, nella quale si sommano gli impegni familiari e professionali. Tutto deve essere rapido, frenetico, subito pronto. La a cura dell’orto, anche in terrazzo e balcone, aiuta a ritrovare ritmi diversi e più naturali ed educa alla pazienza, ma dobbiamo misurarci con la realtà… Razionalizzando al meglio il tempo da dedicare ai lavori di cura degli ortaggi, si ottiene un valore importante: più tempo a disposizione per osservare le piante e magari per sedersi all’aperto, leggendo immersi nel verde o conversando con la famiglia e gli amici. Un raro privilegio da riscoprire e proteggere.
In poco tempo… ma senza fretta Se avete sempre poco tempo e poca pazienza ci sono soluzioni che consentono comunque di avere un bell’orto, ma con qualche attenzione necessaria. Il lavoro frettoloso è infatti un rischio sotto molti punti di vista, a partire dal più importante, quello della sicurezza. Ridurre i tempi non significa operare in modo approssimativo, bensì razionalizzare il lavoro. Lavorare frettolosamente aumenta i rischi di ferirsi inavvertitamente con gli attrezzi o di danneggiare le piante. L’obiettivo da tutelare è quello di ridurre i tempi, imponendosi di evitare operazioni sbrigative. Se non ci sono le condizioni necessarie, conviene rimandare i lavori a un momento in cui sia possibile intraprendere e concludere l’operazione senza eccessiva fretta.
Un orto expressPochi minuti disponibili per l’orto? Le soluzioni ci sono; con un po’ di organizzazione, gli attrezzi giusti e la scelta di ortaggi robusti e poco esigenti, avrete comunque soddisfazioni dalle vostre verdire. E poi, rubare qualche minuto ad altri impegni è un fatto importante: l’orto aiuta a combattere lo stress, ci riporta a contatto con la natura e ci regala il piacere di portare in tavola cibi genuini e a chilometri zero. Se la pazienza non è la vostra dote principale, create le condizioni per ottenere ortaggi in breve tempo. Per arrivare a questo risultato occorre la combinazione di tre fattori: un terriccio ottimo e fertile, un corretto sistema di irrigazione e una scelta di ortaggi a sviluppo rapido.
Ortaggi velocissimiPer soddisfare il piacere di raccogliere in tempi brevi ci sono diverse possibilità, tenendo conto del fatto che i tempi di maturazione degli ortaggi sono correlati alla varietà e all’andamento climatico. Se volete raccogliere a tempo di record scegliete gli ortaggi in vaschetta o in vasetto (recuperate minimo 30-40 giorni rispetto allo stesso ortaggio ottenuto da semina) e, ove possibile, preferite le varietà innestate (pomodori, melanzane, cetrioli, meloni, angurie…). Costano decisamente di più ma lo sviluppo è rapido e generoso, con minore sensibilità alle malattie.
Campioni di rapiditàI veri campioni di rapidità, ideali anche per l’orto dei bambini (che sono naturalmente molto impazienti di vedere l’esito del loro impegno) sono la valerianella o soncino, che cresce da seme con una rapidità sconcertante (nel giro di 30 giorni potete portarla in tavola) e la rucola, ideale in vasi e cassette. Anche le lattughe da taglio come Lollo, Gentilina e Foglia di quercia sono super veloci: quest’ultima si comincia a raccogliere come lattughino da taglio dopo solo 10-15 giorni dal trapianto. Da non trascurare la possibilità di acquistare qualche vasetto di pomodorini “pronto effetto” già con i frutti… subito pronti. Anche le erbe aromatiche sono ideali per gli impazienti: mentre si aspetta lo sviluppo estivo è già possibile staccare e utilizzare qualche foglia in cucina e per le tisane. Nel giro di 40-50 giorni dal trapianto si possono già portare in tavola altri tipi di ortaggi, se le condizioni climatiche sono idonee (sole e clima decisamente mite: spinaci, cime di rapa, “barba dei frati”, rapanelli (30-40 giorni), fagiolini, bietoline da foglia.
Pronti in meno di 60 giorniIn meno di due mesi si raccolgono fagioli, piselli, fave, cavolo nero, cavolo pak-choi, bietole da costa, carote, mais dolce, zucchine, cetrioli, cicorie e radicchi; peperoni, melanzane e pomodori entrano nel vivo della produzione dopo circa due mesi dal trapianto. Il maggiore tempo di attesa è compensato da fatto che questi ortaggi restano produttivi a lungo e praticamente ogni giorno è possibile allungare una mano e staccare qualche ortaggio fresco da usare in cucina: gli impazienti saranno soddisfatti!

ORTAGGI DA RECORD

  • La lattuga Canasta è pronta in 25-40 giorni dal trapianto: grossi cespi con foglie dal margine dentellato bordato di rosso
  • Il pomodoro Piccadilly entra in produzione presto, e produce 8-10 kg di frutti per pianta; spesso ha ancora frutti in maturazione in ottobre.
  • Fagiolino nano giallo: crescita velocissima, ideale anche in vaso, raccolto abbondante
  • Erba cipollina: cresce rapidamente, fiorisce e ha bisogno di pochissime irrigazioni
  • Spinacio Sprinter: varietà con foglie tenere ideali anche per il consumo fresco, si cominciano a raccogliere entro 30 giorni dal trapianto.

IL MIO CONSIGLIO

Se coltivate in vaso scegliete contenitori grandi e colmateli con terriccio di alta qualità, meglio se biologico. Non occorre concimare nel primo mese dopo il trapianto.
Se invece l’orto è in piena terra, concimatelo con un prodotto organico (stallatico o altro concime biologico) e, se occorre, aggiungete in superficie qualche sacco di buon terriccio da orto.
Sia in vaso che in piena terra, un sistema di irrigazione automatico, con gocciolatori da collocare strategicamente vicino agli ortaggi aiuterà ad azzerare i tempi necessari per irrigare di, accelerando lo sviluppo delle piante che trovano a disposizione un substrato umido ma non fradicio. Esistono dei kit pronti e completi di programmatore, di facilissimo impiego.
La produzione di ortaggi da seme è consigliata soprattutto per le varietà che non sono reperibili in piantina: consultate le esposizioni di bustine per individuare ortaggi curiosi, etnici o locali.
I vasetti biodegradabili sono molto pratici: seminando in questi contenitori si ottengono piantine facili da maneggiare e da trapiantare direttamente con il contenitore, che verrà gradualmente demolito nel terreno dai microrganismi utili.

sabato 22 febbraio 2020

VERDE TIME:GUIDA ALLA SCELTA DELLE PIANTE DA GIARDINO





Le piante da giardino sono le vere protagoniste del nostro spazio esterno e vanno scelte con cura, tenendo ben presenti le loro esigenze, quando si vuole progettare il proprio angolo verde. Non è solo il tipo di suolo, acido o alcalino, sabbioso o argilloso che sia, a condizionarne la presenza. Due importanti fattori di cui dovete tenere conto sono il clima, con particolare attenzione alla piovosità, alla ventosità e alle variazioni stagionali di temperatura (minima invernale, massima estiva, giorni di gelo), e l’esposizione. Sappiamo quanto la luce sia importante per una pianta, tuttavia non tutte le specie sono eliofile, cioè in grado di vivere in pieno sole; senza arrivare alle vere e proprie ombrofile (o sciafile), che richiedono l’ombra totale, sono numerose le piante che amano la cosiddetta mezz’ombra, per esempio con luce filtrante attraverso la chioma degli alberi.
Esaminati gli aspetti ambientali, non resta che dedicarsi a quelli strutturali ed estetici, prendendo in considerazione dimensioni, portamento, forma, tipo di fioritura e di fogliame, insomma le caratteristiche ornamentali delle piante da giardino.
  • Gli alberi. Che dimensioni raggiungerà una volta adulto e che sviluppo avrà la sua chioma? Sono le prime domande cui dare risposta nel momento in cui decidete di mettere a dimora un albero: troppo spesso si vedono piccoli giardini oppressi da esemplari giganteschi che ne alterano la prospettiva e che si tolgono a vicenda luce e spazio vitale. Occorre poi valutare la posizione di impianto, per evitare dannose proiezioni di ombra sulle altre piante o sulla casa. Dopodiché potete affidarvi al vostro gusto e scegliere alberi sempreverdi piuttosto che caducifogli, belli per i fiori o per le foglie, interessanti per i frutti o per le cortecce.
  • Gli arbusti Se gli alberi contribuiscono a dare carattere e verticalità al giardino, gli arbusti da siepe ne compongono la trama. Disposti in siepi formali o libere, in gruppi sparsi nel prato, in bordure studiate secondo i diversi periodi di fioritura o il colore del fogliame, arredano, delimitano, nascondono, definiscono il disegno del giardino. Anche in questo caso potete contare su un’ampia scelta di specie e varietà sempreverdi e non, alte o basse, erette o prostrate, a fioritura precoce o tardiva…
  • I rampicanti Erbacee o legnose, annuali o perenni che siano, sono piante eclettiche, da usare nelle situazioni più diverse: per coprire un muro, rendere meno anonima una rete di confine, ingentilire un cancello, ombreggiare un pergolato… Senza contare che, con il loro sviluppo in verticale, consentono di risparmiare spazio, risultando particolarmente preziose nei piccoli giardini. Alcune vanno guidate nella crescita e legate ai supporti (per esempio le rose), altre si arrampicano da sé, avvolgendosi a spirale attorno ai sostegni (è il caso di glicini e ipomee) oppure aggrappandosi con viticci, radici aeree, ventose (vite del Canada, edera, Campsis radicans).

venerdì 21 febbraio 2020

VERDE TIME: PERCHE' E COME POTARE LE PIANTE DEL GIARDINO




Potare le piante è una tecnica colturale indispensabile, ma deve essere utilizzata in modo opportuno e adeguato alle diverse specie ornamentali.
Molte essenze da giardino soffrono i tagli e necessitano solo di rari interventi per mantenere la conformazione caratteristica della specie e per crescere nelle migliori condizioni di salute. Si considerano però operazioni di potatura anche la semplice eliminazione di rami secchi, malati o feriti: si tratta anzi di interventi da non trascurare. Per esempio, spesso anche la semplice vicinanza di due rami che si contrastano, si urtano e sfregano tra loro può determinare l’insorgenza di ferite che diventano il punto debole della pianta, la porta di ingresso per batteri e virus: sarà necessaria l’eliminazione di uno dei due rami per evitare l’instaurarsi di gravi patologie. Inoltre, potare permette di sopprimere i rami deboli e sottili che si formano al centro della chioma, sempre poco sviluppati perché non ricevono a sufficienza aria e luce, quindi inutili per la produzione di fiori o frutti, anzi spesso dannosi perché causano un microclima insalubre. La loro rimozione aumenta l’aerazione, diminuisce l’umidità e in definitiva agevola la crescita delle branche principali.
Quindi, in conclusione, potare è sempre necessario: importante è che sia attuata correttamente, con intensità appropriata in funzione della specie e delle dimensioni, nei tempi e nei modi più indicati.
In un giardino potare ha obiettivi differenti a seconda della fase di sviluppo della pianta su cui si opera:
  • sugli esemplari giovani ha come scopo principale quello di favorire un armonico sviluppo della vegetazione
  • sulle piante adulte, gli interventi mirano a mantenerle il più possibile vitali e prolungare il periodo di massimo splendore;
  • sulle piante “vecchie” (o, meglio, mature) con la potatura si cerca di ringiovanire e mantenere la chioma sempre folta e nelle migliori condizioni di salute.

giovedì 20 febbraio 2020

VERDE TIME : PIANTE PER I PICCOLI GIARDINIERI






In casa, un angolo di creature verdi stranissime ed affascinanti per i bambini, che scopriranno il fascino della natura e le curiose abitudini delle loro piante… ideali anche per un mini-giardino nell’aula, a scuola.  
Mostruosità spaventose, piante che crescono praticamente a vista d’occhio, fiori giganteschi e altre meraviglie: ecco ciò che riesce ad affascinare i bambini, stimolando la loro attenzione per abituarli a conoscere, ammirare e rispettare le espressioni della natura. Per avvicinarli al piacere di curare e far crescere i vegetali, il modo migliore è proprio quello di coinvolgerli partendo da quelle piante che sanno accendere la loro curiosità.
Quando i “mostri” sono piante meraviglioseLe mostruosità sono, da sempre, un elemento catalizzatore dell’interesse di bambini e ragazzi. Draghi, tirannosauri, orchi, vampiri sono eroi affascinanti. Da sempre l’universo dell’infanzia e dell’adolescenza si affaccia sul mondo con occhio curioso… Attraverso la conoscenza di qualche straordinaria creatura vegetale, i ragazzi potranno maturare interesse e passione per la natura. Le piante superspinose o con forme strane e, più che mai, le piante carnivore, sono tutte specie in grado di attirare la loro attenzione. Invitandoli a prendersene cura, e offrendo l’appoggio necessario, i piccoli avranno la possibilità di scoprire, insieme all’adulto, storie meravigliose circa la pianta stessa, il luogo da cui proviene, le ragioni per le quali ha quelle caratteristiche. La piantina o la piccola collezione diventano in questo modo una chiave di esperienze condivisa fra genitori e figli. Per i più piccoli si possono scegliere le grasse senza spine, che saranno invece sicuramente gradite a chi, per età, è già ragionevolmente in grado di maneggiarle senza pungersi, con l’aiuto e la supervisione di un adulto.
Bulbi a sorpresaLe bulbose a fioritura primaverile sono piante super facili, perfette per il balcone e adatte al baby gardening. Per accorciare i tempi e consentire una sorpresa fuori stagione, nel punto vendita fatevi consigliare i bulbi adatti alla forzatura. Giacinti, narcisi e crochi, collocati in appositi vasetti con acqua o acquistati in vasetto già con il germoglio formato, fioriscono con grande anticipo e già prima di Natale è possibile veder sbocciare i fiori che, nel caso dei giacinti, sono anche profumatissimi. Nel frattempo, in vaso sul balcone, si preparano le fioriture primaverili che per i bimbi saranno una piacevole scoperta, ammirando i germogli e i boccioli che si formano giorno dopo giorno.
Colori insoliti e rari per i giovani collezionistiSaranno soprattutto i più grandicelli a essere affascinati dalle rarità, e a loro può essere proposta una collezione di piccole piante d’appartamento strane e curiose per le forme o per i colori, scegliendo piccoli esemplari di piantine che già per il nome e la provenienza sono affascinanti: il croton (Malesia) con foglie coloratissime, l’acalifa con infiorescenze rosse pendule (Africa meridionale), la brasiliana aechmea con il suo stranissimo fiore rosa, la Tillandsia che viene dal Messico, la piccola pilea che viene dal Vietnam… Forse anche l’adulto conosce poco o nulla questo mondo di piante deliziose: una buona occasione per approfondire le conoscenze e i metodi di cura, in compagnia dei figli: una bella avventura nella natura.
IL CONSIGLIO
Per affascinare i bambini (e gli adulti) ecco tre piante stupende e curiose, quasi sul genere horror e proprio per questo assolutamente affascinanti agli occhi di bambini e adolescenti.
  • Il cedro “Mano di Buddha” è un agrume incredibile per la forma dei frutti che sembrano le dita di una mano; è un’anomalia naturale, e in essa gli antichi vedevano una manifestazione divina. Ha bisogno delle stesse cure di un limone.
  • Alcune orchidee, come il Paphiopedilum, sembrano dotate di una bocca spaventosa: in questo alveolo del fiore (si chiama “labello”) si raccoglie una riserva d’acqua piovana, di cui l’orchidea ha grande bisogno. La pianta rimane fiorita a lungo e non è raro vederla rifiorire dopo alcuni mesi se l’ambiente è umido e luminoso.
  • Le carnivore sono in cima alle preferenze dei mostri spettacolari. La curiosa pianta mangiamosche Dionaea muscipula viene dagli USA, e sembra dotata di denti: in realtà si tratta di appendici vegetali che chiudono la sacca nella quale entrano gli insetti, attirati da una sostanza zuccherina. Ha bisogno di molta luce, molta umidità e di acqua non calcarea: l’ideale è raccogliere quella piovana

mercoledì 19 febbraio 2020

VERDE TIME : LE AROMATICHE CHE PROTEGGONO L'ORTO





Un aspetto interessante, spesso sottovalutato delle piante aromatiche è che oltre ad essere salutari e utili in cucina, molte di esse possono essere sfruttate nell’orto per “aiutare” le altre specie a difendersi da alcuni parassiti, altre per rinforzarle durante il loro sviluppo.

Le virtù delle piante aromatiche nell’orto

Gli oli essenziali che sprigionano, creano delle vere e proprie “barriere” repellenti per molti parassiti, ed attrattive insieme ai fi ori, per gli insetti pronubi, così importanti per l’impollinazione degli ortaggi da frutto. A questo scopo, si utilizzano spesso per creare bordure intorno al perimetro dell’orto, conferendogli un vero e proprio tocco di classe. Attenzione comunque a non caricarci di aspettative eccessive: ci daranno un buon aiuto, ma nei casi di infestazioni imponenti, sarà necessario dargli man forte con altri prodotti Bio.

Quelle utili anche contro le zanzare…

Coltivare nell’orto, in giardino e sul balcone le aromatiche, può limitare il fastidio delle zanzare. Se è ben nota questa virtù repellente nella citronella (Lemongrass), forse lo è meno per molte altre aromatiche: lavanda melissa, cedrina (Lippia  Citriodora), timoelicrisobasilicorosmarinoPlectranthus (pianta dell’incenso) e menta.

La disposizione per avere la massima efficacia anti-zanzare

Affinché le aromatiche possano assolvere al meglio il loro compito di repellenti naturali contro le zanzare, dovrebbero essere localizzate nei punti chiave delle aree da proteggere:
Su terrazzo, balcone, davanzali: in terrazzo in vasi sul perimetro esterno e vicino all’ingresso di casa. Se possibile anche sui davanzali delle finestre, per difendere tutti gli accessi all’abitazione. Nelle zone in ombra, poco tollerate da molte aromatiche, posizionare la melissa e dalla tarda primavera, il basilico e l’incenso
In giardino: porre particolare attenzione alle aree in cui si sosta più a lungo, dove si potrà allestire una vera e propria bordura, dal meraviglioso effetto ornamentale, con fioriture scalari per tutta l’estate: ci stupirà!
In questo caso converrà utilizzare più piante per specie (l’ideale è 3 o 5 piante, messe a dimora vicine tra loro), a formare una barriera più efficace, che valorizzerà anche maggiormente la bellezza estetica delle singole aromatiche.
É consigliabile mantenere la menta in vasi (volendo piantati nel suolo), per evitare che diventi invasiva, come anche il basilico, per riporlo al riparo nei periodi piovosi e l’incenso (Plectrantus), che in inverno può essere spostato all’interno per evitare i danni del gelo.
Nell’orto: vale quanto detto per il giardino, però quando le zanzare sono tante, non è facile proteggersi, perché gli spazi sono vasti e molte le zone dove possono trovare riparo.
Fondamentale evitare di lasciare l’acqua d’irrigazione a lungo nelle botti: in estate dovrebbe essere rinnovata completamente ogni 5-10 giorni. Un valido aiuto in caso di infestazioni può venire dallo strofinamento delle nostre aromatiche sulla pelle, appena arrivati nell’orto.

…e quelle che allontanano le mosche

Si è osservato che basilico, menta, assenzio, sono particolarmente sgraditi alle mosche.

Santolina, protegge e deodora

La santolina è tra le aromatiche più efficaci per allontanare gli insetti molesti dalla casa. In mazzetto essiccata od in sacchettini di stoffa, come anti tarme in armadi e cassetti.

martedì 18 febbraio 2020

VERDE TIME : ORTAGGI AMICI





Gli ortaggi amici: le piante sono più sane con i giusti accostamenti. I nostri avi avevano già intuito attraverso l’osservazione quello che la scienza ha confermato ai giorni nostri, ovvero che le piante si influenzano a vicenda quando sono vicine. Alcune specie di ortaggi, infatti, esercitano un effetto repellente sui parassiti di altre piante e si combinano felicemente anche in funzione del migliore utilizzo dello spazio nel terreno. I pomodori amano vivere vicino all’aglio, la lattuga è amica delle patate e dei cetrioli, i peperoni stanno bene insieme a sedano e fagioli, gli zucchini vicino alle cipolle…
Anche alcuni fiori sono amici degli ortaggi: i tagete allontanano i parassiti da cavoli, fagioli, carote, patate e porri; i nasturzi hanno un buon effetto deterrente contro gli insetti infestanti e si combinano bene con peperoni, pomodori, melanzane e tutti i tipi di cavolo; la calendula è amica di tutti gli ortaggi; la petunia aiuta i fagioli a crescere più sani; zinnie, girasoli, lavanda e altri fiori estivi sono invece preziosi amici delle verdure e delle piante da frutto perché attirano le api per l’impollinazione. L’unione fa la forza e rende l’orto più sano e bello!
Molti ortaggi aromatici hanno un ruolo importante a proteggere fiori e verdure dai parassiti. Il timo, saporito e profumato, tiene lontano le voraci larve di cavolaia che perforano le foglie. La menta allontana le formiche, il rosmarino e la salvia non sono graditi alle lumache. E se i parassiti arrivano ugualmente, che fare? L’impiego di un buon insetticida biologico sarà sufficiente per conservare fiori e verdure in piena salute naturale.

lunedì 17 febbraio 2020

VERDE TIME : L'ORTO? LO FACCIO IN VERTICALE






Siamo abituati a pensare l’orto come a un’ampia e ordinata distesa di verdure, ma ci sono molti altri modi per coltivare ortaggi ed erbe: per esempio in verticale, sfruttando al meglio i piccoli spazi. L’idea dell’orto verticale è stimolante e divertente: un “kit” di base, composto dalle attrezzature essenziali e da qualche piantina di ortaggi, può diventare una simpatica idea regalo.
Il sistema più semplice è quello di utilizzare una parete ben esposta al sole sulla quale fissare una serie di mensole sfalsate, in modo da non creare zone poco luminose. Lo spazio fra una mensola e l’altra sarà di almeno 60-70 cm, per poter collocare vasi e cassette e consentire lo sviluppo delle piante. Attenzione: le mensole devono essere in legno trattato per esterni, perché c’è comunque il rischio di fuoriuscita di acqua. In alternativa si possono fissare alla parete i comuni portavasi di ferro o legno che si utilizzano sulle ringhiere, utilizzando robuste staffe d’acciaio fissate al muro con idonei tasselli.
Un altro sistema molto semplice è quello di usare degli scaffali o meglio ancora dei supporti a scaletta, in legno o metallo, sui quali disporre vasi e cassette, sfruttando così al meglio gli angoli del terrazzo o del giardino che non sono utilizzati in altro modo. Anche i bancali in legno possono essere assemblati fra loro, in verticale; negli spazi fra le assi, colmati con terriccio, si ottengono buoni risultati con tutte le piante di piccola dimensione.
Ottimi, per l’orto in verticale, sono gli appositi vasi a parete: si tratta di contenitori modulari da riempire di terra e dotati di “tasche” leggermente sporgenti. In questo modo si possono coprire anche ampie pareti, utilizzando a terra uno spazio minimo e ottenendo un effetto molto spettacolare, con verdure ed erbe aromatiche anche mescolate a fiori o piantine ricadenti. Una versione “mini” dell’orto verticale può trovare posto negli appositi contenitori in tessuto speciale, dotati di tasche per la coltivazione di piantine.
Le soluzioni curiose di orto verticale prevedono per esempio l’utilizzo di comuni cassette da frutta rovesciate con il fondo contro la parete: si ottiene una sorta di scaffalatura idonea per sostenere vasi e contenitori vari, avendo l’accortezza di fissare bene le cassette alla parete. E ancora, si possono usare le bottiglie di plastica, i tubi da grondaia e quant’altro ci suggerisce la fantasia: un modo per esprimere la creatività, raccogliere ortaggi genuini e ammirare la bellezza della natura… anche sulla parete del balcone, nel cuore della città.
Qualunque sia il tipo di orto che volete realizzare, è indispensabile che i contenitori scelti garantiscano il deflusso dell’acqua in eccesso.

domenica 16 febbraio 2020

VERDE TIME: LE AROMATICHE IN VASO SAPORE E SALUTE




Le aromatiche in vaso sapore e salute. Sono tutte molto profumate, sono facili da coltivare e da mantenere in vaso.
Le erbe aromatiche raccolte in una ciotola o cestino possono essere un’ottima idea regalo, naturale e poco costosa. Oltre alluso in cucina, le aromatiche sono importanti per il benessere: l’origano combatte l’emicrania, la maggiorana è ricca di vitamina C, il profumato finocchietto aiuta a digerire meglio, il basilico aiuta a ridurre l’ansia e lo stress…
Le erbe aromatiche si possono raccogliere anche in gruppi misti (evitando di mettere vicine salvia e rosmarino, che preferiscono vivere in vasi singoli). Hanno bisogno di poco: si innaffiano solo quando il substrato si è asciugato e si concimano ogni 15-20 giorni dalla primavera a settembre, preferibilmente con un prodotto biologico.
Disponendo di una piccola serra, alcune (timo, salvia, rosmarino…) rimangono belle e generose anche in inverno.
Avete a disposizione solo un angolo senza sole? Provate la menta (in vasi profondi), il cerfoglio, simile al prezzemolo, e la melissa, ottima per tisane che aiutano il sonno e per insaporire pesce, insalate, macedonia.

sabato 15 febbraio 2020

VERDE TIME : ORTAGGI PIU' SANI E PIU' BELLI CON LE CURE BIO





Ortaggi più sani e più belli con le cure bio contro i parassiti. Le verdure coltivate sul balcone e nell’orto devono arrivare in tavola sane e genuine.
Per proteggere gli ortaggi dai parassiti è possibile preparare macerati e infusi con piante come l’ortica (contro afidi e ragnetti), l’aglio (ottimo insetticida) e l’equiseto, che protegge dalle malattie fungine, oppure, più semplicemente, scegliete i prodotti biologici pronti, oggi di facile reperimento.
Particolarmente efficaci sono quelli a base di piretro, contro gli insetti, e di Bacillus thuringiensis, efficace contro i bruchi che infestano le piante. Contro le patologie fungine si utilizzano preparati biologici a base di rame (utili anche per le malattie delle rose) e di zolfo, che combatte il mal bianco (oidio) su fiori e ortaggi.
Da non trascurare anche l’uso di reti anti-insetti per proteggere le verdure da alcuni tipi di insetti, senza impiegare insetticidi. Il risultato? Verdure più genuine, con l’orgoglio di aver protetto la natura!
All’uso degli insetticidi bio, affiancate l’impiego di preparati che potenziano le capacità di autodifesa delle piante: per esempio il sapone molle, deterrente contro gli insetti, e la propoli, che protegge da cocciniglie e malattie fungine. Altri preparati hanno una funzione disabituante: l’artemisia scoraggia le formiche e altri insetti, la polvere di roccia allontana le lumache e il panello di ricino svolge azione deterrente contro talpe, topi campagnoli e alcuni insetti dannosi.

venerdì 14 febbraio 2020

VERDE TIME : REGOLE BASE ORTO BIO





Verdure e frutti coltivati con metodi bio: è una scelta che viene naturale a chi vuole ottenere dalle proprie piante un raccolto genuino e privo di residui potenzialmente tossici rilasciati dai prodotti di origine chimica. Le regole da rispettare per coltivare in modo biologico sono poche:
  • Rispettare la fertilità naturale. Il terriccio deve essere vivo e contenere una grande quantità di microorganismi “buoni”, invisibili alleati per ottenere ortaggi, frutti e fiori, così come i preziosi lombrichi. Il loro inarrestabile lavoro contribuisce a rendere migliori non solo le caratteristiche chimiche del terreno, ma anche quelle fisiche, evitando il fenomeno della compattazione (che causa problemi allo sviluppo radicale). Per rispettare la fertilità occorre partire con un terriccio di tipo bio. Se la coltivazione è in vaso, tale terriccio va periodicamente rinnovato (solo in superficie nei grandi vasi, integralmente in quelli meno profondi).
  • Impiegare concimi biologici. Stallatico in pellet e concimi liquidi di matrice organica (contenenti solo prodotti di origine naturale) sono oggi disponibili anche in comode confezioni per uso hobbistico in balcone, giardino e orto.
  • Utilizzare prodotti biologici per combattere malattie e parassiti. Esistono numerose tipologie di antiparassitari (contro insetti, oppure contro malattie fungine) che riportano la dicitura “ammesso in agricoltura biologica”.
  • Applicare prodotti biologici corroboranti e potenziatori delle difese naturali. Non sono antiparassitari, ma preparati che contengono sostanze naturali (propolis dalle api, polvere di roccia, olio di lino e altri) che rinforzano le piante e le rendono meno sensibili alle avversità, ai traumi e ai fattori climatici.
  • Scegliere piante robuste e adatte al luogo. Si ammalano meno e richiedono minore manutenzione.
  • Rispettare l’ambiente ed evitare gli sprechi. Tutte le tematiche ambientali devono essere messe in pratica concretamente per essere davvero “bio”. No sprechi di acqua, applicare il riciclaggio e il compostaggio, gestire correttamente i rifiuti…

giovedì 13 febbraio 2020

VERDE TIME : IL GIALLO DELLA SALUTE





Il giallo della salute tra ortaggi e frutti passano con semplicità dall’orto al frutteto: albicocche, pesche, prugne, meloni, peperoni, carote… Oggi è possibile trovare anche l’anguria gialla, varietà di origine giapponese molto resistente al caldo e molto dolce, e i pomodori gialli, facilissimi da coltivare anche in balcone. E poi ci sono le bietole con coste gialle, molto decorative oltre che buone, i fiori gialli di zucca e zucchina che nascono ogni giorno nell’orto fino all’autunno, i fagiolini gialli, le belle pannocchie dolci da cuocere, bollite o sulla griglia, e naturalmente le zucche (ma anche le zucchine gialle, tenere e dolci). In tavola il colore giallo è offerto anche da patate, ananas, limone, uva…
Pensando all’autunno potete seminare o trapiantare il cavolfiore “Cheddar” di un bellissimo giallo caldo, ricco di betacarotene, che conserva il colore anche dopo la cottura, il sedano “Golden” con le coste centrali e le foglie gialle e croccanti, e le cicorie indivie dal cuore color oro, resistenti al freddo.
Il giallo in tavola ci aiuta ad avere energia per affrontare le giornate calde di metà e di fine estate; in frutta e ortaggi gialli sono contenute sostanze come leutina e zeaxantina, dalle virtù antiossidanti e capaci di rinforzare la vista. I vegetali gialli, freschi e di stagione, aiutano disintossicare il fegato e a depurare l’organismo; inoltre mantengono in efficienza il sistema digerente.
Anche in autunno i cibi gialli e arancioni ci vengono in aiuto, e non soltanto per la percezione sensoriale che influisce in modo molto evidente sullo stato d’animo. Ortaggi come zucca e fagiolini, frutti come mele gialle, pere e uva sono eccellenti depurativi del sangue, irrobustiscono il sistema cardiocircolatorio e potenziano il sistema immunitario: per proteggersi dalle infezioni virali che arrivano, pericolose, con l’autunno, puntate anche su limoni, arance e tutti gli agrumi che al colore invitante uniscono le loro potenti e accertate virtù terapeutiche.
  • In autunno anche gli alimenti di colore verde diventano molto importanti. Nell’orto e in vaso trapiantate lattughe, radicchi, spinaci, bietole, rucola e cavoli, ottimi in tavola ed eccellenti per rinforzare l’organismo e capaci di crescere bene, anche in vaso, fino ai geli.
  • Se il vostro orto è in vaso, procuratevi vasche o ciotole profonde e capienti che consentiranno una crescita vigorosa in buon terriccio nuovo, preferibilmente biologico. In autunno è fondamentale collocare i contenitori in un punto riparato e soleggiato. Una piccola serra dotata di ripiani robusti consentirà di trasferire ciotole e cassette al riparo, per raccogliere insalatine, cavoli, rapanelli ed erbe aromatiche anche in inverno.

mercoledì 12 febbraio 2020

VERDE TIME : LA POTATURA DEGLI ARBUSTI





Gli arbusti da giardino che hanno la caratteristica di fiorire sui rami dell’anno precedente sono moltissimi: basti pensare alle buddleie, a Calycanthus floridus e C. occidentalis, a Cornus alba, ad alcuni Cotoneaster, alle ortensie e diverse spiree, e, soprattutto, alle rose.
Le operazioni di taglio più consistenti si effettuano alla fine dell’inverno con la potatura secca, e gli interventi devono essere abbastanza drastici. Si esegue il raccorciamento dei rami che si sono sviluppati dal fusto e hanno fiorito nell’anno precedente. Le gemme rimaste svilupperanno nella stagione robusti germogli, all’estremità dei quali spunteranno in estate o in autunno i nuovi fiori. Il numero di gemme da lasciare per ogni ramo tagliato dipende dal vigore della pianta e dall’età della stessa.
Il mancato intervento di potatura, anche in questo caso, non impedisce la nuova fioritura ma sicuramente la compromette dal punto di vista qualitativo: i fiori si formeranno su germogli gracili, sempre più allungati ed esterni, e anche la loro dimensione si ridurrà progressivamente con il passare degli anni.

martedì 11 febbraio 2020

VERDE TIME : VERDURE PER CONOSCERE IL PIANETA






Coltivare verdure insolite è un modo per sollecitare nei bambini ma non solo, l’interesse per la scoperta di storie, luoghi, persone che vivono lontano. Ed è anche un modo per stimolare la voglia di assaggiare e di sperimentare sapori sconosciuti. Ecco quattro idee facili e affascinanti.
1 Dal Sudamerica: la zucca spaghetti. La polpa è sorprendente: una volta aperta, si scopre che è piena di “spaghetti”, di ottimo sapore.
Zucca spaghetti
2 Dalla Cina: il pak choi. Si tratta di un cavolo da foglia saporito e resistente alle avversità, si consuma sia crudo che cotto come i cavoli nostrani.
Pak Choi
3 Dall’Africa: il gombo. Noto anche come “okra”, è il frutto di un tipo di ibisco, si consuma in molti modi, per esempio stufato con pomodori e basilico.
Gombo
4 Dal Giappone: il daikon. Si tratta di un grosso ravanello bianco, ottimo crudo in insalata e anche cotto, con patate e carote.
Daikon

lunedì 10 febbraio 2020

VERDE TIME : VERDURE INSOLITE




Verdure insolite, un mondo da scoprire, nuovissime o antiche e dimenticate, colorate e soprattutto buonissime: ecco le verdure strane e curiose da coltivare nel proprio orto, anche in vaso, per ritrovare il piacere di allungare una mano e raccogliere gli ortaggi nel loro migliore momento di maturazione. I media ci bombardano di sfide e serie TV incentrate sugli chef: una moda che in qualche modo ha trascinato anche il mondo dell’orto, complici i cambiamenti sociali che hanno portato in Italia tante persone che vengono da mondi diversi e da cibi diversi. Così, se un tempo nessuno conosceva il gombo e il fagiolo alato, la curcuma e la stevia, oggi gli orti si popolano di verdure, erbe e frutti strani e curiosi. In questo fenomeno c’entrano anche i “nuovi” orticoltori, giovani e curiosi, abituati a viaggiare e a scoprire e amanti della cucina fusion, che combina in modo innovativo e creativo cibi e tradizioni di luoghi diversi per ottenere piatti affascinanti e sapori sconosciuti ai più. Mai come quest’anno, chi ama sperimentare coltivazioni di ortaggi strani può trovare soddisfazione: il mercato delle sementi e delle piantine pronte ha introdotto molte varietà nuove o “ritrovate”, facevano parte infatti di tradizioni dimenticate negli ultimi decenni. Un caso tipico è quello della melanzana rossa della Basilicata e del cocomero giallo siciliano, ma anche le patate viola erano un tempo presenti in molti orti piemontesi: quelle dell’Alta Valle Belbo, sulle dolci colline dell’alta Langa in provincia di Cuneo, sono oggi state riscoperte e valorizzate, e qui viene coltivata un’altra patata tipica e curiosa, la patata di Mombarcaro a polpa rossa-rosata.
Strani, ma facili da coltivare
Rari e insoliti, ma non impossibili: molti ortaggi strani sono piuttosto facili da ottenere nell’orto e in vaso. Il record del successo spetta ai pomodori: gialli, arancioni, verdi e strati o neri, tutti richiedono tanto sole, acqua, concime (spesso e tanto). Una volta soddisfatte queste esigenze di base, si potrà scoprire che i pomodori, classici o insoliti, danno molta soddisfazione anche in terrazzo, producendo un’accettabile quantità di raccolto. Facili anche l’anguria “mini”, formato monoporzione, il Pak-Choi (un cavolo asiatico adatto anche alla coltivazione in vaso) e la carota viola, varietà Deep Purple F1, o gialla, un bel colore che si associa a una polpa dolce e croccante; non difficile se il terreno è sufficientemente sciolto e con una componente sabbiosa. Superfacili le zucche, reperibili in molte tipologie: molto sole, molta acqua e terreno molto fertile sono i requisiti per ottenere zucche grosse e con polpa di elevata qualità. I baccelli dolci del fagiolino color oro si raccolgono anche nei piccoli spazi e in vaso, come i mix di lattughe e cavoli da foglia orientali (Mizuna verde e rossa, Tatsoi, Red Mustard). Per l’orto minimo ma colorato ci sono anche le ottime bietole a costa colorata, mentre per lo spettacolare rabarbaro, di cui si utilizzano le coste delle foglie anche per fare marmellate e salse, occorre spazio (e un clima non troppo bollente in estate). Il caldo è invece complice del raccolto di tortarello, un cetriolo abruzzese dolce e croccante, affine al melone, di cui si consumano i frutti giovani (invecchiando diventa fibroso). Se poi piacciono i peperoncini, per ornamento o per portare in tavola un accento piccante, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Il peperoncino Eureka lungo multicolore, per esempio, produce frutti dal giallo all’arancio, dal rosso al viola scurissimo: molto decorativo e molto, molto piccante! E le buone erbe aromatiche? Anche qui c’è da divertirsi esplorando sapori nuovi, come l’elicriso che conferisce ai cibi un buon aroma di curry o la menta cubana Hierbabuena, quella immancabile nel mojito.