Conoscere una pianta prima di coltivarla è fondamentale perché significa saper prendersene cura nella maniera migliore. Il cappero è una pianta mediterranea, dalle foglie lucide, verdi e carnose. Il cappero cresce in maniera spontanea sulle coste del mediterraneo, lo possiamo vedere tra le crepe dei muri e le fessure delle rocce dove la temperatura è sicuramente più calda e secca. La pianta fiorisce, infatti, tra l’estate e la primavera. Le sue radici vengono usate in erboristeria mentre i suoi boccioli vengono utilizzati in ambito culinario. Vengono raccolti ancora chiusi e poi conservati sottolio o sottosale prendendo quel caratteristico sapore aromatico che li contraddistingue. Come ben sappiamo, sono utilizzati per aromatizzare carne, pesce, ma anche come ingredienti per pizze e pasta. E vengono molto apprezzati in cucina.
La coltivazione in vaso
Per coltivarli in casa procuratevi, innanzitutto, un vaso lungo e stretto e del materiale drenante, come l’argilla o dei sassi, da posizionare sul fondo. Il terriccio che costituirà la base della pianta sarà composto per 1/3 da terra di campo e sabbia, un altro terzo dal terriccio universale e l’ultima parte dal materiale drenante.A questo punto potrete procedere con l’impianto del cappero nel vaso. Ponete come prima cosa il materiale drenante al fondo, mischiandolo con gli altri due componenti, e riempiendo il vaso per circa 3/4. Procedete ad impiantare il cappero ma fate attenzione a lasciare il “colletto” scoperto, in modo che possa rimanere esposto all’aria. Infine, passate all’importante fase dell’annaffiatura: annaffiate abbondantemente ma a più riprese. Concimate con una piccola quantità di pellet oppure con dei granuli di concime NPK, che altro non è che un fertilizzante composto da azoto, fosforo e potassio, presente sia in forma solida che liquida.
Nessun commento:
Posta un commento