VERDE TIME

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lunedì 1 ottobre 2018

VERDE TIME ARBUSTI INSOLITI


Chionanthus virginicus, chiamato anche “fringe tree” ossia albero delle frange o della neve, è originario del Nord America. Rustico, resistente al freddo, adattabile in fatto di esposizione (preferisce la mezz’ombra ma riesce anche al sole), amante dei terreni acidi, può raggiungere un’altezza finale di tre metri ma è di sviluppo lento e classificato fra i cespugli più che fra le alberature. Presenta di solito più di un fusto, torto o intrecciato, e forma un cespuglio ricco di ramificazioni. L’unica potatura che richiede è eliminare i rami deboli e troncati a fine inverno. 
Le foglie cerose, di colore verde scuro diventano gialle in autunno. Nella seconda metà di aprile si aprono i fiori dai lunghi petali nastriformi di colore bianco riuniti in mazzetti. Il cespuglio sembra così decorato da strani e sottili festoni. La fioritura attira l’attenzione per la particolare forma, l’estrema durata e il profumo gradevole che lo rendono indicato da porre anche vicino a una seduta. 


Rubus spectabilis ‘Olympic double’ è un rovo a fiori doppi color fucsia o magentaoriginario della costa occidentale del Nord America. Pianta molto rustica e vigorosa, capace di espandersi grazie alla produzione di nuovi polloni, dovrà essere contenuto se diventa troppo esuberante. Raggiunge un’altezza di 250 cm ma potato a terra riesce a produrre puntate annuali lunghe fino a 150 cm. Non si accorcia ma, a fine ciclo, dopo due anni, si elimina il tralcio. I fiori si succedono per due mesi, da maggio a giugno, e spiccano sul bel fogliame color verde mela. Desidera un’esposizione in pieno sole e terreni non troppo compatti.


Rubus tridel ‘benenden’ è un arbusto insolito dal carattere completamente diverso e difficilmente a prima vista lo si classifica come un rovo. I suoi fiori, infatti, bianchi e piatti,  sono profumati e hanno decorative antere gialle. Pianta molto versatile, tanto da poter essere coltivata anche in vaso o in terreni sabbiosi, preferisce un’esposizione in pieno sole o, comunque, molto luminosa per fiorire con generosità. A crescita lenta, impiega dai 5 ai 10 anni a raggiungere le dimensioni definitive che, per l’altezza, superano di poco i 250 cm e per la larghezza raggiungono i 150 centimetri. Pianta spogliante nel periodo di riposo vegetativo, è molto resistente al freddo sopportando temperature anche i 15°C sotto lo zero termico. Forma una vegetazione folta portata da rami eretti, non spinosi e divergenti. Le foglie, a margine seghettato, sono trilobe e ovali, di colore verde scuro che con l’arrivo del freddo si tingono di rosso. Non potato, dopo la fioritura di maggio e giugno fiorisce sporadicamente dopo il grande caldo.

Fremontodendron ‘California Glory’ ha l’aspetto di un delicato arbusto esotico ma ha una buona resistenza al freddo che gli consente di resistere fino a 10 gradi sotto lo zero. Si può coltivare in buona parte del nostro territorio nazionale anche se resta un arbusto insolito, poco diffusoe una scelta da “persone esperte” o, all’opposto “inconsapevoli” se l’acquisto è stato fatto casualmente. Nell’arco di un decennio, tanto è il tempo per raggiungere le dimensioni definitive, sviluppa un cespugliosemigloboso dove altezza e larghezza sono paragonabili e nell’ordine dei 3 metri. Si riconosce subito per i caratteristici fiori gialli di aspetto ceroso che ricoprono tutta la pianta nel mese maggio e di giugno. A forma di coppa, larghi fino a 6 cm di diametro,con cinque petali terminanti a punta, mai completamente simmetrici, sono di un colore così intenso da supplire alla vegetazione che invece è rada. Le foglie hanno tre lobi arrotondati, al tatto si presentano spesse, di colore verde nella pagina superiore grigie in quella inferiore. Va posta in pieno sole con spazio a disposizione per crescere liberamente. Tollera bene il secco e dopo la fioritura deve essere bagnata con parsimonia.

Illicium floridanum ha una minore resistenza al freddo, tollera fino a –5°C, e difficilmente si adatta a essere coltivato in vaso o vasche perché ha un apparato radicale estesoTeme il ristagno idrico e desidera un terreno fertile ma ben drenato. I fiori di forma complessa e di colore rosso scuro attirano l’attenzione dell’osservatore tanto da farne un assoluto protagonista negli angoli dedicati posti in ombra. 
Pianta poco nota appartiene allo stesso genere dell’anice stellatoIllicium verum. Originario degli Stati Uniti fiorisce a metà della primavera, a maggio. Non ama i terreni calcarei e può essere considerata alla stregua di un’acidofila tanto che potrebbe diventare un complemento di rododendri e ortensie, preferisce quelli freschi, si pone in posizione da parzialmente ombreggiata a ombreggiata, e raggiunge un’altezza massima di tre metri arrestandosi di solito poco sotto i due. Forma una vegetazione densa con foglie alterne sempreverdi o persistenti secondo la fascia climatica nel quale è posto. I frutti che seguono ai fiori hanno un gradevole profumo di coriandolo.

Abeliophyllum distichum, originario della Corea centrale, fu descritto per la prima volta nel 1919 dal botanico giapponese T. Nakai. Arbusto delicato come un fiore di pesco quando è in boccio e ha toni rosati, alla fine dell’inverno si apre in una splendida fioritura bianca, sui rami spogli, prima che spuntino le foglie. Chiamato per la somiglianza dei fiori e del portamento ‘forsizia bianca’ è, come la forsizia, un arbusto che fiorisce sulla crescita dell’anno precedente, perciò è da potare subito dopo la fioritura. Lasciato libero di crescere, la forma da globosa tende a diventare disordinata. Nei nostri climi, questa pianta resta contenuta e non cresce più di 150 cm di altezza. Ha fiori profumati ed è facile da coltivare perché adattabilissima a tutti i tipi di terreno. Preferisce non essere posta in pieno sole. Da noi è ancora poco comunementre negli Stati Uniti e nei paesi anglosassoni in genere gode di una vasta popolarità.


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