Per quale motivo
la pianta del papiro si adatta
perfettamente ad un ambiente come l’appartamento? Il motivo principale nasce
dal fatto che la caratteristica della sua crescita è di essere favorita da luoghi molto caldi e con un elevato tasso di umidità.
La sua temperatura ideale, infatti, non deve essere inferiore ai 15 gradi centigradi. Per questo motivo nelle nostre stagioni più fredde deve essere tenuta costantemente al riparo ed esposta al sole solo nei mesi più caldi.
La sua temperatura ideale, infatti, non deve essere inferiore ai 15 gradi centigradi. Per questo motivo nelle nostre stagioni più fredde deve essere tenuta costantemente al riparo ed esposta al sole solo nei mesi più caldi.
Le caratteristiche fisiche della pianta
del papiro
Il papiro è
caratterizzato da steli lunghi e sottili che possono
arrivare a grandi altezze, che in cima si aprono a raggiera, con delle foglie
dalla forma triangolare molto allungata e dei colore verde scuro. Il papiro sopporta molto bene l’esposizione alla luce diretta del sole ma può
essere adeguata anche una collocazione in mezz’ombra.
Dato che in natura trova il suo habitat ideale nelle zone acquitrinose, il papiro è una delle poche piante che non teme in alcun modo l’eccesso d’acqua. Una caratteristica che lo rende particolarmente indicato per la vita in appartamento.
Dato che in natura trova il suo habitat ideale nelle zone acquitrinose, il papiro è una delle poche piante che non teme in alcun modo l’eccesso d’acqua. Una caratteristica che lo rende particolarmente indicato per la vita in appartamento.
Acqua: pianta rigogliosa
Se devi allontanarti per qualche giorno di vacanza,
non c’è da preoccuparsi. Metti letteralmente a mollo il papiro, in una
bacinella colma d’acqua o impiega un vaso a riserva d’acqua: quando rientrerai
troverai la tua pianta più rigogliosa di quando sei partita.
L’annaffiatura del papiro deve sempre essere abbondante; ama molto anche una spruzzata con il nebulizzatore sulla chioma, in modo da preservarne l’umidità. La temperatura ideale per il papiro è tra i 21 e i 27 gradi; d’inverno può arrivare a tollerare temperature intorno ai 15 gradi.
L’annaffiatura del papiro deve sempre essere abbondante; ama molto anche una spruzzata con il nebulizzatore sulla chioma, in modo da preservarne l’umidità. La temperatura ideale per il papiro è tra i 21 e i 27 gradi; d’inverno può arrivare a tollerare temperature intorno ai 15 gradi.
La concimazione del papiro
Nel periodo che va
da marzo a settembre, a intervalli di due
settimane, bisogna effettuare la concimazione della
pianta. Come fare? Per il papiro è meglio utilizzare un
fertilizzante liquido da aggiungere alla normale innaffiatura.
La concimazione va sospesa nel periodo invernale ma il terreno della pianta va mantenuto sempre ben umido. La mancanza di acqua è comunque facilmente intuibile dall’ingiallirsi delle foglie della pianta. La foglia ingiallita può essere normale solo durante il periodo invernale, indice di temperature eccessivamente basse.
La concimazione va sospesa nel periodo invernale ma il terreno della pianta va mantenuto sempre ben umido. La mancanza di acqua è comunque facilmente intuibile dall’ingiallirsi delle foglie della pianta. La foglia ingiallita può essere normale solo durante il periodo invernale, indice di temperature eccessivamente basse.
La riproduzione del papiro
La primavera è il momento ideale per moltiplicare la pianta
attraverso la divisione dei cespi. Una volta estratta la
pianta dal suo vaso si separeranno i cespi e si rinvaseranno. Oltre ad
un’abbondante innaffiata aggiungeremo della carbonella sbriciolata.
Un’alternativa più semplice di duplicazione, operabile quasi tutto l’anno e quella invece operata per talea. Basta prendere alcuni degli steli più maturi, lasciando 5 cm di fusto. Immergere quindi le parti recise a testa in giù in un recipiente colmo d’acqua. Quando saranno spuntate le radici si opererà il travaso.
Un’alternativa più semplice di duplicazione, operabile quasi tutto l’anno e quella invece operata per talea. Basta prendere alcuni degli steli più maturi, lasciando 5 cm di fusto. Immergere quindi le parti recise a testa in giù in un recipiente colmo d’acqua. Quando saranno spuntate le radici si opererà il travaso.
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