VERDE TIME

VERDE TIME

sabato 31 marzo 2018

VERDE TIME:LA BELLA STAGIONE IN SALOTTO



Non è importante se lo spazio a tua disposizione è minimo: anche se non hai un giardino o un terrazzo abbastanza capiente da contenere le tue piante preferite, è importante non rinunciare all’energia del verde e scegliere le piante da appartamento che più fanno al caso tuo per decorare le stanze e donare quel tocco in più all’arredamento complessivo.

Le piante da appartamento provengono tutte da coltivazioni 
intensive in terra ed è per questo che gli appartamenti non sono gli spazi propriamente più adeguati per la loro cura. Ciononostante, la luce e l’esposizione all’aria, ma anche qualche semplice trucchetto vi saranno certamente d’aiuto per trasformare la vostra abitazione in una vetrina per le vostre piante sane e rigogliose.

Le piante d’appartamento si dividono in:

- piante da foglia, ovvero le piante di più facile coltivazione,  perché maggiormente resistenti, specialmente rispetto alle variegate  che necessitano di temperature e umidità più elevata.

- piante da fiore che, se curate a dovere, possono facilmente fiorire ogni anno.

L’altezza e la forma sono ugualmente importanti ed è possibile distinguere tra quelle di forma eretta (il ficus), rampicanti, che possono crescere fino a due metri, ma anche le piccole e cespugliose o le ricadenti, che richiedono spazio per estendersi in altezza.

Balcone e terrazzo fiorito
Se il tuo appartamento ha la fortuna di possedere un balcone o terrazzo di medie dimensioni, le piante giuste per decorare questo spazio sono:

- Gli arbusti sempreverdi con fioriture poco vistose  e perfette per ricreare la struttura del balcone;

- Gli arbusti spoglianti che cambiano aspetto e colore con il cambio stagionale e si rivelano quindi incredibilmente decorativi;

- I rampicanti, perfetti per rivestire i muri, ma che vanno rinnovate completamente ogni due-tre anni;

- Le fioriture stagionali che, invece, vanno sostituite a fioritura ultimata;

- Le erbacee perenni dall’aspetto rustico e perfette per la coltivazione in vaso.

L’esposizione
Il 
quantitativo di luce che arriva direttamente alla pianta deve essere considerato a monte, quando si sceglie dove posizionare una determinata pianta in casa. In genere la luminosità di un appartamento è insufficiente per la maggior parte delle piante che vanno tenute in prossimità di finestre e porte a vetri.

In genere
 la differente esposizione si divide in:
- sole diretto nelle ore centrali della giornata per le piante resistenti alle insolazioni e al surriscaldamento, come ad esempio gli esemplari mediterranei. Al contrario, le piante fiorite generalmente vengono compromesse da un’esposizione troppo aggressiva che rischia di bloccare la fioritura stessa.

- sole al mattino o nel tardo pomeriggio per le specie più delicate. Perfette i rampicanti e i sempreverdi, come le ortensie, i ciclamini e le begonie. Dovrai invece rinunciare alle rose, gelsomini e gerani.

La pulizia delle piante
Primavera è sinonimo di 
risveglio e nuovi germogli e non c’è momento migliore per dedicarsi alla pulizia delle piante che si ricoprono di polvere e batteri che può danneggiare la superficie di rivestimenti delle foglie.
La pulizia della pianta consiste in una doccia a temperatura ambiente da effettuare alla pianta nelle giornate asciutte e fredde, possibilmente senza inzuppare il terriccio.
È importante che 
l’acqua non ristagni nei sottovasi, mentre i tronchi spogli dovrebbero quantomeno essere spolverati con un pennello asciutto che poi andrà ben pulito e spolverato prima del successivo utilizzo.


venerdì 30 marzo 2018

VERDE TIME: LA POESIA DEL CILIEGIO



I fiori di ciliegio rappresentano, per il popolo giapponese, l’avvio della stagione primaverile che sboccia e che si manifesta per le strade e nei giardini con un esplodere di petali profumati che, mossi dal vento, ricordano i fiocchi di neve, ma che, illuminati dal fresco sole della bella stagione, manifestano le loro bellissime sfumature dorate.

Ogni anno, nei primi giorni di primavera, i giapponesi si riversano nei parchi delle loro città per ammirare i bellissimi fiori di questo albero, chiamati 
sakura, simbolo di fragilità, ma anche di bellezza dell’esistenza. Pur non essendo un albero così comune, come nel Paese del Sol Levante, il suo significato è il medesimo anche da noi e i giardini che posseggono un ciliegio, normalmente, sono i più belli in primavera. I rami fioriti di ciliegio, poi, sono splendidi se recisi e utilizzati come elemento decorativo in casa, infilati nei vasi.
Caratteristiche della pianta
Il ciliegio ha dimensioni solitamente maestose e il suo legno rossiccio è comunemente utilizzato in ebanisteria e nell’artigianato del legno, per rifiniture, parquet e mobilia. Piantato in autunno, i suoi fiori bianchi, riuniti in mazzetti anche di 6, compaiono prima delle foglie e spuntano proprio agli arbori della primavera, nei primi giorni di aprile, per cadere solo qualche giorno più tardi, mal sopportando l’eccessivo calore della stagione che avanza.

I frutti del ciliegio si raccolgono, invece, solo a 
giugno, all’inizio dell’estate, e vanno raccolte mature direttamente sulla pianta, ma non si conservano allo stato fresco se non per pochi giorni. Tradizione vuole che la scadenza per gustare le ciliegie sia il 24 giugno, giorno di San Giovanni, ed è questo il motivo per cui i bachi che si trovano nei frutti maturi vengono detti “giovannini”. Le ciliegie, da non confondere con le amarene o ciliegie acide, sono ideali per la trasformazione in confetture, ma anche candite o sotto spirito, per la loro consumazione durante tutto l’anno.
Un bonsai di fiori
Che tu sia un’esperta nell’arte del bonsai o meno, e pur non avendo a disposizione lo spazio necessario per coltivare un ciliegio nel tuo giardino, soprattutto se non ne possiedi uno, quest’arte ti viene in soccorso e ti permette di custodire preziosamente un ciliegio in miniatura direttamente sul terrazzo.

Procurati un vaso di 30-40 cm; del concime; un buon substrato di scorza di pino; pozzolana e Akadama, una terra argillosa e drenante.

Procedimento:
1) Inizia lavorando un ciliegio da fiore quando iniziano a cadere i suoi fiori;
2) Parti dalle radici ripulendole dalla terra e accorciandole della metà. Osserva con attenzione il tronco e pota la corona di rami, il tutto entro luglio, quando si formano i boccioli e non dovrai più intervenire.

Gli interventi:
ogni stagione richiede 
interventi mirati e ben precisi.
In primavera è necessario tagliare i rami e legare i rami per dare forma e movimento. D’estate, la stagione in cui l’arbusto soffre maggiormente, è bene bagnare regolarmente con un getto delicato.
L’autunno è la stagione del rinvaso, operazione da ripetere per circa 5-7 anni.
Anche se il ciliegio ama particolarmente il freddo, 
d’inverno non puoi fare a meno di interrare il vaso o, comunque, di proteggerlo molto bene.


giovedì 29 marzo 2018

VERDE TIME: IL FASCINO DEI FIORI DI CAMPO



L’esplosione della natura
I fiori di campo sono il simbolo della rinascita della natura a primavera, fiordalisi, margherite, primule, papaveri, un letto di fiori di prato è la cosa più bella che si possa avere ma coltivare in giardino o gestire in casa dei fiori di campo è tutt’altro che facile.

Importante ricordare che mentre i fiori di campo crescono facilmente nei loro grandi spazi naturali, nel nostro piccolo giardino potrebbero avere delle difficoltà. Importante avere degli spazi che abbiano una buona quantità di sole giornaliera, ovvero almeno otto ore di sole al giorno. I fiori di campo hanno anche bisogno di un terreno fresco, ricco di sostanze nutritive e ben drenato. Zone troppo umide o che tendono a raccogliere acqua non sono l’ideale per queste piante abituate a crescere in libertà.
Alcuni consigli utili per i fiori di campo
Uno dei problemi più difficili da affrontare nella coltivazione dei fiori di campo è la concorrenza delle erbacce infestanti. Erbacce e fiori di prato amano le stesse condizioni ambientali e di terreno, importante quindi tenere il nostro prato sempre sotto controllo per evitare che le erbe infestanti abbiano la meglio. Il nostro letto di fiori richiede quindi una manutenzione e pulizia molto attenta.

Elemento fondamentale è la preparazione del terreno che deve essere smosso e lavorato per bene, ripulito dalle erbacce e nutrito con sostanze che lo arricchiscano. Attenzione a non smuovere troppo in profondità il terreno per non portare alla luce semi di piante infestanti. Il vero segreto del successo è quello di piantare i semi di fiori di campo nel momento ideale. Questo dipende dalla zona in cui si vive e dalle particolari condizioni climatiche. In questo serve molta esperienza ed un pizzico di fortuna.
Coltivare i fiori di campo
Sono davvero molti i tipi di fiori di campo, tutti molto particolari, colorati e ricchi di profumi diversi. La regola fondamentale per creare uno spazio verde con i fiori di prato è proprio quella di inserire molti tipi di fiori differenti. Per avere il nostro campo potremo raccogliere dei fiori nei prati (attenzione però alle specie protette), lasciare che crescano spontaneamente oppure comperare i semi in negozio.

La malva ad esempio è un’erbacea perenne conosciuta anche in erboristeria, i suoi fiori sono molto affascinanti, di colore rosaceo, tendente al lilla e si compongono di 5 petali bilobati. Il trifoglio bianco è una pianta resistente e molto decorativa grazie ai suoi bei fiori bianchi con venature rosee. Non potrà mancare poi la classica margherita che a seconda della specie, può essere più o meno grande.
La magia della primula
E’ lei il vero simbolo della Primavera, il fiore di campo per eccellenza, la primula comune, si presenta in una infinita varietà di tipi e tanti coloratissimi ibridi. Nella bella stagione rallegra vasi, giardini e balconi con i suoi fiori dai mille colori: bianchi, gialli, blu, bicolore, orlati o screziati.

La primula è una pianta perenne molto resistente e facile da coltivare. Sopporta molto bene freddo e gelate, ma teme di più il caldo e il sole diretto. Questa pianta predilige un terreno fertile e umido, profondo e ben drenato. Le innaffiature devono essere frequenti e generose durante i mesi più caldi e secchi. Preferiscono un'esposizione che abbia il sole al mattino o nel pomeriggio inoltrato oppure a mezz'ombra. In casa non tenerle vicino a fonti di calore o al sole diretto.
Idea creativa per decorare la tavola
Una decorazione originale e fantasiosa, ricca di allegria e colore. Per realizzarla ti serviranno delle margheritine gialle, un mazzo di spighe, dei fiori di campo di vario colore, rametti e arbusti, un vaso e un dacco di juta.

Riempi il vaso fino a circa 2/3 con acqua a temperatura ambiente. Sistema nel vaso i fiori, posizionando quelli più alti e vistosi al centro e gerbere e margheritine all’esterno. Aggiungi le spighe per inframmezzare i fiori, in modo che ricadano verso l’esterno. Aggiungi rametti di statice, fresia o arbusti in modo da rendere la composizione variegata e rustica. Inserisci il vaso nel sacco di juta, annodalo con uno spago di rafia naturale.


mercoledì 28 marzo 2018

CONCIMI NATURALI: RIMEDI CASALINGHI



Le piante del tuo appartamento o terrazzo possono essere nutrite e curate con prodotti di uso quotidiano, ingredienti che utilizzi normalmente in cucina. Se hai dei bambini o degli animali in casa l'utilizzo di prodotti naturali, al posto di fertilizzanti chimici, ti da la sicurezza che queste sostanze dannose non verranno mai a contatto con loro. Qui di seguito troverai alcuni semplici rimedi per creare dei concimi naturali senza ricorrere a sostanze chimiche. 

Ecco quali sono i rimedi casalinghi e concimi naturali per rendere le tue piante più forti e belle.

Partiamo dalla terra. Innaffiando quotidianamente la pianta la impoveriamo e le portiamo via parte dei nutrimenti in essa contenuta. Per ridarle nuovo vigore, oltre a rifornirle di nuova terra, aggiungi dei fondi di caffè: renderanno la terra nei vasi più fertile e la pianta crescerà meglio. Il fondo di caffè - oltre ad essere un vero e proprio concime naturale - ha anche il vantaggio di rendere il terreno leggermente acido e contrastare il calcare che viene a contatto con la pianta con l'uso dell'acqua del rubinetto.


Un altro modo per nutrire la terra è innaffiarla con l'acqua di cottura delle verdure. Quando lessi carote, zucchine, spinaci non salare l'acqua e, una volta che hai scolato le verdure, tienila da parte. Aspetta che si raffreddi poi versala nei vasi un paio di volte alla settimana: questo concime naturale rende la pianta più forte e le foglie più lucide.


Anche il vino rosso è un ottimo alleato delle nostre piante poiché ricco di sali minerali che rendono la terra più feconda. Quando hai terminato di bere una bottiglia di vino rosso riempila completamente d'acqua e versane il contenuto nella terra, in primavera la pianta ti ringrazierà con una fioritura abbondante.

Anche le foglie di tè possono nutrire la terra, distribuiscine un paio di cucchiaio lungo il bordo del vaso e innaffia la pianta normalmente, le sostanze si discioglieranno automaticamente nella terra.


Per lucidare le foglie, dopo averle spolverate, imbevi un panno nella birra e passale una ad una. Puoi fare lo stesso procedimento con un misto di acqua e latte: quando termini il latte aggiungi un po' d'acqua nella bottiglia ed usa questo liquido per lucidare il fogliame.

Per mantenere lucide le foglie nel tempo, passale con un panno morbido imbevuto di glicerina; essa risulta migliore dell'olio di oliva in quanto quest'ultimo tende ad attirare la polvere.


Se il tuo problema sono gli insetti e i parassiti ecco alcuni rimedi che puoi provare subito.

Una bella doccia alla tua pianta può liberarla per sempre dalla presenza di cocciniglia (piccolissimi insetti che amano vivere nei sottovasi e che si nutrono di radici, foglie e steli). Prendi la pianta, copri la terra con della carta d'alluminio e mettila a testa in giù. Utilizza la vasca da bagno o metti un catino nella doccia poi apri l'acqua e passala su tutte le foglie, aiutati anche con le mani insistendo nel punto d'incontro tra foglia e picciolo. Se necessario ripeti questo procedimento più volte.


Gli afidi (chiamati anche pidocchi delle piante) pungono le foglie e le privano delle sostanze nutritive. Per eliminarli dalla pianta metti vicino al bordo del vaso uno spicchio d'aglio a testa in giù, senza sbucciarlo: lo zolfo che contiene l'aglio verrà assorbito dalle radici e la terra verrà disinfettata.


Per tenere lontano le lumache dai rami basta legare lungo di essi dei batuffoli di cotone: la lumaca non riuscirà a superare questa barriera e lascerà intatte foglioline e boccioli.


E' buona regola  dopo aver acquistato una pianta farle un trattamento preventivo: lascia la pianta a bagno nell'acqua, nella quale avrai aggiunto un cucchiaio di bicarbonato di sodio e del sale da cucina, per circa dieci minuti. Questo è un ottimo metodo antiparassitario che libera la pianta da ogni tipo di impurità.


martedì 27 marzo 2018

CURA DEL GIARDINO? NO DEL BALCONE........



Cura delle piante da balcone
Un piccolo balconcino che da verso la strada, anche se di piccole dimensioni, può diventare una vetrina per la nostra casa e anche un luogo in cui sedersi e rilassarsi magari con un bel libro. Anche uno spazio piccolo può contenere più arredi verdi di quello che crediamo, fiori, piante, rampicanti o giardini sviluppati in verticale. La giusta cura del giardino ci permetterà di avere un angolo verde affascinante e sempre acceso di colori.

Occhio alla sicurezza
Importante, prima di iniziare, ricordare che anche la sicurezza è importante, piante e istallazioni, soprattutto se pendono fuori dal balcone, possono essere molto pericolose e devono essere messe in sicurezza. Esistono anche delle leggi che regolamentano la questione, meglio quindi organizzare un sistema di fissaggio adeguato e prestare anche attenzione all’irrigazioni perché gli sgocciolamenti potrebbero causare problemi a vicini e passanti. Ricorda anche di mantenere ordine e pulizia dei vasi e delle strutture evitando che le piante si ingrandiscano troppo e creino l’impressione di trascuratezza.

Arredare l’angolo green con stile
Se abbiamo un po’ di spazio in più potremo anche pensare a qualche arredo per rendere l’angolo verde particolarmente decorativo. Meglio optare per soluzioni belle, ma anche pratiche che resistano bene alle condizioni atmosferiche e siano facili da pulire e conservare. Basterà un piccolo tavolino da colazione all’aperto e delle belle sedie, oppure una o due sdraio.

Chi ha un terrazzo particolarmente spazioso potrà scegliere una comoda chaise longue da accompagnare ad un parasole in stile vintage. Poco spazio? Niente paura, basta un comodo cuscino per creare un piccolo angolo etnico in casa da abbinare a dei vasi di vimini e a delle piante dal fascino esotico.

Quali piante scegliere?
Nella scelta delle piante le variabili sono molte, dovremo cercare di valutare se lo spazio è particolarmente ventoso, se riceve pioggia, se è esposto alla luce diretta del sole o se è sempre in ombra. Potremo scegliere piante di piccole dimensioni, dal tronco stretto ma capaci di fornire una fioritura gradevole all’apice. Lungo il perimetro del terrazzo potremo posizionare piccoli arbusti per creare una sorta di cornice che accoglierà i fiori. Non dimentichiamo piante come gerani o cedrina che contribuiranno a tenere alla larga gli insetti più fastidiosi.

Per soluzioni resistenti e a basso costo potremo scegliere alcune piante perenni come felci, bosso o edere per decorare anche le pareti e sviluppare lo spazio verde in verticale. Con queste piante potremmo creare una base verde, una cornice su cui poi inserire le piante decorative stagionali. Per ottenere una bella fioritura estiva potremo puntare sulle molte varietà di petunie, verbena, calendule o fucsie. Senza dimenticare le piante da semi come il vero simbolo dell’estate, il papavero, in grado di colorare il terrazzo con le sue tonalità accese.


lunedì 26 marzo 2018

IDEA VERDE TIME: PAPIRO PIANTA DA APPARTAMENTO




Per quale motivo la pianta del papiro si adatta perfettamente ad un ambiente come l’appartamento? Il motivo principale nasce dal fatto che la caratteristica della sua crescita è di essere favorita da luoghi molto caldi e con un elevato tasso di umidità.

La sua 
temperatura ideale, infatti, non deve essere inferiore ai 15 gradi centigradi. Per questo motivo nelle nostre stagioni più fredde deve essere tenuta costantemente al riparo ed esposta al sole solo nei mesi più caldi.
Le caratteristiche fisiche della pianta del papiro
Il papiro è caratterizzato da steli lunghi e sottili che possono arrivare a grandi altezze, che in cima si aprono a raggiera, con delle foglie dalla forma triangolare molto allungata e dei colore verde scuro. Il papiro sopporta molto bene l’esposizione alla luce diretta del sole ma può essere adeguata anche una collocazione in mezz’ombra.

Dato che in natura trova il suo 
habitat ideale nelle zone acquitrinose, il papiro è una delle poche piante che non teme in alcun modo l’eccesso d’acqua. Una caratteristica che lo rende particolarmente indicato per la vita in appartamento.
Acqua: pianta rigogliosa
Se devi allontanarti per qualche giorno di vacanza, non c’è da preoccuparsi. Metti letteralmente a mollo il papiro, in una bacinella colma d’acqua o impiega un vaso a riserva d’acqua: quando rientrerai troverai la tua pianta più rigogliosa di quando sei partita.

L’annaffiatura del papiro deve sempre essere abbondante; ama molto anche una 
spruzzata con il nebulizzatore sulla chioma, in modo da preservarne l’umidità. La temperatura ideale per il papiro è tra i 21 e i 27 gradi; d’inverno può arrivare a tollerare temperature intorno ai 15 gradi.
La concimazione del papiro
Nel periodo che va da marzo a settembre, a intervalli di due settimane, bisogna effettuare la concimazione della pianta. Come fare? Per il papiro è meglio utilizzare un fertilizzante liquido da aggiungere alla normale innaffiatura.

La concimazione va sospesa nel periodo invernale ma il terreno della pianta va mantenuto sempre ben umido. La mancanza di acqua è comunque facilmente intuibile dall’
ingiallirsi delle foglie della pianta. La foglia ingiallita può essere normale solo durante il periodo invernale, indice di temperature eccessivamente basse.
La riproduzione del papiro
La primavera è il momento ideale per moltiplicare la pianta attraverso la divisione dei cespi. Una volta estratta la pianta dal suo vaso si separeranno i cespi e si rinvaseranno. Oltre ad un’abbondante innaffiata aggiungeremo della carbonella sbriciolata.

Un’alternativa più semplice di duplicazione, operabile quasi tutto l’anno e quella invece operata per talea. Basta prendere alcuni degli steli più maturi, lasciando 5 cm di fusto. 
Immergere quindi le parti recise a testa in giù in un recipiente colmo d’acqua. Quando saranno spuntate le radici si opererà il travaso.


domenica 25 marzo 2018

Ibisco,i consigli verde time per coltivarlo in casa


L’ibisco ovunque appaia, tra terrazze, giardini e siepi, regala un tocco di esotismo e una sferzata di colore. Questa pianta è da sempre legata alle zone dell’Asia, dell’Australia e della Nuova Zelanda e a climi temperati in cui cresce rigogliosa. Paul Gauguin nei suoi viaggi in Polinesia rimase stregato dall’ibisco e dall’aspetto delicato di questo fiore che le donne portavano tra i capelli. Alle Hawaii la tradizione ancora oggi vuole che, intrecciato in ghirlande, sia consegnato agli ospiti in segno di benvenuto e portato sull’orecchio destro dalle fanciulle che sono impegnate in amore e sull’orecchio sinistro da chi ha il cuore libero. 
Da tempo ormai la sua coltivazione si è spostata anche in Europa e tra le varie specie — l’ibisco ne conta quasi 300 — quello che si è adattato meglio al nostro clima è l’HIBISCUS SYRIACUS, caratterizzato da una doppia corolla bianca o lilla e da un arbusto che se ben ambientato è in grado di crescere fino a 3,5-4 metri. In Italia c’è anche l’HIBISCUS ROSA-SINENSISfamoso per il suo colore rosso.
Sta bene sia nel suo formato di alberello fiorito o anche in mezzo a siepi con piante miste. Si adatta all’esterno come all’interno. Che sia questa la ragione del suo successo? Per coltivare questo fiore ornamentale che ravviva la tua casa, c’è bisogno, però, di qualche precauzione. Ecco la nostra guida che va dall’invaso fino alla moltiplicazione attraverso la talea. Seguila per vedere sbocciare la tua pianta tutta l’estate:
1. La coltivazione dell’ibisco
L’ibisco appartiene alla famiglia delle MALVACEAE e questa specie di piante ama i luoghi molto soleggiati e mediamente ventilati. Ricorda sempre che in origine era conosciuto soprattutto nelle zone asiatiche dal clima sub-tropicale. Per questa ragione si adatta bene all’esterno, in una terrazza o sul giardino, ma se ben curato può essere anche piantato in un vaso e messo all’interno della casa. La sua fioritura va da luglio a settembre, ma i suoi fiori sono delicatissimi e durano il tempo di un giorno. Poco importa! La pianta cresce velocemente e ci sarà a brevissimo qualche colorato sostituto. Se lo lasci all’esterno ricordati di posizionarlo in un luogo in cui ci sia spazio: questo gli permetterà di svilupparsi libero senza ostacoli e senza soffocare altre piante. Se invece vuoi metterlo all’interno recupera un vaso che permetta un buon drenaggio e sia grande almeno il doppio rispetto al diametro delle sue radici. Ha bisogno inoltre di essere annaffiato in abbondanza ogni giorno e con costanza. Evita con cura, però, che l’acqua ristagni creando eccessiva umidità.
2. La concimazione dell’ibisco
L’ibisco è una pianta molto sensibile alla concimazione. Per questo è meglio procedere per arricchire il terreno con sostanze nutritive che agevolino la crescita rigogliosa e sana. È consigliabile utilizzare il cuoio torrefatto, un prodotto derivato dalla lavorazione delle pelli che contiene i microelementi necessari e una carica batterica che ha anche il vantaggio di ravvivare i colori della pianta. Procedi con la concimazione in inverno, quando la pianta è a riposo dalla fioritura, e prima di questa, ovvero in tarda primavera verso la fine di giugnoUn piccolo trucchetto: se le foglie dovessero avere un colore sbiadito, come anche i fiori, arricchisci il terreno con una piccola manciata di questo concime per dare un nuovo impulso cromatico alla pianta.
3. La potatura dell’ibisco
L’ibisco è una pianta che cresce molto in fretta e raggiunge grandi dimensioni: 3,5-4 metri in altezza e 2,5-3 metri di diametro. Questo significa che regge bene a una potatura sostanziosa e a un taglio corto. Anzi, sarebbe preferibile se vuoi rafforzarlo, rinvigorirlo e modellarlo. La potatura va effettuata all’inizio della primavera e bisogna agire sui rami senza lasciare sfilettature e tagliando con le cesoie in modo trasversale. Per mantenere la forma è meglio cominciare dall’alto e dal centro della pianta per poi procedere verso i bordi. Inoltre è buona abitudine effettuare anche la cimatura, ovvero un piccolo taglio alle estremità superiori che permette la formazione di ramificazioni laterali.
4. Le malattie dell’ibisco
Sono due gli spauracchi che devi temere per l’ibisco. L’afide nero e la famigerata cocciniglia. Solitamente questi due parassiti compaiono perché la pianta non si trova nel posto più indicato. Sono sempre tre le caratteristiche che devi rispettare perché stia bene: l’esposizione solare, l’umidità e il terreno, che deve essere ben drenato e concimato. Se la pianta non si ambienta alla perfezione, allora è soggetta alla malattia e all’afide neroPer eliminarlo basta un getto di acqua a spruzzo sopra i rami e le foglie. Prima di farlo, però, copri bene il terreno per evitare che si bagni. Il tuo obiettivo è fare in modo che gli afidi si distacchino con la forza del getto. Se l’attacco è in una zona circoscritta allora puoi provare a tagliare quella parte. Se l’operazione non va a buon fine, tenta con uno spicchio d’aglio: tritalo (100 grammi per 10 litri d’acqua), fallo macerare per 3 giorni e travasalo in uno spruzzino per irrorare l’ibisco. La cocciniglia compare, invece, quando il terreno è eccessivamente umido. In questo caso è meglio intervenire subito con un olio minerale e un principio attivo che contrasti questo parassita filamentoso. È facile risolvere il problema soprattutto se si prende in tempo. Attenzione perché la cocciniglia è infestante, si diffonde su tutta la pianta e rischia di attaccare quelle vicine.
5. La moltiplicazione dell’ibisco attraverso talea
L’ibisco si moltiplica per talea legnosa. Taglia un ramoscello della pianta, elimina le foglioline ed eventuali fiori sfioriti (i residui dei semi) e immergi la base in una polvere rizogena che stimola la formazione delle radici. A questo punto metti la talea in un vaso con terriccio misto e perlite, una particolare sabbia di fiume, e immergilo per 2/3 della lunghezza. Procedi con l’operazione tra aprile e agosto e assicurati che la piantagione abbia sempre una temperatura superiore ai 20 gradi e un buon grado di umidità. Per farlo puoi coprirla con un foglio di plastica.

sabato 24 marzo 2018

VERDE TIME :COME COLTIVARE LE DALIE IN VASO


Alcune sono a pompon, altre a fiore semplice, altre ancora esibiscono forme differenti. In ogni caso, le dalie sono spruzzi  di colore tra fiori da balcone estivi. Per coltivarle in vaso, sono preferibili le dalie nane, ma queste piante possono essere anche alte e medie.
Le dalie crescono a partire dai tuberi e le vediamo fiorire fino all’autunno. Questi fiori allegri arrivano dal Messico e dall’America centrale e nell’800 venivano collezionati: addirittura si racconta che un tubero venne scambiato con… un diamante.

Come coltivare le dalie in vaso
  • Per il balcone, è meglio scegliere le dalie nane. Usa il terriccio per piante fiorite e collocale in vasi che siano profondi 28-30 centimetri, in posti ben soleggiati. Le dalie, infatti, necessitano di sole e sopportano anche il caldo eccessivo. Assicurati che il terreno sia ben drenato, quindi posiziona dell’argilla espansa sul fondo del contenitore.
  • Se vuoi partire dai tuberi, piantali da marzo a maggio circa, dopo le gelate. Contestualmente, un po’ distanti dagli stessi tuberi, fissa dei sostegni che serviranno quando le dalie cresceranno in altezza.
  • Le dalie richiedono acqua, ma non bagnare le foglie e fai attenzione ai ristagni idrici. In estate, se necessario, annaffiale ogni due giorni o anche quotidianamente.
  • Verifica che non siano infestate dagli afidi o da infezioni funginee e provvedi alla concimazione dalla bella stagione fino all’autunno. Per favorire la fioritura, cima le dalie e taglia le foglie e i fiori secchi.
  • E quando arriva la stagione fredda? Per coltivare le dalie in vaso, hai due alternative, in base al loro e andamento e al clima. Se le foglie deperiscono o abiti in una zona con un inverno freddo, in autunno tagliale ed estrai il tubero. Puliscilo e fallo asciugare alla perfezione, quindi conservalo in un sacchetto di carta, in un posto asciutto, buio e freddo come un cassetto: potrai piantarlo di nuovo a primavera (eventualmente concima già il terriccio). In alternativa, metti al riparo le dalie e sospendi le irrigazioni (a meno che non ci siano periodi di siccità che le richiedano).

venerdì 23 marzo 2018

POLLICE VERDE TIME : come coltivare la gardenia in terrazzo


La gardenia ci affascina con i suoi fiori candidi e il profumo intenso: questa pianta, che necessita di alcune attenzioni, porta l’eleganza sul nostro terrazzo.
Originaria dell’Asia meridionale, fa parte della stessa famiglia del caffè.

Come coltivare la gardenia in vaso
  • Essendo acidofila, la gardenia ha bisogno di un terreno acido.
  • Puoi tenerla all’interno o all’esterno, ma attenzione alla posizione e alle temperature. Questa pianta soffre il sole diretto, quindi scegli punti luminosi e in penombra, dove non vi siano né fonti di calore vicine né correnti d’aria. La gardenia, infatti, da una parte non sopporta il caldo eccessivo, dall’altra non tollera il troppo freddo. Quindi, se vivi in un posto con inverni rigidi, nella stagione delle basse temperature, non tenerla sul terrazzo.
  • Attenzione anche all’acqua: non deve essere calcarea. Se quella che hai a disposizione presenta questa caratteristica, lasciala riposare per qualche giorno e, quando innaffi, non scuotere troppo l’innaffiatoio e non usare tutta l’acqua di modo che il calcare che si è depositato sul fondo, non vada sulla pianta. Oppure usa acqua piovana.
  • Mantieni il terreno umido, ma evita gli eccessi d’acqua e i ristagni, quindi assicura un buon drenaggio (metti sul fondo del vaso dell’argilla espansa e aggiungi della sabbia di fiume al terriccio). Inoltre, ogni tanto nebulizza le foglie, ma non i fiori, con acqua non fredda e del tutto decalcificata tipo quella che si utilizza per il ferro da stiro.
  • Oltre ai meravigliosi fiori, la pianta ha anche una gradevole forma tondeggiante. Per curarla, dopo la fioritura, elimina i rami sporgenti. Per coltivare la gardenia, provvedi alla concimazione e togli i fiori secchi staccando il picciolo. Eventualmente puoi moltiplicarla per talea.
Che cosa fare se le foglie della gardenia diventano gialle
Spesso le foglie gialle della gardenia rimandano a una carenza di ferro dovuta alla mancanza di acidità del terreno e all’uso di acqua calcarea. Infatti, se la gardenia non assorbe ferro, viene meno un elemento per la clorofilla e le foglie perdono il loro colore. Quindi, usa un apposito prodotto come il chelato di ferro.
In generale, per coltivare la gardenia senza foglie gialle, assicura un terreno acido e usa acqua non calcarea

giovedì 22 marzo 2018

CONSIGLI VERDE TIME : come coltivare i gerani sul balcone


gerani sono un classico tra i fiori da balcone estivi. Maestosi e facili da coltivare e moltiplicare, nella bella stagione siamo propensi a portarli nel nostro angolo fiorito.
Originari dell’Africa, i gerani contribuiscono ad allontanare le zanzare e si presentano in numerosissime varietà raggruppate in diversi tipi. I cosiddetti gerani zonali hanno le foglie pelose. Ci sono inoltre i gerani edera e quelli imperiali. E i gerani odorosi, quando si strofinano le foglie, appunto, profumano.

Come coltivare i gerani sul balcone
1) Possiamo prendere il terriccio specifico per gerani o aggiungere terriccio di foglie e sabbia di fiume alla terra da giardino (o torba e sabbia di fiume al terriccio universale).
2) Mettiamo le piante a una distanza di circa 20 centimetri o prevediamone una per ogni vaso, ma non usiamo contenitori eccessivamente grandi che, dando spazio alle radici, possono svantaggiarne la resa a lungo termine. Rinvasiamo i gerani ogni anno, dopo averli potati.
3) Per coltivare i gerani sul balcone, collochiamoli in posizioni soleggiate.
4) Queste piante non amano il freddo eccessivo, quindi d’inverno ripariamole in posizioni adeguate o con il tessuto non tessuto.
5) I gerani temono i ristagni e gli eccessi idrici, per questo si deve assicurare un buon drenaggio del terreno: possiamo provvedere con la sabbia di fiume e le biglie di argilla espansa.
6) Potiamo i gerani, a fine inverno, anche fino a due terzi e, a mano a mano che seccano, togliamo i fiori, per dare slancio alle nuove fioriture, e le foglie che potrebbero diventare ricettacolo di parassiti. Concimiamoli ogni 2 settimane circa.
7) Purtroppo, negli ultimi anni si è diffusa la cosiddetta farfalla del geranio, dannosa per le piante. Quindi, per coltivare i gerani, possiamo prevedere in anticipo un trattamento con un insetticida specifico da mettere nel terreno o usare del macerato di ortica o di pino.

mercoledì 21 marzo 2018

VERDE TIME: COME COLTIVARE I LIMONI SUL BALCONE


Ti piacerebbe curare dei limoni anche se non hai a disposizione un giardino? Con qualche accorgimento, possiamo coltivare i limoni sul balcone in vaso: nel nostro angolo verde, avremo una pianta che lo adorna e ci regala il piacere dei suoi frutti multiuso.

Come coltivare i limoni sul balcone in vaso
  • Per coltivare i limoni, usiamo un terriccio specifico per agrumi e vasi piuttosto capienti. Collochiamo le piante in posizioni soleggiate, al riparo dal vento (consideriamo che amano le alte temperature).
  • Assicuriamo una regolare irrigazione di modo che il terreno non sia mai completamente asciutto e, se possibile, teniamo l’acqua nell’innaffiatoio per un giorno perché perda il cloro. Teniamo, però, presente che i limoni temono i ristagni idrici, quindi garantiamo un buon drenaggio: dopo aver messo dei pezzi di coccio nel vaso, disponiamo qualche centimetro di argilla espansa. Sempre per il drenaggio, se riusciamo, togliamo il sottovaso e manteniamo il vaso sollevato mediante degli appositi supporti.
  • Per coltivare i limoni in vaso sul balcone, non trascuriamo la concimazione con prodotti specifici e concimi organici.
  • Rinvasiamo i limoni ogni 2 anni in contenitori più grandi di circa 10 centimetri. Quando la crescita della pianta si stabilizza, cambiamo il 60-65% circa del terriccio ogni 3 anni.
  • I limoni non amano il freddo, perciò, se abitiamo in una zona con temperature rigide in inverno, mettiamoli al riparo, ma in ambienti che siano comunque luminosi e proteggiamoli con il tessuto non tessuto.
  • Per quanto riguarda i possibili problemi, tra l'altro, possono presentare ingiallimento delle foglie per clorosi ferrica. In questo caso, ricorriamo a prodotti adeguati come il chelato di ferro

martedì 20 marzo 2018

Coltivare le fragole in vaso, i miei consigli Verde Time


Le fragole: hanno un sapore zuccherino e rinfrescante e, quando cominciano a fare la loro comparsa, non vediamo l’ora di gustarle. Per averle a disposizione con poco, possiamo coltivarle in vaso.
Ci sono diverse varietà tra cui scegliere. Alcune si allungano anche più di un metro e decorano il balcone, altre come la Annabelle sono indicate per le zone calde. Tra le altre, la tipologia Reine des Vallèes non presenta stoloni, quindi è comoda da coltivare in vaso. Insomma, possiamo orientarci in base alle nostre esigenze.

Come coltivare le fragole in vaso
1) Per le fragole in vaso, è preferibile un terriccio leggermente acido e ricco (aggiungi del compost o un altro elemento adeguato).
2) Scegli un contenitore con foro, sul fondo metti dell’argilla espansa e aggiungi un po’ di sabbia di fiume per assicurare il drenaggio. Eventualmente, puoi collocare le piantine nelle tasche dei vasi a orcio o appenderle, se sono lunghe.
3) Posizionale in punti parzialmente ombreggiati, o soleggiati e al riparo se abiti al Nord.   
4) Per coltivare le fragole in vaso, assicura delle irrigazioni regolari, affinché il terreno non sia mai completamente asciutto, ma non esagerare, anche perché le fragole non sopportano i ristagni idrici (per questo è importante che il terreno sia ben drenato).
5) Provvedi alla concimazione con prodotti a base di potassio e fosforo o con cenere di legna. In inverno, proteggile con un telo trasparente di plastica forato o con un tessuto-non tessuto.
6) Per coltivare le fragole in vaso, rinnovale ogni 3 anni circa. Se vuoi moltiplicarle, fai radicare gli stoloni più forti in un vasetto. In autunno, tagliali dalla pianta madre e piantali.
7) Per godere del profumo delle fragole, raccoglile la mattina presto. Se sono piccole, non staccare il picciolo.