VERDE TIME

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domenica 11 novembre 2018

VERDE TIME SUGGERIMENTI E CONSIGLI PER LA POTATURA


La potatura è una delle operazioni più importanti e decisive davanti alla quale molti giardinieri fai-da-te si ritrovano pieni di dubbi ed incertezze, questo perché il momento e il metodo giusto per eseguirla richiede conoscenze precise e piuttosto dettagliate, ai fini di incrementare la fioritura o la raccolta di frutti, piuttosto che nuocere alle piante compromettendo il loro equilibrio naturale e di conseguenza la loro produzione.
Infatti una potatura giusta e regolare vi aiuterà a mantenere sano l’equilibrio delle vostre piante, e quindi ad aumentare la produzione di frutti e anche la loro qualità, al contrario tagliare rami in maniera casuale, quindi ignari della tecnica adeguata, o farlo nel momento sbagliato significherebbe compromettere le fioriture, e soprattutto il raccolto, se parliamo di frutti, della stagione seguente o addirittura per più anni di seguito.
La prima lezione da imparare, valida per ogni specie di pianta, che sia da fiore o da frutto, è imparare la differenza  tra le gemme a legno (quindi a foglia), che sono improduttive e si distinguano perché  più sottili ed appuntite, dalle gemme a fiore (dunque a frutto), ovvero quelle produttive, che risultano più grosse e tonde: una volta capita la differenza, sarà semplice eliminare i rami improduttivi, preservando unicamente quelli che assicurano un buon raccolto e che manterranno l’equilibrio della pianta per l’intera stagione.
REGOLE GENERALI VALIDE PER TUTTE LE PIANTE, DA FRUTTO E NON
  • Non potate mai se sta piovendo o se minaccia di farlo, poiché l’acqua veicola le malattie fungine che attraverso le ferite di potatura attaccherebbero le piante.
  • Non eseguire mai la potatura quando la temperatura diurna è sotto lo zero, perché i rami si spezzerebbero molto facilmente.
  • Disinfettate sempre gli attrezzi utilizzati per i tagli sia all’inizio del lavoro che quando passate da una pianta all’altra.
  • È buona norma ricoprire i tagli importanti, quelli effettuati sui rami più grossi, con il mastice, questo per prevenire eventuali attacchi da parte di funghi o parassiti.
  • Eliminate sempre i rami più deboli, quelli malati, quelli secchi, e quelli che si intersecano tra loro.
  • Il taglio deve sempre essere obliquo, e il più vicino possibile al tronco o al ramo principale, per evitare la formazione di monconi.
La maggior parte delle piante fruttifere devono essere potate mentre sono in fase “dormiente”, cioè a fine inverno; a differenza delle piante fiorite che, anche se non potate regolarmente, vi daranno una fioritura certa ogni stagione, gli alberi da frutto, se non costantemente potati e curati andranno in declino e smetteranno di fare i frutti.
Questo per varie ragioni tra cui lo sviluppo dei polloni (quella parte di pianta sotto forma di ramo che si sviluppa direttamente sul tronco o ai piedi dell’albero, e a volte anche direttamente dalla radice), che andranno sempre eliminati, e per togliere i rami più vecchi (maggiormente suscettibili all’attacco di parassiti e malattie), quindi lasciarli sulla pianta sarebbe dannoso soprattutto perché molte piante da frutto, per motivi del tutto naturali, tendono a produrre solo sui rami più datati.
Per quanto riguarda gli alberi da frutto esiste un’altra tipologia di potatura, anch’essa importante ma decisamente più semplice e veloce, che viene definita diradamento dei frutti; questa operazione consiste nell’eliminare i frutti in eccesso al fine di ottenere un buon raccolto.
Se, quindi, la vostra pianta farà un numero di frutti molto alto, e ve ne accorgerete semplicemente guardando i rami che saranno carichi e pesanti, sarà necessario eliminarne manualmente alcuni,  perché altrimenti la pianta non avrà abbastanza nutrimento per tutti, e i frutti cresceranno piccoli e poco saporiti.
Inoltre durante la fase iniziale di produzione (detta allegagione), che rappresenta uno dei momenti più importanti dello sviluppo del futuro raccolto, avviene anche la creazione delle nuove gemme che si svilupperanno l’anno seguente; se all’interno della gemma si formano gli organi floreali sarà una gemma fruttifera, al contrario sarà improduttiva (gemma a foglia), e questo processo dipende quasi esclusivamente dal numero dei frutti presente sulla pianta.
Se saranno troppi, infatti, la pianta non riuscirà a formare nuove gemme produttive e quindi l’anno seguente la fioritura sarà scarsa così come la produzione di frutti. Ad anni di produzione troppo abbondante possono seguire anni di improduttività totale e potreste perdere per sempre la qualità dei vostri frutti.
Per capire quanti e quali frutti eliminare considerate anche l’età della vostra pianta: se è giovane può sopportare un carico maggiore quindi vi basterà eliminarne alcuni, al contrario se è una pianta piuttosto vecchia non abbiate paura di esagerare con il diradamento.
Ad ogni modo, per semplicità seguite questa regola: lasciate un frutto ogni 4-5 cm e abbiate cura di lasciare pochi frutti sui rami più sottili, eliminare sempre quelli con evidenti attacchi di parassiti, quelli più piccoli e quelli segnati dalla grandine o dagli attacchi degli uccelli.
È necessario inoltre distinguere tra due interventi di potatura: la potatura di formazione e la potatura di produzione. La distinzione viene fatta in base all’età della pianta: la prima ha lo scopo di contribuire alla struttura della pianta nei primi anni di vita e ricorre anche all’utilizzo di fili, tiranti o tutori di sostegno per correggere eventuali rami irregolari e per aiutare la pianta a sostenersi. La seconda, la potatura di produzione, ha lo scopo di stabilire il giusto equilibro tra stato vegetativo e stato produttivo nella pianta adulta.

L’intervento di potatura consiste nell’eliminazione in primis dei rami secchi, vecchi o malati, poi si passa ai rami con crescita irregolare, ad esempio quello che si intersecano tra loro e quelli che si sviluppano parallelamente al tronco, infine bisogna sfoltire la chioma (per permettere alla luce del sole e all’aria di arrivare in ogni punto della pianta), e accorciare i rami più lunghi in modo da dare una forma compatta alla pianta e permettere una più facile raccolta dei frutti.
Se si vuole eseguire la cosiddetta potatura naturale, più in linea con il rispetto dell’ambiente quindi se vogliamo più ecologica, bisogna seguire il naturale sviluppo della pianta e quindi non alterare in alcun modo la suo struttura. Questa tecnica prevede il taglio netto dei rami, nel punto di biforcazione, questo per non lasciare “monconi” sulla pianta. Il taglio deve essere netto e leggermente inclinato nel senso del ramo e sporgere di pochissimo.
Per i rami più sottili bisognerà tagliare subito sopra la gemma, per quanto riguarda i rami più grossi è facile che, utilizzando il seghetto, il ramo si spezzi per via del suo peso prima che abbiate finito il taglio. Per ovviare a questo problema è utile fare più tagli in questo modo: fate un primo taglio partendo dal basso verso l’alto e fermatevi alla metà del ramo, poi un secondo taglio più lontano dal tronco rispetto al primo questa volta dall’alto verso il basso e recidendo tutto il ramo, il terzo e ultimo taglio sarà netto e il più vicino possibile al tronco.

In questo modo avrete eliminato il peso del ramo e non correrete il rischio che si spezzi in malo modo ferendo la pianta. E, a proposito di ferite, ricordatevi che le piante sono vive e risentono molto dei tagli di potatura, infatti rilasciano un liquido (la linfa), comunemente si dice che la pianta piange, ed è così, quindi per la ferite più grandi utilizzate del mastice, farà sì che la ferita si rimargini prima senza che ci sia il rischio che parassiti o funghi la infettino (proprio come per gli umani).
Quando si recide un ramo, la gemma prossima al taglio si risveglia ed emette un germoglio; tale reazione si spiega con la soppressione o il semplice indebolimento della gemma apicale, situata all’estremità, che esercitava sulla sottostante un’influenza negativa, impedendone o ritardandone lo sviluppo.
GLI ARBUSTI
Per quanto riguarda gli arbusti fioriti la regola da seguire è quella di potarli in base al periodo della fioritura, in generale:
  • Gli arbusti che fioriscono in primavera, sui rami vecchi, cioè quelli prodotti nella stagione vegetativa precedente, vanno potati immediatamente dopo la fioritura, non appena i fiori appassiscono.
  • Gli arbusti che fioriscono sui rami nuovi dell’anno in corso, invece, vanno potati nel tardo autunno o alla fine dell’inverno.
È preferibile, inoltre, non potare gli arbusti nel primo anno di vita ma lasciarli crescere liberamente, in modo da capire come la pianta si svilupperà naturalmente e seguire poi la sua struttura negli anni successivi.
Tendenzialmente le piante fiorite sono molto resistenti e spesso vengono lasciate crescere spontaneamente, intervenendo con piccoli tagli solo nel caso si voglia dar loro una forma precisa o limitare il loro sviluppo per questioni estetiche o di spazio. Si esegue la potatura vera e propria quando si desidera aumentare la produzione di fiori, oppure al contrario per far sì che la pianta produca una minor quantità di fiori in favore di una maggiore qualità, questo ad esempio quando si coltivano fiori per essere recisi.
Nel primo caso si tratta di cimare le piante, tagliando la parte superiore dei rami all’inizio del periodo vegetativo, cioè quando la pianta è alta circa 10cm, in questo modo la costringerete a crescere a cespuglio e a fare più fiori. Se invece il vostro scopo è di recidere i fiori una volta sbocciati, dovete eseguire la cosiddetta sbottonatura, cioè l’eliminazione dei boccioli laterali che favorirà la crescita di quelli centrali, attraverso questa operazione otterrete fiori più grandi e belli.
Alcune specie perenni (le rose, le gerbere, l’ortensia, la camelia, l’edera, etc), possono essere potate in maniera più radicale per favorirne lo sviluppo, in questo caso dovrete potarle a livello del terreno non appena sarà terminata la fioritura.
Nota Benela potatura è una delle operazioni più complesse e faticose (anche a causa delle dimensioni di alcun piante), soprattutto per quanto riguarda le piante da frutto, con la quali avrete a che fare se desiderate prendervi cura direttamente dei vostri alberi, per questo è consigliabile avvalersi dell’aiuto di un esperto, almeno per la prima volta, in modo da comprendere bene le tecniche e i trucchi del mestiere, successivamente sarà più facile e avrete meno dubbi nell’agire in autonomia.
In aggiunta ogni specie di pianta reagisce in maniera differente alla potatura e, vista anche l’esistenza di numerose tecniche diverse, potare, specialmente le piante da frutto, è un’operazione piuttosto difficile; solo con l’esperienza, i giusti consigli e guardando l’esperto all’opera sarà possibile acquisire le nozioni necessarie per poterlo fare da sé.


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