Coltivare i tartufi a casa: ecco come
Un buon clima, uno spazio sufficiente, pazienza e pollice verde sono i quattro elementi necessari per poter coltivare questi preziosi tuberi in giardino.
Il clima ideale per farlo è un’estate calda e un inverno freddo, nelle giuste proporzioni di tempi e temperature.
Come primo step bisognerà posizionare i tartufi vicino le radici di un’altra pianta in modo che possano assorbirne gli elementi nutritivi. Il terreno non potrà essere calcareo e dovrà essere privato di detriti e altre pietre.
Il drenaggio del terreno è fondamentale. Devi innaffiare tutti i giorni nella stagione estiva e a giorni alterni in quella invernale per evitare l’accumulo di acqua che altrimenti potrebbe far marcire le radici. Attenzione: l’acqua che usi dovrà essere priva di cloro, perciò distillata o piovana.
Il pH del terreno (grado di acidità) deve avere un valore pari a 8, se scende al di sotto di questo numero devi utilizzare della calce per aumentarne il livello.
Sicuramente un terriccio fresco e concimato è l’ideale per una buona riuscita del prodotto. Ad oggi è possibile coltivare i tartufi neri, meno pregiati.
Se desideri cimentarti in questa nuova avventura, tutt’altro che semplice, considera che occorreranno alcuni anni prima di ottenere una ricca coltivazione del tartufo a pieno regime. In questo lasso di tempo bisogna armarsi di tanta pazienza e prendersi cura del terreno, concimandolo con torba sminuzzata. Quindi, se hai tutte le carte in regola e pensi di potercela fare, le parole d’ordine per un’ottima riuscita sono: cura, pazienza e dedizione.
Il clima ideale per farlo è un’estate calda e un inverno freddo, nelle giuste proporzioni di tempi e temperature.
Come primo step bisognerà posizionare i tartufi vicino le radici di un’altra pianta in modo che possano assorbirne gli elementi nutritivi. Il terreno non potrà essere calcareo e dovrà essere privato di detriti e altre pietre.
Il drenaggio del terreno è fondamentale. Devi innaffiare tutti i giorni nella stagione estiva e a giorni alterni in quella invernale per evitare l’accumulo di acqua che altrimenti potrebbe far marcire le radici. Attenzione: l’acqua che usi dovrà essere priva di cloro, perciò distillata o piovana.
Il pH del terreno (grado di acidità) deve avere un valore pari a 8, se scende al di sotto di questo numero devi utilizzare della calce per aumentarne il livello.
Sicuramente un terriccio fresco e concimato è l’ideale per una buona riuscita del prodotto. Ad oggi è possibile coltivare i tartufi neri, meno pregiati.
Se desideri cimentarti in questa nuova avventura, tutt’altro che semplice, considera che occorreranno alcuni anni prima di ottenere una ricca coltivazione del tartufo a pieno regime. In questo lasso di tempo bisogna armarsi di tanta pazienza e prendersi cura del terreno, concimandolo con torba sminuzzata. Quindi, se hai tutte le carte in regola e pensi di potercela fare, le parole d’ordine per un’ottima riuscita sono: cura, pazienza e dedizione.
Nessun commento:
Posta un commento