VERDE TIME

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mercoledì 31 ottobre 2018

VERDE TIME : GIARDINO D'AUTUNNO TRUCCHI

E così l’autunno è arrivato. Si sono abbassate le temperature, le foglie hanno cominciato a cadere e le strade e i giardini cambiano il colore e l’atmosfera del paesaggio intorno. Ma questo non vuole dire che il vostro giardino non abbia più bisogno di voi o che non ci sia nulla da fare fino alla prossima primavera. No, anche in autunno il giardino ha bisogno di cure e di attenzioni. Vediamo allora quali sono i lavori di cui ha bisogno il giardino d’autunno.
L’autunno è una stagione piena di cambiamenti. Il sole non è più caldo come in estate, non c’è più la stessa luce intensa dei mesi estivi e le giornate si sono ormai accorciate. Fa più freddo, piove di più e tutti noi percepiamo questi piccoli grandi cambiamenti. Insieme a noi, l’arrivo dell’autunno viene sentito anche dai fiori, dalle piante e dalla terra.
E per questo motivo, è importante sistemare il giardino, i vasi e il nostro orto in modo ottimale per aiutare la natura che ci circonda a vivere al meglio questa nuova stagione. E non dimentichiamoci dell’orto. Anche l’orto ha bisogno di cure e di attenzione se volete un raccolto bello e rigoglioso nei mesi a venire.

Il giardino d’autunno: da dove iniziare

Iniziamo dall’aspetto più semplice: la pulizia. In autunno si comincia a potare gli arbusti, si sistemano le aiuole e si eliminano tutti quei rami secchi o spezzati che si trovano sparpagliati per il giardino. Poi ci sono le foglie secche da rimuovere. Ma vietato buttarle! Le foglie secche sono un punto di partenza perfetto per realizzare del compost fai da te, per preparare una buona pacciamatura e per realizzare un rifugio perfetto per i ricci.
L’autunno è anche il periodo migliore per concimare di nuovo il prato, soprattutto se avete intenzione di rimpinguare tutte quelle zone che sono diventate secche durante l’estate. In autunno il clima è umido e le piogge aiuteranno le sementi a germogliare più in fretta.
Uno degli aspetti positivi del prato in autunno è che non c’è bisogno di tagliarlo spesso. La crescita del prato culmina con il finire della stagione e sarà quindi necessario procedere con uno, al massimo due, tagli durante l’intera stagione. Ricordatevi sempre di raccogliere l’erba in eccesso e di evitare i ristagni d’acqua per evitare che si formi l’habitat perfetto per la prolificazione di batteri e funghi.
E se utilizzate un sistema automatico di irrigazione, ricordatevi che in autunno potete abbassare sia la frequenza che la portata.
Veniamo adesso alla protezione delle piante. Abbiamo detto che le temperature cominciano ad abbassarsi e quindi è necessario riparare le piante più delicate dai primi freddi. Avete due scelte; potete trasferire i vasi in un luogo più riparato, oppure portare le piante direttamente dentro casa. Le piante invernali, invece, vanno concimate adesso, per consentire loro di fiorire nel bel mezzo dell’inverno.

Proteggere le piante con la serra

Molte piante soffrono il freddo, soprattutto in quei luoghi dove l’inverno è piuttosto rigido. Se per alcune piante non è necessario avere particolari attenzioni, per altre è necessaria una bella protezione che potrebbe essere rappresentata da una serra. C’è però l’altro lato della medaglia, quando parliamo di serra. Le insidie sono sempre dietro l’angolo, quindi se optate per questa soluzione dovrete stare attenti a:
  • malattie e insetti: a volte il clima è troppo secco o troppo umido dentro la serra e questo diventa l’ambiente ideale per la prolificazione di insetti e di funghi. Molto importante, quindi, è tenere sempre sotto controllo l’ambiente interno.

  • temperatura: a volte all’interno della serra può capitare che la temperatura sia troppo alta. Per questo, serve almeno una finestra che garantisca un buon ricambio soprattutto durante le giornate di sole. Se la serra diventa troppo caldo le piante soffrono e potrebbero andare incontro a danni vegetativi.
Avete preso nota di tutto fino a qui? Facciamo un bel riepilogo di tutti i lavori per il giardino d’autunno:
  • Mettere al riparo dal freddo le piante più delicate. L’ambiente ideale è un posto luminoso ma non troppo caldo
  • Eliminare arbusti e rami secchi
  • Ridurre l’irrigazione del prato quando le temperature si abbassano
  • Raccogliere le foglie secche e conservarle per realizzare compost e pacciamatura
  • Concimare di nuovo il prato e tagliarlo un paio di volte in tutta la stagione autunnale
  • Concimare le piante che fioriranno in inverno

Il giardino d’autunno: le piante e l’orto

Chi l’ha detto che l’autunno è una stagione morta che non permette di coltivare o piantare nuove piante? In questa stagione sono diverse le piante ornamentali che potete coltivare in piena terra. Qualche esempio? Il fiordaliso e la calendula!
E per quel che riguarda l’orto? In autunno ormai avrete finito di raccogliere gli ortaggi estivi, quindi è il momento di fare spazio per piantare nuove piante. Prima però, il terreno dovrà essere vangato e concimato. Fatto questo potrete sbizzarrirvi con la semina di carote, spinaci, radicchio, rucola, prezzemolo e piselli.
Ottobre è anche il periodo perfetto per trapiantare l’aglio e la cipolla bianca. Per un buon raccolto è necessario inserire i bulbi in una porzione di terreno dove in precedenza avete piantato colture che richiedevano una buona quantità di fertilizzante. Andrà benissimo quindi inserire il bulbo dell’aglio e della cipolla dove avete piantato in precedenza le zucchine o i pomodori, in una zona dove la fertilità rimasta diventerà l’ambiente ottimale per fare crescere bene l’aglio.
Ci vorrà poi un occhio di riguardo al terreno. Se in estate la preoccupazione principale è quella di fornire la giusta quantità d’acqua all’orto, in autunno la situazione si capovolge. Pioverà molto e il rischio è quello che si creino dei fastidiosi ristagni d’acqua. L’ideale, in questo caso, è quella di creare un sistema elevato rispetto al suolo oppure, se questo non è possibile, creare dei piccoli canali di scolo direttamente nel terreno.

Il giardino d’autunno: le talee


Ottobre è anche il mese delle talee e dei tuberi da fiore. Questo è il momento giusto per mettere a dimora diversi tipi di piante e di fiori e per seminare con pazienza quello che poi vedrete fiorire in abbondanza durante la primavera.
Se decidete di seminare direttamente nel terreno potete cominciare con il papavero, con la calendula, con il fiordaliso e l’elicriso. Quando piantate i tuberi da fiore, ricordate di moltiplicare sempre per due la profondità della buca rispetto alla grandezza del vostro tubero. Solo così riuscirete a coprirlo perfettamente lasciandolo respirare anche se sotto terra. Questo è anche il momento migliore per seminare i tulipani, i narcisi, l’iris e le piante rampicanti come i rosai.
E a proposito di rose, sono proprio loro i fiori ideali per le talee d’autunno, insieme alle camelie e alle ortensie. Si procede in questo momento. Per prima cosa vi serviranno alcuni contenitori da riempire in quantità identiche di sabbia e di torba. Le talee vanno messe all’interno della terra a pochi centimetri di profondità e i contenitori dovranno essere conservati in un luogo riparato, lontano dal freddo, dal gelo e dal vento.
Ecco fatto! Questo sarà il vostro piccolo vademecum per affrontare come si deve questa nuova stagione e per godere a pieno di questo autunno che non è solo pioggia e freddo, ma anche colori caldi, profumo di castagne e nuove piante, e fiori, pronti a nascere di nuovo. Buon autunno, e giardinaggio, a tutti!

martedì 30 ottobre 2018

VERDE TIME TECNICA : TRAPIANTARE LE SUCCULENTE

Le piante grasse, infatti, oltre ad essere molto belle e ad offrire una grande varietà tra cui scegliere, sono semplici da coltivare, resistenti e poco impegnative per quanto riguarda la manutenzione; sono piante perfette per creare moltissime tipologie di composizioni verdi, adatte alle zone esterne del giardino, piuttosto che alla coltivazione indoor.
Per tutti questi motivi le succulente sono piante sempre più apprezzate e comuni e per questo saperle trapiantare risulta assolutamente indispensabile; alcune varietà necessitano di rinvasi piuttosto frequenti per crescere e, se possono restare piccolissime in mini vasi, possono anche raggiungere dimensioni importanti se coltivate nella maniera adeguata.
Inoltre, il rinvaso diventa necessario anche semplicemente a scopo estetico, dato che spesso si acquistano le piante in piccolissimi vasetti di plastica e si desidera sostituire il contenitore.
Scopriamo, quindi, come rinvasare correttamente una succulenta passo dopo passo.

1.

Per prima cosa occorrerà procurarsi del substrato specifico per cactus o succulente.

2.

Togliete delicatamente le piante dal contenitore nel quale si trovano e collocatele nel nuovo vaso, riempiendo tutti gli spazi vuoti con nuovo terriccio.
L’operazione è semplice, ma è necessario fare attenzione a non danneggiare le radici, come durante il trapianto di qualsiasi altra pianta; nel caso delle succulente sarà ancora più facile perché il sistema radicale è piuttosto compatto e maneggevole.

3.

Molto spesso durante il rinvaso di una succulenta si noteranno alcune piantine appena spuntate intorno alla pianta madre; in questo caso possiamo approfittare del trapianto per propagare la pianta
4.
Se si desidera che le piante grasse crescano rapidamente dopo il trapianto, è necessario distribuire le radici prima di disporle nel nuovo contenitore; così facendo sgraveremo la pianta di un grande lavoro e faremo in modo che concentri le proprie energie nello sviluppo.
Per quanto riguarda l’irrigazione si può decidere di innaffiare subito dopo il trapianto come si fa di solito, oppure aspettare una settimana per dare il tempo all’impianto di stabilizzarsi nel nuovo contenitore; si tratta di due teorie differenti ed è consigliato provare ad agire in entrambi i modi, magari durante il rinvaso di più specie, per vedere se si notano differenze nel comportamento della pianta.
Una volta rinvasate le piante andranno collocate in una zona molto luminosa.

lunedì 29 ottobre 2018

VERDE TIME SUGGERIMENTI: GIARDINAGGIO IN AUTUNNO

Questi mesi dell’anno sono perfetti per piantare i bulbi primaverili, per nutrire il terreno in vista del gelo o piantare alberi da frutto; sfruttando la stagione autunnale, meno stressante e intensa per quanto concerne i grandi lavori di giardinaggio, potrete anche pianificare un nuovo design per il vostro spazio outdoor avendo a disposizione tutto il tempo per eventuali modifiche e migliorie. Vediamo quindi 10 utilissimi consigli per ravvivare il vostro giardino in inverno, aiutare le vostre piante a sopportare le condizioni climatiche più difficili e portare avanti la vostra passione per il giardinaggio anche dentro le mura di casa.

1. Aggiungere una nota di colore

Sostituite le annuali con alcune piante fiorite perenni; forniranno al vostro giardino un tocco di colore per diverse settimane e, se correttamente piantate e mantenute in inverno, vi permetteranno di migliorare il paesaggio anche per gli anni a venire.

2. Piantare bulbi primaverili

L’autunno è l’unico periodo dell’anno ideale per piantare i bulbi primaverili: narcisitulipani, giacinti, crochi e altri bulbi autunnali arriveranno presto dall’Olanda e li troverete facilmente in qualsiasi garden center; create nuove combinazioni e migliorate il paesaggio in vista della prossima primavera.

3. Piantare alberi da frutto

L’autunno è la stagione migliore per piantare gli alberi da frutto quali: mele, pere, prugne, ciliegie, pesche, albicocche e fichi. Gli alberi giovani dovranno essere protetti per evitare che le radici soffrano a causa del gelo invernale.

4. Proteggere le piante più delicate

Se avete piante in vaso all’esterno che mal sopportano gli inverni portatele in casa al più presto, prima di accendere il riscaldamento, in modo che si abituino gradatamente al cambiamento e abbiano il tempo di adattarsi al meglio. Provvedete anche a realizzare delle adeguate coperture per quelle che non possono essere trasferite all’interno: a volte, basta anche solo una cupola di plastica!
5. Contrassegnare la posizione delle perenni
Se decidete di piantare o seminare qualche specie perenne contrassegnate la loro posizione con dei bastoncini perché in inverno svaniscono e potrebbe essere difficile ritrovarle.

6. Coltivare ortaggi invernali

Alcune verdure possono essere seminate anche in autunno come ad esempio: piselli, fave, spinaci, cavolo hardy, barbabietole a foglia e bietole.

7. Trapiantare le erbe aromatiche

Rosmarino, basilico, dragoncello, origano, maggiorana, timo, prezzemolo, erba cipollina; tutte queste erbe aromatiche possono essere trapiantate in vaso e fate crescere in casa per averle a disposizione in cucina durante tutto l’inverno. Tenetele in un luogo soleggiato e fresco e lasciate che il terreno si asciughi prima di annaffiarle; tagliate le foglie senza mai svuotare completamente la pianta.

8. Seminare il manto erboso

L’autunno è il momento migliore per seminare erba nuova; giornate ancora calde e notti fresche supportate da piogge regolari creano la giusta condizione per un’ottima crescita del manto erboso.

9. Realizzare il compost

Le foglie che cadono in autunno rappresentano un’ottima risorsa per creare del compost totalmente naturale; quando rastrellate il manto erboso sminuzzate le foglie e lasciatele attorno ad alberi e arbusti, il tempo le farà macerare e apporteranno nutrimento alle vostre piante; inoltre aiuteranno a proteggere le radici dal gelo.

10. Pianificare un nuovo design per il vostro giardino

Se avete idea di apportare qualche modifica paesaggistica in giardino, come ad esempio l’inserimento di un vialetto o la creazione di una grande aiuola piuttosto che l’allestimento di una nuova zona relax chiamate un paesaggista in autunno! La pianificazione è meno caotica che in primavera e i designer di esterni hanno più tempo per rispondere alle vostre domande e sviluppare nuovi progetti.

domenica 28 ottobre 2018

VERDE TIME RISPONDE : LE PRINCIPALI MALATTIE DELLE ORTENSIE

 Le ortensie sono tra le piante fiorite più popolari e da sempre utilizzate nelle decorazioni dei giardini; le inflorescenze vistose ed eccentriche in combinazione con le colorazioni suggestive, che possono anche essere “manipolate” attraverso l’aggiunta al suolo di alcuni minerali per creare tonalità ancor più brillanti, rendono questi fiori una delle varietà più amate.
Così come accade per la maggior parte delle piante, soprattutto da fiore, alcune circostanze particolari, piuttosto che una sfortunata casualità, possono indebolire le ortensie, rovinando foglie e fiori e, nei casi più gravi e non trattati, condurre la pianta alla morte.
L’unico modo per poter sconfiggere efficacemente eventuali attacchi da parte di colonie di parassiti, piuttosto che lo sviluppo di malattie fungine, è la tempestività nel ricorso alle cure; tali azioni però devono essere mirate e specifiche, a seconda della tipologia di problema che questi fattori andranno a causare.
Ai fini di curare al meglio le nostre ortensie occorre prima di tutto saper riconoscere il problema, ovvero essere in grado di attribuire il giusto valore ad un aspetto “strano” della pianta come, ad esempio, una colorazione atipica del fogliame, piuttosto che un aspetto del fiore diverso da quello che siamo abituati a vedere.
Tra i vari elementi che compongono la pianta, le foglie della ortensie risultano essere l’obiettivo principale delle malattie; vediamo, quindi, come riconoscere il loro stato di salute.
Le principali malattie che si possono presentare sulle foglie di ortensia sono: l’Oidium, il fungo Cercospora e la Antracnosi, un’altra malattia causata da funghi che danno origine ad un processo infettivo; questa malattia, che si verifica in condizioni di eccessiva umidità, ha un decorso molto rapido e le piante che ne sono colpite rischiano spesso delle ricadute.

Oidium

Si tratta di un fungo che si presenta con macchie biancastre a forma di stella sul retro delle foglie e in fase avanzata appare come una sorta di ragnatela.
Questa malattia, abbastanza rara, compare solitamente in estate e prolifera per lo più in condizioni di aridità. Il fungo attacca unicamente le foglie della pianta, mettendo solo raramente in pericolo il resto dell’impianto.
Lo Oidium può essere eliminato applicando un decotto a base di equiseto (o “coda di cavallo”) oppure di salvia, ed eliminando repentinamente le foglie colpite.

Cercospora

Questa malattia fungina si riconosce dalla grandi macchie scure(marrone o viola) che compaiono sulla superficie del fogliame; se l’attacco è molto esteso è possibile che le foglie cadano.
Per combattere questo problema si consiglia in primis di rimuovere le foglie colpite, non soltanto dall’impianto ma anche dal terreno intorno all’ortensia; inoltre è opportuno applicare un sistema di irrigazione a goccia.
Se l’attacco è stato invasivo e la pianta appare molto sofferente è consigliabile ricorrere all’uso di un fungicida protettivo che aiuti l’impianto fino alla completa guarigione.

Antracnosi

Se la pianta ha contratto questa malattia si noterà una colorazione marrone estesa sulla superficie maggiore delle foglie e anche dei petali. Si tratta di una malattia causata da un fungo (gloeosporoides Colletotrichum) che prolifera solitamente in zone molto calde e umide.
Questa malattia è tra le più dannose e rischia di compromettere la vita della pianta. Vista la gravità della malattia è consigliato cercare di prevenirla; per farlo occorre porre molta attenzione alle dosi e alle tempistiche della fertilizzazione in quanto le piante eccessivamente trattate coi fertilizzanti risultano più vulnerabili agli attacchi di questo fungo.
Nel caso l’ortensia abbia già contratto la malattia occorre rimuovere le foglie colpite e potare la pianta per evitare che la contaminazione persista; si devono inoltre eliminare tutte le parti cadute, foglie e petali, perché il fungo potrebbe attaccare anche le radici. Si dovrebbe considerare anche l’applicazione di un fungicida specifico.
In tutti i casi di malattia occorre controllare con attenzione lo sviluppo di ogni infezione e valutare il grado di coinvolgimento che presenta la pianta.

sabato 27 ottobre 2018

VERDE TIME : QUALI PIANTE COLTIVARE IN BAGNO......

Per gli amanti del giardinaggio, la coltivazione indoor rappresenta in moltissimi casi una vera e propria passione che permette di sperimentare e al contempo creare zone interne davvero suggestive.
La decorazione degli spazi abitativi con piante e fiori è molto apprezzata, non solo perché esteticamente accattivante ed elegante, ma anche perché permette di ravvivare una spazio cupo e di renderlo maggiormente rilassante senza dover spendere grosse cifre di denaro o dover fare grandi lavori.
Tutte le stanze di casa possono essere decorate con le piante, ma ovviamente a seconda delle caratteristiche specifiche della zona in questione, tra cui luminosità, temperatura e tasso di umidità, è necessario optare per una specie piuttosto che per un altra.
Decorare la stanza da bagno con le piante renderà questo spazio, spesso sottovalutato e “freddo”, un luogo accogliente e naturale, dove rilassarsi sarà certamente più semplice e piacevole; vediamo cosa considerare nella scelta delle varietà da coltivare e quali scegliere a seconda della tipologia della stanza.
Il primo aspetto da considerare è l’illuminazione della stanza in questione; qualsiasi specie, infatti, deve ricevere una certa quantità di luce naturale per poter crescere. A seconda della quantità di luce naturale che penetra nel bagno dovremmo optare per una pianta piuttosto che per un’altra.
Altro aspetto importante è che essendo il bagno una stanza solitamente più umida delle altre, è possibile sfruttare questa situazione per coltivare piante che necessitano di un alto grado di umidità dell’aria per crescere al meglio; in questo modo potremo limitare anche i lavori di manutenzione e avere il vantaggio di un ottima riuscita della coltivazione.
Vediamo un elenco di piante che possono crescere nel nostro bagno in base alla sua luminosità, e una selezione di pianteche richiedono una minima manutenzione, altro fattore importante soprattutto per coloro che non hanno molto tempo da dedicare alla passione per il giardinaggio e per chi, invece, vuole decorare la propria abitazione ma non possiede il cosiddetto pollice verde.

Piante adatte ad essere coltivare in bagni poco luminosi

Tra le specie più comuni e suggestive con cui è possibile arredare con successo una stanza da bagno poco luminosa troviamo: Aloe,vera, Bambù, Begonia, felce (Nephrolepis exaltata), Aspidistra, Aglaonema, Ficus benjamina, Orchidea, Nastri (Chlorophytum comosum), Galatea Sanseveria.


Piante adatte ad essere coltivate in bagni luminosi

Avere un bagno luminoso può essere un grande vantaggio anche quando si tratta di decorare con le piante, infatti così come accade per ogni altra zona della casa se la stanza riceve una buona illuminazione naturale sarà semplice coltivare qualsiasi pianta d’appartamento e la scelta sarà davvero ampia, ad esempio, solo tra le piante fiorite: le Azalee, laGardenia e molte varietà di Orchidea.

Piante che richiedono poca manutenzione

Tra le diverse piante che abbiamo citato alcune rappresentano un’ottima scelta per coloro che cercano specie semplici da gestire e molto resistenti, tra cui l’Aspidistrala Sanseveriae il Filodendro.