Piccolo agrume originario del Giappone: il Mandarino Satsuma Miyagawa (nome scientifico Citrus unshiu). E’ un agrume da poco introdotto in Italia ma coltivato con successo anche in Sicilia e nel Lazio. Ha una forma tondeggiante, la superficie leggermente schiacciata e la buccia di colore verde - giallo brillante. Proprio quest’ultima può trarre in inganno gli inesperti che possono considerarla sinonimo di scarsa maturazione. Si tratta di un incrocio fra il clementino e il pompelmo, ottimo connubio per coloro che cercano un sapore dolce ma con una punta di acidulo data appunto dal pompelmo. La polpa all’interno è, per la gioia della maggior parte, priva di semi, ricca di succo e di un bel colore arancio. La buccia poi, viene via facilmente senza dover usare il coltello.
Il periodo di maturazione è precoce rispetto agli agrumi nostrani, appunto fra settembre e novembre e il prezzo poi, rispetto ai mandarini è di gran lunga più economico e anche questo ha contribuito, specie di questi tempi, alla sua diffusione. Come tutti gli agrumi, è ricco di vitamina C, potassio, calcio e fosforo e inoltre ha proprietà diuretiche.Rappresenta un valido presidio per mucose, capillari e malattie da raffreddamento. Ottimo anche per contrastare l’insonnia, distendere il sistema nervoso. Nella scelta, orientatevi sui frutti che hanno un peso “consistente” rispetto al volume e dalla buccia “bella tesa”, attaccata alla polpa.
Mi sono chiesto, visto che all’apparenza può sembrare un Mapo (nome scientifico Citrus x tangelo), quali sono le differenze: bene, essendo questo, frutto dell’incrocio fra il mandarino Avana e il pompelmo Duncan, è tutta un’altra cosa in termini di sapore, decisamente più acidulo! Ma anche da un punto di vista nutrizionale, le sue proprietà si avvicinano di più a quelle del pompelmo.Insomma, se anche voi come me attendete con ansia gli agrumi nostrani come le arance succose e i dolci mandarini potete intanto iniziare ad accontentarvi del fratellino giapponese!
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