VERDE TIME

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sabato 4 novembre 2017

IDEA VERDE TIME :COLTIVARE IL CAPPERO IN VASO



Conoscere una pianta prima di coltivarla è fondamentale perché significa saper prendersene cura nella maniera migliore. Il cappero è una pianta mediterranea, dalle foglie lucide, verdi e carnose. Il cappero cresce in maniera spontanea sulle coste del mediterraneo, lo possiamo vedere tra le crepe dei muri e le fessure delle rocce dove la temperatura è sicuramente più calda e secca. La pianta fiorisce, infatti, tra l’estate e la primavera. Le sue radici vengono usate in erboristeria mentre i suoi boccioli vengono utilizzati in ambito culinario. Vengono raccolti ancora chiusi e poi conservati sottolio o sottosale prendendo quel caratteristico sapore aromatico che li contraddistingue. Come ben sappiamo, sono utilizzati per aromatizzare carne, pesce, ma anche come ingredienti per pizze e pasta. E vengono molto apprezzati in cucina.

La coltivazione in vaso

Per coltivarli in casa procuratevi, innanzitutto, un vaso lungo e stretto e del materiale drenante, come l’argilla o dei sassi, da posizionare sul fondo. Il terriccio che costituirà la base della pianta sarà composto per 1/3 da terra di campo e sabbia, un altro terzo dal terriccio universale e l’ultima parte dal materiale drenante.

A questo punto potrete procedere con l’impianto del cappero nel vaso. Ponete come prima cosa il materiale drenante al fondo, mischiandolo con gli altri due componenti, e riempiendo il vaso per circa 3/4. Procedete ad impiantare il cappero ma fate attenzione a lasciare il “colletto” scoperto, in modo che possa rimanere esposto all’aria. Infine, passate all’importante fase dell’annaffiatura: annaffiate abbondantemente ma a più riprese. Concimate con una piccola quantità di pellet oppure con dei granuli di concime NPK, che altro non è che un fertilizzante composto da azoto, fosforo e potassio, presente sia in forma solida che liquida.

Esposizione e manutenzione della pianta del cappero

Si consiglia di esporre il vaso in una zona assolata o semi assolata della casa, per tutta la durata della buona stagione. Le operazioni di annaffiatura, inoltre, vanno compiute secondo necessità: bisogna tenere il terriccio umido ma non pieno d’acqua. In ogni caso, occorre evitare il pericolo più grande ovvero che la terra secchi e la pianta muoia in pochi giorni. In inverno, invece, il cappero perderà le sue foglie e sarà il momento giusto per iniziare la potatura: accorciate i rametti di qualche centimetro e ponete il vaso in un luogo dove non possano penetrare gelo, pioggia ma nemmeno l’eccessivo caldo dovuto ai termosifoni presenti in casa. Ad esempio, una buona soluzione potrà essere il vano delle scale o un garage.

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