La processionaria (Thaumetopoea pityocampa) è un insetto lepidottero diffuso in Europa, Medio Oriente e Nord Africa che provoca letterali distruzioni nelle pinete, dove danneggia il fogliame aghiforme compromettendo la fotosintesi ed il ciclo vitale delle piante. Oltre agli ingenti danni provocati alle piante tuttavia la processionaria è in grado di creare seri problemi all’uomo ed agli animali, perché i peli urticanti del bruco sono velenosi e provocano una notevole reazione allergica. Nell’uomo, a seguito di un contatto diretto o trasportati dal vento, i peli si attaccano facilmente alla pelle ed alle mucose facendo insorgere orticaria, edema della gola con difficoltà respiratoria, fino al benché raro shock anafilattico. A contatto con gli occhi i peli della processionaria provocano una forte congiuntivite.
Assai esposti al rischio di imbattersi nelle processionarie sono i cavalli ed i nostri cani che brucando l’erba o annusando il terreno possono inalare o leccare i peli urticanti dell’insetto. I sintomi sul cane sono subito eclatanti e gravi con profusa salivazione e rapido aumento di volume della lingua che va incontro ad edema e cianosi, col rischio, per le dimensioni raggiunte, di soffocare l’animale. I peli inoltre irritano al punto la mucosa che questa diviene necrotica e si corre il rischio di perdere parti anche considerevoli della lingua. Il cane si presenta sempre assai abbattuto, ha la febbre, tende a rifiutare il cibo e può manifestare vomito e diarrea.
Per prima cosa quando si sospetta un contatto con le processionarie è opportuno allontanare i peli dal cavo orale del cane effettuando un abbondante lavaggio con acqua e bicarbonato, quindi il nostro amico animale andrà portato urgentemente dal medico veterinario che probabilmente effettuerà una terapia antistaminica, antibiotica ed eventualmente anti shock.
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