VERDE TIME

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venerdì 24 novembre 2017

VERDE TIME :FRUTTI DIMENTICATI



IL NESPOLO COMUNE (MESPILUS GERMANICA)

Gennaio, le prime gelate serie e le prime nevicate trasformano i tannini dei frutti di nespolo in zuccheri, che rendono un piacere gustarli appena colti. Sto parlando dei frutti dell'albero del nespolo comune, Mespilus germanica, da non confondere con il nespolo più conosciuto e apprezzato, proveniente dalla Cina, Eriobotrya japonica. Entrambi appartengono alla famiglia delle Rosacee e ci donano frutti commestibili e deliziosi,  una volta maturati. 

                                                           Eriobotrya japonica
                                                           Mespilus germanica
Le piante di nespolo comune, crescono in tutta Italia e anche se di solito si trovano piccoli arbusti in mezzo alla macchia boschiva, se coltivati possono diventare anche alberi di una certa dimensione (anche fino ai 5 m). Allo stato selvatico la troviamo in tutto il Sud-Est dell'Europa, fino all'Asia Centrale. 
Se raccogliete le nespole quando sono ancora acerbe e le addentate, vivrete la stessa esperienza che si prova mangiando dei cachi acerbi: le procianidine,  molecole della classe dei flavonoidi conosciuti come tannini, che interagiscono con le proteine salivari durante la masticazione e determinano la sensazione astringente, di "allappamento".
Sono le stesse sostanze che troviamo ad esempio nelle mele e nell'uva, che danno il sapore tannico al vino rosso.
Per questo, quando ancora questi frutti erano davvero importanti nell'economia domestica di sopravvivenza, le nespole venivano raccolte e messe a maturare nelle cantine fresche e buie, coperte di paglia, all'interno di cassette di legno o ceste. na volta mature, le nespole hanno un sapere dolce e leggermente aspro e la consistenza di una marmellata. Quando sono troppo mature, iniziano a fermentare e sia il sapore che l'odore dei frutti ricorda qualcosa di alcolico. 
Potete utilizzarle in cucina, un po' come si fa per le mele cotogne: per creare composte, liquori, gelatine e sciroppi.

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