L’inverno è solo a metà strada: il cambio stagionale avviene solo il 21 marzo. Presi dai mille impegni delle giornate lavorative e familiari, e poco invogliati dal grigio urbano, dal traffico e dalla fretta quotidiana, ci dimentichiamo di osservare i segnali sommessi che fin dalla fine di gennaio cominciano a farsi strada. Ma la natura ha una forza trascinante, e pian piano i segni del risveglio arrivano a toccare il nostro cuore e la nostra mente, prima ancora di diventare spettacolari. Segni che alla fine riescono a penetrare anche la nostra corazza di distrazione: lasciamo aperta la porta a queste emozioni, che ci fanno sentire parte del mondo naturale e ci riportano a suggestioni profonde e antichissime.
I primi fiori
Già in gennaio può capitare di percepire nell’aria un profumo intenso: è quello dei fiori di calicanto e di hamamelis che a volte arriva alle nostre narici passando di fianco a una siepe o un gruppo di cespugli dall’aspetto anonimo. Queste piante hanno fiori piccoli ma con una potenza incredibile in quanto a fragranza. E poi, una mattina ecco apparire i primi fiori delle camelie: sfidano il freddo, larghi e colorati. Nelle aiuole e nei vasi si fanno strada i germogli delle bulbose e alcune riescono a fiorire nel cuore dell’inverno; bucaneve, campanellini, crochi, eranthis e narcisi sono i più coraggiosi e precoci, insieme alle violette selvatiche che spesso aprono i primi fiori a metà febbraio.
Il gelsomino giallo apre le sue corolle che sembrano amare il gelo, il cotogno giapponese si copre di fiori rossi o rosa, la mimosa, la forsizia e la mahonia aspettano il primo sole per regalarci il giallo della loro fioritura. E in balcone, vasi e ciotole aspettano il nostro intervento: in pochi minuti ecco pronte le composizioni di primule, viole del pensiero, ellebori e margheritine, per avere sotto gli occhi un chiaro avviso che l’inverno non sarà ancora lungo.
Il gelsomino giallo apre le sue corolle che sembrano amare il gelo, il cotogno giapponese si copre di fiori rossi o rosa, la mimosa, la forsizia e la mahonia aspettano il primo sole per regalarci il giallo della loro fioritura. E in balcone, vasi e ciotole aspettano il nostro intervento: in pochi minuti ecco pronte le composizioni di primule, viole del pensiero, ellebori e margheritine, per avere sotto gli occhi un chiaro avviso che l’inverno non sarà ancora lungo.
Il linguaggio dei colori a fine inverno
Non è un caso che i colori di fine inverno siano soprattutto gialli. Le primule selvatiche sono gialle, anche se nel garden center le troviamo in ogni colore, dal bianco al blu, viola, rosa, rosso e arancio. Le mimose hanno grappoli profumati color del sole, le forsizie e i gelsomini brillano in giallo: è il colore del sole, della conoscenza e dell’energia psicofisica: necessaria per affrontare il cambio stagionale e il rinnovamento dentro e intorno a noi. Il colore giallo ha la capacità di regolare la frequenza del battito cardiaco e la pressione arteriosa. Anche il bianco è un colore molto presente nei fiori di fine inverno: simboleggia il principio della fase vitale ed esprime speranza per il futuro. Il lilla-viola è il colore della calma, con forte efficaci antistress. Chi sente il bisogno di una vera “botta” di energia potrà circordarsi di fiori rossi come quelli delle camelie, del cotogno e di alcuni tipi di primule: parla dell’amore, perfetto quindi per San Valentino (14 febbraio), ma anche di emozioni, vivacità e vitalità naturale, che si sta risvegliando e ci chiama: per quanto possibile ascoltate questo richiamo. Parchi, giardini e natura vi aspettano per respirare la primavera… ancora lontana, ma in arrivo!
Consigli
- Comporre vasi e ciotole con le piantine stagionali è un modo semplice e poco costoso per ritrovare vicino a noi il respiro gentile della primavera. Le piantine (primule, viole e pratoline di ogni tipo, calendule gialle, gerbere, lisianthus, nemesia, ranuncoli, violacciocche e tante altre piantine sono già reperibili in fiore da gennaio in poi; le composizioni possono essere completate da bulbose pregermogliate (narcisi, giacinti, crochi…)
- Utilizzate vasi e ciotole con terriccio nuovo di alta qualità, del tipo per piante da fiore, e concimate ogni 12-15 giorni con un prodotto per piante da fiore.
- Le composizioni primaverili sono ideali anche per i regali: la primula rappresenta la giovinezza del corpo e della mente a qualunque età; le viole del pensiero parlano di amore, di tenerezza e di rispetto; i bellissimi ranuncoli, ottimi anche come fiore reciso, sono simboli di speranza e di buona fortuna.
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