Il cuscino
della suocera è il nome comune per la pianta
grassa sferica e piena di spine, il nome scientifico è echinocactus
grusonii. Al di là delle facili ironie, possiamo coltivare
questo cactus anche in funzione decorativa.
La “palla
d’oro” (altro nome popolare) cresce piano piano, ma può
raggiungere anche il metro d’ altezza.
Le
modalità di coltivazione in vaso sono
funzionali alle condizioni originarie delle cactacee, la famiglia
del cuscino della suocera. Queste piante, infatti, sono tipiche di zone aride
dove piove di rado e, può capitare, in modo violento. Quindi, prendono l’acqua
periodicamente e la conservano a lungo.
Cuscino della suocera, 7 consigli per coltivarla
1) È preferibile mettere la nostra pianta grassa fuori, sul balcone o sul davanzale, in posizioni soleggiate, almeno nella bella stagione. In autunno e inverno, possiamo tenerla dentro, ma in zone non troppo calde e con una areazione adeguata. In ogni caso, posizioniamola in punti luminosi.
Cuscino della suocera, 7 consigli per coltivarla
1) È preferibile mettere la nostra pianta grassa fuori, sul balcone o sul davanzale, in posizioni soleggiate, almeno nella bella stagione. In autunno e inverno, possiamo tenerla dentro, ma in zone non troppo calde e con una areazione adeguata. In ogni caso, posizioniamola in punti luminosi.
2) Usiamo del terriccio già pronto
per piante grasse. In alternativa, possiamo mischiare terriccio
universale, sabbia di fiume e ghiaino. Le quantità devono essere le stesse per
ogni elemento. Inoltre, con il ghiaino, cospargiamo anche il terreno.
3) Per coltivare il cuscino della suocera, prendiamo un vaso di
coccio basso che abbia una larghezza più o meno simile alla larghezza del
fusto. Prima del terriccio, mettiamo dei frammenti di coccio vicino al buco e
dell’argilla espansa.
4) Dopo aver preso questo cactus, cambiamo il contenitore:
potremo procedere con il rinvaso dopo 3
anni circa o comunque quando le radici spuntano dal foro. Prima di posizionare
la pianta, controlliamo le radici, rimuoviamo quelle rovinate e verifichiamo
che non ci sia la cocciniglia.
5) In ogni caso, facciamo molta attenzione quando maneggiamo il
cuscino della suocera perché potremmo farci male.
Soprattutto per il cambio del vaso, avvolgiamo la pianta con dei giornali o dei
panni spessi come la tela di sacco. Oppure, infilziamola con dei pezzi di
polistirolo e spostiamola toccando, appunto, solo i supporti di
polistirolo.
6) Attenzione anche al capitolo acqua. I ristagni sono
assolutamente da bandire, per la tipologia di pianta e per non provocare
marciumi. Quindi, a monte, il terriccio deve avere un ottimo drenaggio e,
quando rinvasiamo, il colletto deve rimanere fuori dalla terra. Sul fronte
delle annaffiature, assicuriamoci che la terra di asciughi del tutto prima di
procedere, ma non lesiniamo l’acqua e irrighiamo in modo cospicuo. In inverno
fermiamoci, anche per favorire il riposo.
7) Per le concimazioni, optiamo
per dei prodotti che abbiano poco azoto e più fosforo e potassio.
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