VERDE TIME

VERDE TIME

martedì 10 aprile 2018

VERDE TIME ORTO E GIARDINO:COLTIVARE LA ZUCCA



La più famosa è quella che si usa per Halloween, ma se vogliamo coltivare la zucca per i nostri piatti, possiamo scegliere tra centinaia di varietà che si distinguono per colore, forma e grandezza dei frutti. Tra le altre, ci sono la Marina di Chioggia, la Moscata di Provenza e la violina (Butternut).
L’ortaggio fa parte della stessa famiglia di zucchine, angurie e meloni e in linea di massima si raccoglie in autunno. Con la zucca, cuciniamo gustose pietanze e dolci e possiamo anche mangiarne i semi tostati e salati e i fiori
I fittoni tendono ad allungarsi, quindi, per la scelta della varietà di zucca da coltivare, valuta gli spazi che hai a disposizione.

Come coltivare la zucca
·         La zucca cresce in tutti i terreni, anche se sono maggiormente indicati quelli di medio impasto con un ph poco acido o neutro. Inoltre, consideriamo che  richiede una buona presenza di sostanza organica.
·         Per coltivare la zucca, scegliamo zone ben esposte al sole. L’ortaggio, infatti, preferisce un clima mite e risente del freddo eccessivo, ma anche le temperature molto alte, sopra i 30 gradi, possono avere un impatto.
·         Con le irrigazioni, manteniamo il terreno umido, ma teniamo presente che comunque deve avere un buon drenaggio.
·         Per coltivare la zucca, prepariamo il terreno di modo che sia morbido. Quando lo zappiamo, mescoliamo con esso dell’erba precedentemente lasciata a macerare.
·         Per quanto riguarda la concimazione, il letame può essere mischiato con terriccio e inserito nelle buche della semina che si effettua in primavera. Per le distanze, lascia da un metro e mezzo a due metri circa tra una postarella e l’altra.
·         Per coltivare la zucca, facciamo una selezione: lasciamo un paio di piantine per buca e solo qualche frutto in modo da favorirne la grandezza. Si possono anche eseguire la cimatura e la rincalzatura.
·         Durante la coltivazione della zucca, tra i possibili problemi, possiamo imbatterci nell’oidio e negli afidi


Nessun commento:

Posta un commento