VERDE TIME

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venerdì 31 gennaio 2020

VERDE TIME : IDEE STRAVAGANTI PER LA COLTIVAZIONE PRIMAVERILE



Oggi la scelta di piante pronte è enorme, e si tende a trascurare il piacere di ottenere le proprie piante da seme: un’esperienza da riscoprire anche per la possibilità di sperimentare varietà insolite, non reperibili in piantina. Seminando nei vasetti di torba ci sarà il vantaggio di poter piantare il vaso direttamente nella terra, dove si biodegrada gradualmente.
Seminate direttamente all’aperto solo quando avete la certezza che le temperature sono stabilmente sopra i 12-15 °C.
Sono tante le idee stravaganti e gli esperimenti che si possono fare sui nostri balconi e giardini. Ecco alcune proposte per chi ha voglia di osare:
  • Il pomodoro nero: Ha frutti quasi neri, con un elevato potere antiossidante: ostacola i processi di invecchiamento e combatte le malattie vascolari. Ideale per vasi profondi, ha bisogno di molto sole per dare un raccolto abbondante e di alta qualità.
  • L’alchechengi: Spesso coltivata come pianta ornamentale, Physalis alchechengi esiste anche in una varietà con frutto molto grosso, ottimo e facile in un vaso al sole. I frutti sono racchiusi nelle tipiche “lanterne” arancioni, molto decorative; si mangiano freschi (l’ideale è “tuffarli” nel cioccolato sciolto).
  • Le arachidi: Sperimentate in vaso o in piena terra la coltivazione della pianta che regala le arachidi (noccioline americane). Ha bisogno di pieno sole; i baccelli con i semi commestibili maturano sotto terra; in autunno si estrae la zolla radicale dalla quale, una volta asciugata, si staccano le arachidi, da far essiccare in un luogo asciutto.
  • Le bietole colorate: Hanno le coste multicolori: rosa, gialle, color fucsia, arancioni… Spettacolari da vedere, ottime da portare in tavola. Pianta facile, la bietola si semina in primavera e nel giro di poche settimane si possono  raccogliere le foglie.
  • il cetriolo bianco: Ecco un ortaggio perfetto anche per chi è alle prime armi, perché la pianta è facile e poco esigente. La varietà “White Wonder” produce cetrioli quasi bianchi o verde chiaro, sodi, ottimi crudi in insalata.

giovedì 30 gennaio 2020

VERDE TIME: ECOGIARDINAGGIO LA MINACCIA STRANIERA


Ecogiardinaggio contro la minaccia straniera per le piante europee, perchè l’invasione di specie aliene ha conosciuto uno sviluppo preoccupante. Parassiti dannosi come la piralide del bosso, di origine cinese, e il Cacyreus che danneggia i gerani, arrivato dal Sud Africa, sono solo due delle tante problematiche che affliggono l’Europa; fra queste ci sono anche la diffusione di alberi infestanti come l’ailanto e di succulente come il fico d’India, ma anche pesci (il siluro), uccelli (il parrocchetto dal collare), mammiferi (le nutrie) e molto altro ancora. Per contenere la diffusione di queste specie aliene viene in aiuto anche il giardinaggio sostenibile, per favorire la presenza della biodiversità del territorio. Piante e animali esotici e invasivi possono causare l’estinzione delle specie autoctone. In Italia sono presenti più di 3.000 specie aliene, introdotte spesso volontariamente, di cui il 15% invasive. Negli ultimi 30 anni – evidenziano Ispra e Legambiente – il numero delle specie aliene nel nostro Paese è aumentato del 96%: un dato legato anche alla globalizzazione e più in generale alla scarsa cura del territorio in tutte le sue forme. Ecco perchè è importante considerare la biodiversità del nostro territorio come indispensabile alla corretta gestione dello stesso. Non si tratta di non essere “aperti”, ma di evitare di fare danni!. Le conclusioni traetele voi.

mercoledì 29 gennaio 2020

VERDE TIME: PORTARE MARI E MONTI NEL VASO



Le piante che provengono dalle montagne sono in genere amanti del clima fresco, ma con qualche eccezione: la buddleja, che viene dall’Himalaya, tollera anche il caldo più intenso, proprio come accade a certe piante che in natura vivono lungo le coste: la gaura, che cresce sul mare in Louisiana, oppure la gazania, dalle coste dell’Africa meridionale. In ogni caso, non rinunciate a colorare i vostro balconi e terrazzi, e ove possibile scegliete piante che siano in grado di arricchire l’ambiente di biodiversità. Oltre alla buddleja ci sono altre fioriture amate dalle farfalle, come la lavanda, la lantana, la santolina, aromatiche come origano e timo, e tutti i tipi di aster.
Quelli che coltiviamo sono frutto di incroci e ibridazioni, ma se andate a passeggiare sulle Alpi potrete vedere in natura il nostro delizioso Aster alpinus, uno dei tanti gioielli della natura italiana.
  • Dai mari tropicali e dalle foreste lontane arrivano le piante dalle quali sono nate, con ibridazioni e incroci, piante eccezionali per i terrazzi e i balconi, come le varietà della brasiliana begonia, che resiste molto bene al caldo e al sole. Ottima anche la sundavilla, ibrido di dipladenia (di origine americana) dagli splendidi fiori, che dà il meglio in posizioni con sole alla mattina.
    Oppure il bidens, che viene da Brasile e Argentina e non teme il caldo.
  • Dai monti dell’Himalaya arriva invece la buddleja, bellissimo arbusto che cresce anche in vaso e produce in estate pannocchie di fiori amate dalle farfalle, mentre l’aster, in fiore da metà estate all’autunno, è parente di Aster alpinus, un fiore spontaneo sulle nostre Alpi.

martedì 28 gennaio 2020

VERDE TIME : UN SUSSEGUIRSI DI FRAGRANZE PER TUTTO L'ANNO



Per realizzare giardini incentrati sulle fragranze, serve introdurre esemplari con forte presenza olfattiva, programmati per apparire in successione nell’arco dell’anno: così si potrà ottenere continuità tematica e rinnovato interesse.
Se gli spazi sono ampi, si possono considerare alberature classiche di grandi dimensioni come l’eucalipto, dall’essenza balsamica, o magnolie, robinie e tigli, le cui fragranze dolci e penetranti profumano le serate di tarda primavera-estate.
Le molte specie di arbusti profumati si accompagnano a numerose erbacee e bulbose di natura affidabile e di facile introduzione, come primule, violette, giacinti, ciclamini, narcisi e mughetti che tanto contribuiscono alla magia del giardino profumato, specialmente se utilizzate in massa nelle bordure (anche alla base di arbusti caduchi a sviluppo tardivo) o in contenitori ben posizionati. Nella programmazione delle fioriture precoci si ricordi che vengono facilmente danneggiate da condizioni climatiche ostili, vanno quindi sistemate in posizioni protette.
Fragranze di siepi sempreverdi possono svolgere la funzione di barriera protettiva per filtrare e indebolire forti venti: i soggetti migliori includono Ligustrum, Elaeagnus ebbingei, Osmanthus fragrans, Myrtus communis, Pittosporum tobira e Viburnum tinus, da riordinare eventualmente dopo la fioritura.

lunedì 27 gennaio 2020

VERDE TIME : PROFUMI DELL'AUTUNNO E DELL'INVERNO



Le fragranze autunnali

Quando l’estate se ne va, la natura offre regali meravigliosi: frutti, colori e anche profumi intensi. L’osmanto è il re del profumo autunnale: questo arbusto sempreverde, facilissimo anche in vaso, si copre di fiorellini bianchi o gialli il cui profumo può ricordare Il loro profumo ricorda quello della magnolia grandiflora e della gardenia. L’eleagno, arbusto indistruttibile utilizzato anche per siepi, in settembre produce fiorellini praticamente invisibili, ma che si fanno sentire a distanza con la loro fragranza intensa. Sono invece grandi, vistosi e anch’essi profumati i fiori della camelia sasanqua, tipologia che fiorisce da settembre a dicembre, eccellente anche in terrazzo. Profumata anche la datura, che forma spettacolari fiori a campana tra l’estate e l’autunno. I ciclamini sono quasi sempre senza profumo, ma la varietà “Boscolino” è intensamente profumata; e poi ci sono le rose a fioritura autunnale, ultimo regalo della stagione. Insieme ai profumi dei frutti (il più intenso è quello delle mele cotogne), tutti questi fiori autunnali non fanno rimpiangere l’estate: basta chiudere gli occhi… e annusare.

Profumi per l’inverno

All’inizio dell’autunno sistemate in vasi, ciotole e aiuole le bulbose primaverili; alcune, come i giacinti e alcuni tipi di narcisi, fioriscono anche in casa, carichi di profumo, prima di Natale. E l’inverno regalerà ancora tante emozioni olfattive: calicanto e hamamelis, entrambi in grado di sbocciare anche sotto la neve; nespolo giapponese, che fiorisce a fine autunno; la dafne, un piccolo arbusto con fiori rosa profumati; Clematis armandii, una clematide dai grandi fiori profumati di vaniglia, verso fine inverno, insieme alla preziosa mimosa e alla robustissima mahonia, il cui profumo attira le prime api. E per chi vive in città, ecco un arbusto poco noto ma super generoso: si chiama Sarcococca, ha fiori profumati di miele e vaniglia in inverno, resiste alle poche attenzioni e tollera bene lo smog. Che volere di più?

Il consiglio

  • Gli arbusti sempreverdi in vaso, come le camelie autunnali, l’eleagno e l’osmanto, sono perfetti anche nei piccoli balconi perché poco ingombranti e non richiedono protezione invernale. Occorrono vasi profondi con uno strato di biglie d’argilla sul fondo. Per le camelie utilizzate un buon terriccio per acidofile.
  • In autunno piantate le bulbose primaverili in vasi e ciotole di qualunque tipo e dimensione: fioriscono praticamente senza cure. Se volete far sbocciare in casa narcisi, giacinti e crochi, potete acquistare i bulbi pregermogliati, che fioriscono entro pochi giorni.
  • Non fate mancare in terrazzo o giardino le rose a fioritura autunnale. Alcune conservano i fiori fino al pieno inverno; la scelta è ampia e, in caso di dubbi, meglio chiedere consiglio al personale del punto vendita, per trovare una varietà che risponda alle proprie esigenze anche in fatto di spazio. Alcune, infatti, come “Aimée Vibert”, con fiori dal profumo di anice, sono vigorosissime e richiedono ampi spazi. Altre, come le mini-rose per vasi e cassette, si accontentano di piccoli contenitori.

domenica 26 gennaio 2020

VERDE TIME: SCEGLIERE LA PIANTA GIUSTA NEL TERRENO GIUSTO



Scegliere la pianta giusta nel terreno giusto è sempre una sfida. È infatti raro trovare un terreno “perfetto”, ossia fertile, profondo, soffice, permeabile, facilmente lavorabile, ma è alla portata di tutti trasformare un suolo con qualche difetto in un substrato soddisfacente. Se però il terreno che volete correggere è molto esteso, gli interventi di miglioramento potrebbero risultare troppo costosi e impegnativi. Allora, per risparmiare tempo e soldi potete capovolgere il problema: anziché modificare il terreno, utilizzate solo piante adatte a quello specifico substrato. Vediamone qualche esempio limitatamente ai terreni argillosi e sabbiosi.

Piante che si adattano ai terreni argillosi

ALBERI:
Acero montano (Acer pseudoplatanus); acero riccio (A. platanoides); biancospini (Crataegus spp.); ciliegio ornamentale (Prunus pissardii); maggiociondolo (Laburnum anagyroides); noccioli (Corylus avellana, C. colurna); ontano napoletano (Alnus cordata), ontano nero (A. glutinosa); orniello (Fraxinus ornus); salici (Salix caprea, S. babylonica); tiglio (Tilia spp.)
ARBUSTI E RAMPICANTI:
alloro (Laurus nobilis); Buddleja davidii; Ampelopsis spp.; berretta da prete (Euonymus europaeus); Campsis grandiflora; Chaenomeles speciosa e C. japonica; corniolo (Cornus mas); filadelfo (Philadelphus spp.); ginestra (Spartium junceum); glicine (Wisteria spp.); lavanda (Lavandula spp.); lillà (Syringa spp.); Pyracantha spp.; Rosa canina; sanguinello (Cornus sanguinea); sommacco (Cotinus coggygria); viburni (Viburnum spp.)
ERBACEE PERENNI:
acanto (Acanthus spinosus); Achillea spp.; aconito (Aconitum napellus); Aster spp.; Briza mediaCalamagrostis spp.; Geranium spp.; Helenium spp.; Hemerocallis spp.; Papaver orientalePhlox paniculata

Piante che si adattano ai terreni sabbiosi

ALBERI:
Acacia dealbata; acero campestre (Acer campestre), acero americano (A. negundo); albero di Giuda (Cercis siliquastrum); corbezzolo (Arbutus unedo); Melia azedarach; Schinus molle; tamerici (Tamarix sp.)
ARBUSTI E RAMPICANTI:
agnocasto (Vitex agnus-castus); alaterno (Rhamnus alaternus); Bougainvillea spp.; caprifoglio (Lonicera caprifolium); cisti (Cistus spp.); Convolvulus cneorum; Elaeagnus angustifolia; erica arborea (Erica arborea), erica da scope (E. scoparia); lentisco (Pistacia lentiscus); olivello spinoso (Hippophae rhamnoides); Pernettya mucronata; pitosforo (Pittosporum tobira); Raphiolepis indica; Solanum crispum
ERBACEE PERENNI:
Artemisia ludovicianaBallota spp.; Centranthus ruber; Eryngium spp.; Gaillardia spp.; Helichrysum spp.; Nepeta x faassenii; Origanum spp.; Portulaca grandifloraThymus spp.

sabato 25 gennaio 2020

VERDE TIME: PIANTE PER IL GIARDINO ACQUATICO



Per costruire un giardino acquatico l’ideale è poter usufruire di un appezzamento in cui collocare una vasca dando forma a un laghetto o stagno artificiale. Ma per uno specchio d’acqua in cui coltivare le piante acquatiche desiderate e, perché no, ospitare qualche pesce, è sufficiente anche un qualsiasi contenitore a tenuta d’acqua, che abbia profondità e diametro di almeno 60 cm. All’interno le piante potranno trovare posto libere o in piccoli vasi collocati a diverse altezze, secondo le loro esigenze.
  • Tra le specie per che possono essere collocate ai bordi dell’acqua (primi 10-30 cm) e nella vicina zona umida troviamo il giunco (Juncus ensifolius), la Caltha palustris con fiori gialli, l’azzurro non-ti-scordar-di-me (Myosotis palustris) e la splendida calla di palude (Calla palustris), le tante varietà di Iris, la salcerella (Lythrum salicaria) con spighe rosa intenso ecc.
  • Le zone d’acqua di altezza media (30-50 cm) ospitano specie fondamentali perché ossigenanti, tra cui il Ceratophyllum demersum, l’Elodea canadensis, il giacinto d’acqua (Eichornia crassipes) dai bellissimi fiori color lavanda, il millefoglio d’acqua (Myriophyllum spicatum) di colore verde brillante.
  • Nelle zone d’acqua profonda (almeno 60 cm) cresce quanto di più bello possa offrire un laghetto da giardino: le ninfee (Nymphaea spp.), a volte chiamate “fiore di loto”, di cui esistono diverse varietà distinte per colore (bianco, giallo, rosa, rosso) e rusticità. Le ninfee sono uno spettacolo affascinante, fioriscono a lungo e sono estremamente robuste. Sempre in questa zona si coltivano anche il loto (Nelumbium nucifera) e il nannufaro (Nuphar luteum).

venerdì 24 gennaio 2020

VERDE TIME : IL FILTRO CUORE DEL LAGHETTO



Il filtro del laghetto, con l’arrivo del caldo (e che caldo!), diventa indispensabile. Perché il nostro specchio d’acqua non è limpido come il lago che abbiamo visitato la scorsa estate in montagna?
È presto detto: il nostro laghetto è quasi certamente sovrappopolato e/o il ricircolo d’acqua è spesso insufficiente. Per ovviare a queste carenze lo si dovrà dotare di un sistema filtrante dimensionato per la quantità di acqua.
Il cuore di questo sistema è la pompa di ricircolo alla quale troppo spesso si delega totalmente il lavoro di filtro, ad essa vanno affiancati un prefiltro (che ci permetterà di evitare l’intasamento frequente della pompa stessa) ed un filtro vero e proprio dotato di materiali filtranti. Questo ultimo si occuperà di trattenere le sostanze che intorpidiscono l’acqua e di trasformare i rifiuti prodotti dai pesci che sono la causa principale della formazione delle alghe. Altro accessorio utile per il controllo delle alghe è la lampada ad U.V. che posizionata tra la pompa ed il filtro sarà in grado di eliminare le alghe unicellulari responsabili dell’acqua verde.
Una manutenzione regolare del filtro (con il risciacquo dei materiali) aiuterà la creazione dell’equilibrio necessario per ottenere un laghetto perfetto e ci permetterà di godere appieno del nostro giardino durante tutta la bella stagione.

VERDE TIME : CREARE UN LAGHETTO



La creazione di un laghetto deve rispondere ad alcuni criteri estetici e pratici al fine di integrarsi armoniosamente nel vostro giardino.
Dove collocare il vostro laghetto?
Un terreno in piano è la soluzione migliore in quanto permette di creare una profondità dell’acqua di almeno 80 cm, condizioni ottimali per poter ospitare pesci e assicurare un buon equilibrio dell’acqua.
I rilievi permettono di creare dei ruscelli o delle cascate tra i diversi livelli ma è molto importante che il laghetto non raccolga acqua da pioggia trascinata dalla pendenza rischiando l’inquinamento dell’acqua e l’accumularsi di sporcizie creata da materia organica (foglie, erba,…).
Il terreno scelto non deve essere sottoposto ad allagamenti o posizionato in concomitanza ad una falda acquifera. Questi fenomeni minaccerebbero il laghetto da inondazioni o sollevamenti.
Una posizionamento a est/sud-est è l’ideale: l’illuminazione più intensa sarà quella mattutina evitando di esporre l’acqua ad un surriscaldamento nelle ore più calde.
La zona dovrà essere al riparo di vento, che provoca un raffredamento ed un’evaporazione eccessiva dell’acqua e trascina con se materia organica inopportuna (foglie,…).

giovedì 23 gennaio 2020

VERDE TIME : MIA CHIACCHIERATA , ARGOMENTO PARTICOLARMENTE INTRIGANTE

Passeggiando per il nostro bosco : come far sparire (quanto meno attenuare), stress,tensioni,nervosismo, ansia,pensieri grazie alla forza della natura.  Forestal bathing

25 gennaio 2020
•OTRICOLI- Sala Consiliare ore 16

VERDE TIME :PERCHE' UN LAGHETTO NEL TUO GIARDINO



La bellezza dell’acqua scintillante nel sole, con le spettacolari fioriture delle ninfee, non è certo l’unica buona ragione per dedicare uno spazio del giardino al laghetto. La vista e il suono dell’acqua, infatti, sono capaci di infondere tranquillità e positività. Nei caldi giorni estivi, posare lo sguardo sullo stagno comunica una piacevole sensazione di freschezza. E non è tutto. La superficie dell’acqua riflette lo spazio intorno, creando l’illusione che il giardino sia più grande e più ricco di vegetazione. La presenza dell’acqua svolge un ruolo fondamentale per l’ecosistema; favorisce la biodiversità e provoca conseguenze positive nel microclima del giardino, che risulterà più fresco e più ricco di vita in ogni stagione dell’anno. In brevissimo tempo un laghetto nuovo, anche se non è stato progettato allo scopo di ricreare un ambiente selvatico, verrà visitato da un gran numero di animali e insetti. Non temete: la maggior parte di queste creature è del tutto innocua e spesso è proprio splendida da osservare. I bambini saranno particolarmente affascinati da questo piccolo mondo vivace e in perenne movimento.

mercoledì 22 gennaio 2020

VERDE TIME: FIORI SELVATICI




Fiori selvatici, una risorsa per l’agricoltura e per l’ambiente e oggi ritornati in auge, finalmente… A lungo eliminati con diserbanti perché considerati dannosi per le colture, oggi i fiori selvatici tornano ad essere considerati come risorsa naturale per sinergie utili all’agricoltore e all’ambiente. è indispensabile favorire gli equilibri naturali ed aumentare la biodiversità, poiché molti attacchi parassitari sono conseguenza di una errata gestione dell’ambiente e del territorio.
Nella nuova agricoltura sostenibile si utilizzano erbe la cui fioritura attira e nutre numerosi insetti utili, per la creazione di apposite fasce inerbite che vanno collocate in prossimità delle coltivazioni o al loro interno. Queste fasce inerbite, oltre a fornire cibo, offrono anche rifugio e riparo per insetti predatori, insetti pronubi e piccoli mammiferi e rettili utili, come i ricci e i rospi. La scelta delle erbe da utilizzare deve rispondere ad alcuni requisiti: elevata rusticità (piante spontanee), buona fioritura, produzione di nettare e di polline. Queste fasce inerbite con fiori di campo richiedono una minima, se non nulla, manutenzione, con non più di due sfalci all’anno, per consentire la riproduzione da seme delle specie presenti.
Anche nell’inerbimento di molte zone urbane si possono utilizzare le fioriture spontanee effettuando semine “su misura” che richiedono un lavoro di ingegneria naturalistica per dosare bene le diverse specie e ottenere tappeti fioriti a bassa manutenzione, ideali per scarpate, rotatorie stradali, aree di verde estensivo e di ripopolamento naturalistico. Tra i fiori selvatici più usati ci sono i papaveri, e il trifoglio, importantissimo per api e farfalle, oppure anche i fiordalisi selvatici, un tempo comuni nelle camnpagne e oggi quasi scomparsi…


martedì 21 gennaio 2020

VERDE TIME: LE BUONE ERBE PER TISANE BENEFICHE



Le piante ci aiutano a vivere meglio anche nell’afa dell’estate:  e, intorno a noi, con i loro colori e la loro bellezza ci regalano più energia e vitalità. Alcune poi sono usate da millenni sia per i il loro profumo, gusto o attività benefica per l’organismo. Eccone alcune.
Timo: efficace contro le malattie da raffreddamento, la tisana al timo viene anche usata per aiutare l’intestino e le vie urinarie; aiuta a prevenire l’insorgenza di crampi muscolari.
Prezzemolo: è una delle più ricche di vitamina C ed è quindi prezioso per rinforzare le difese immunitarie. Contiene inoltre molti sali minerali, di aiuto contro la stanchezza e dopo lo sport.
Salvia: tonifica e stimola tutto l’organismo, agisce come digestivo e stimolante dei succhi gastrici, è cardiotonica e antibatterica e combatte la sudorazione eccessiva.
Rosmarino: è tra le piante più efficaci per combattere i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento cellulare e dell’insorgere di malattie degenerative.
Peperoncino: stimolante e antibatterico, si presta a una tisana, con zenzero, limone miele e zucchero di canna, di aiuto contro le malattie da raffreddamento.
Alloro: acqua calda, foglie di alloro e limone ed ecco pronta una tisana digestiva e decongestionante che aiuta a dimenticare lo stress.
Menta: in forma di tisana insaporita con miele e limone, aiuta a conservare e migliorare sia la memoria a lungo termine che quella definita “operazionale”, ossia utilizzata per i nostri gesti quotidiani.

lunedì 20 gennaio 2020

VERDE TIME: COME PIANTARE LE BULBOSE



In balcone, terrazzo e giardino si possono piantare bulbose di ogni tipo. Per prolungare l’effetto spettacolare è importante piantare bulbi che fioriscono in momenti diversi: fine inverno (crochibucaneve…), a inizio primavera (narcisi, muscarigiacinti…) e da metà primavera in poi (tulipani di vari tipi, fritillaria, allium da fiore…).
Il verso del bulbo: la punta di tulipani e giacinti va rivolta verso l’alto; per i bulbi piccoli, come quelli di crochi e muscari, il verso non è importante: fioriscono comunque.
La profondità: in giardino e in vaso, la copertura di terriccio deve essere circa il doppio della dimensione del bulbo; i piccoli bulbi di crochi e muscari si piantano appena sotto la superficie.
La piantagione a strati: procuratevi un contenitore piuttosto profondo per predisporre tre strati di bulbi diversi, con il vantaggio di tre fioriture successive. Collocate sul fondo uno strato di argilla espansa e colmate con terriccio universale di alta qualità. I tulipani vanno sistemati nello strato più profondo, i giacinti al centro e i crochi nello strato più superficiale; sbocceranno in sequenza (prima i crochi, poi i giacinti e infine i tulipani).
Splendidi fiori… anche prima di NataleMolti tipi di bulbose sono adatti alla forzatura, che consente di avere le piante in fiore, in casa, da dicembre in poi. Amaryllis, giacinti, narcisi, crochi, muscari sono quelli più adatti. Si può usare anche un vasetto trasparente per ottenere la formazione delle radici in acqua; oppure si piantano in vasetti da tenere per 3-4 settimane al buio, con temperatura di 8-12 °C. Al termine di questo periodo, i vasi vanno spostati in luogo più tiepido e luminoso, sui 15 °C. Questa condizione di primavera simulata provoca l’emissione del germoglio. Quando esso ha raggiunto un’altezza di 3-5 cm, è tempo di spostare il vaso in ambiente caldo e luminoso, dove si formeranno i fiori.
Si possono anche acquistare i bulbi pregermogliati, che fioriscono nel giro di pochi giorni e sono perfetti anche come regalo beneaugurante, oppure per creare composizioni, centrotavola o come segnaposto.
Sapete che…
I tulipani sono le bulbose più celebri: 
nel ‘600 gli Olandesi, presi dalla mania di collezionare le varietà più rare, persero cifre incredibili. Il celebre tulipano “Viceroy” fu battuto all’asta nel 1637 per 4200 fiorini; all’epoca un artigiano ben retribuito ne guadagnava solo 300 all’anno. Oggi ne esistono più di 5000 varietà, ma ogni anno se ne aggiungono di nuove.
I narcisi sono spontanei anche in Italia con la specie Narcissus poeticus, profumatissimo, che sboccia a primavera nei prati di collina. Fa parte della flora protetta: i narcisi spontanei sono da ammirare e non toccare, in natura. Esistono numerose specie e varietà di narciso, alcune molto profumate e altre che, negli incroci e ibridazioni, hanno perso la virtù del profumo. Sono davvero facilissimi e in giardino si moltiplicano da soli, rifiorendo per anni e anni.
I giacinti formano “pannocchie” di fiorellini campanulati: hanno una fragranza straordinaria che si percepisce da buona distanza e in casa colma la stanza di uno squisito profumo. Nel linguaggio dei fiori ha molti significati tra cui quelli del gioco, della fantasia e dell’allegria.

domenica 19 gennaio 2020

VERDE TIME : COME COMPRARE PIANTE E FIORI



Comprare piante è un piacere solo se si è ragionevolmente certi che ci sono le condizioni per coltivarle con soddisfazione. Prima di acquistare una pianta che non conoscete, chiedete informazioni al personale del punto vendita, per esempio: che ambiente richiede, quanto e come cresce, in che periodo fiorisce, se in inverno tollera il gelo o va protetta, qual è la dimensione consigliata per il vaso, a quali altre piante può stare vicina.
Se state cercando piantine da fiore, le troverete in vassoi alveolari (più economiche), oppure in vasetto, già fiorite e quindi più adatte al pronto effetto (ma più costose). Le piante devono essere solide e sane.
Fate il vostro acquisto quando siete certi di poter effettuare il trapianto entro breve tempo, perché nei vasetti e vassoi alveolari la terra si asciuga in poche ore. Se dovete attendere per forza qualche giorno, ricoverate i vasi o i vassoi in luogo luminoso e riparato, non esposto al sole diretto, e irrigate facendo scorrere via l’acqua in eccesso (se stagna, le radici marciscono).
Acquistate solamente piante di cui conoscete il nome, oppure che abbiano il nome riportato sull’etichetta; se manca, chiedete informazioni al personale del punto vendita. è importante conoscere la denominazione botanica, che servirà per cercare informazioni sulla cura.

Sapete scegliere un albero?

Normalmente alberi e cespugli di una certa importanza si acquistano presso un buon garden center. Gli alberi sono commercializzati in varie forme: allevati in piena terra, in vaso oppure con i moderni sistemi che ne prevedono lo sviluppo radicale in una sorta di contenitore interrato, il che agevola le operazioni di espianto e di trapianto a dimora.
Per scegliere bene, verificate che il tronco e i rami siano perfettamente sani, con ramatura ben disposta. Le piante coltivate in vaso devono presentarsi floride, compatte, non troppo allungate verso l’alto e senza segni di sofferenza idrica. In alcuni casi (ad esempio per il glicine) è consigliabile acquistare un esemplare visto in fiore.

sabato 18 gennaio 2020

VERDE TIME : BRUCIARE CALORIE E RITROVARE SERENITA'



Bruciare calorie e ritrovare serenità a contatto con i fiori non è per nulla una utopia, anzi. Un uomo di 70 chili consuma circa 340 calorie vangando e pulendo il terreno di orto e aiuole; una donna di 55 chili ne consuma circa 270 praticando attività come la raccolta di foglie e la tosatura del prato, con influssi positivi sul sistema cardiocircolatorio oltre che su quello muscolare e mentale e con benefici importanti sul proprio fitness.
Il giardinaggio in poche parole, oltre ad essere un’attività piacevole, è anche una forma di ginnastica “sostenibile”, che non costa, non è competitiva, non comporta tasse di iscrizione in palestra, non richiede un abbigliamento particolare e può essere praticata insieme ai figli. Sul benessere psicofisico influiscono anche gli odori delle piante. Il profumo delle rose, per esempio, è rilassante e aiuta a distendere i muscoli contratti. Non male!
Attenzione all’idratazioneDurante il lavoro all’aperto bevete molto: acqua con limone e menta, tè non zuccherato, succhi di frutta e, come merenda, frullati, centrifugati o smoothies di frutta e verdura con erbe aromatiche.
Prendersi cura delle piante in giardino e nell’orto privilegia il benessere, combatte lo stress e obbliga a muoverci, a camminare e a mantenersi attivi rimanendo il contatto con la natura. Si consumano calorie e l’organismo viene attivato, migliorando le prestazioni muscolari, l’elasticità delle articolazioni e riducendo le contratture che causano il mal di schiena. Inoltre, la pratica del giardinaggio porta a respirare più profondamente e lentamente, attività che agisce sul benessere ad ogni livello, incluso quello mentale: fa ritrovare calma e serenità.
Restare in forma grazie al giardinaggio e orticoltura significa anche coltivare e utilizzare piante dalle preziose virtù, utili in cucina e per tisane del benessere. Alcune aromatiche, grazie alle loro proprietà, sono particolarmente consigliate a chi pratica attività sportiva. Si acquistano e si piantano in vaso anche in estate, restano belle fino al tardo autunno.
1. Finocchietto.
 Favorisce la diuresi e con essa l’eliminazione delle tossine, accompagnando quindi l’azione del movimento fisico. Ha proprietà calmanti, antiossidanti, antibatteriche e digestive.
finocchietto
2. Prezzemolo. Quest’erba è una vera miniera di energia psicofisica e ha molte proprietà utili: regala vitalità, aiuta a digerire, depura l’organismo e difende la bellezza di pelle e capelli.
prezzemolo
3. Il Coriandolo. Erba dal sapore particolare molto adatta a pesci e frittate, stimola la circolazione sanguigna e
ha un effetto disintossicante, aiuta a liberarsi dall’accumulo di tossine. L’olio al coriandolo è usato per massaggi anche su muscoli affaticati e doloranti.
coriandolo
4. Salvia. Lo dice la parola, è la pianta della salute, lo sapevano già i Romani (salvia viene da salus in latino). Vero toccasana per evitare la sudorazione eccessiva, la tisana di salvia aiuta a combattere tosse, asma, mal di gola, raffreddore.
salvia

venerdì 17 gennaio 2020

VERDE TIME : GREEN GYM



Curare il verde mette di buon umore, fa ritrovare serenità e diventa una vera palestra: lo sappiamo tutti, basta passeggiare nel verde in un parco per sentire concretamente i benefici offerti dalla natura. Ma il giardinaggio pratico è anche un’ottima forma di soft fitness, un modo per stimolare muscoli e riflessi e per conservare una buona forma fisica a contatto con il verde di casa. Gli Inglesi, che da sempre sono pazzi per il giardinaggio, hanno portato di recente alla ribalta la moda della green gym, moda che ha rapidamente scavalcato l’oceano per arrivare negli USA. Oggi in Florida e California ci sono scuole di green gym, e i personal trainer che fanno praticare questa attività sono gettonatissimi. La green gym consente di mantenersi in forma facendo giardinaggio, ovvero zappando, tagliando l’erba, spostando vasi e praticando tutte le attività necessarie per ottenere un bel verde. È stata promossa dal medico inglese William Bird, che all’inizio degli anni 2000 ha studiato l’effetto della pratica del giardinaggio portando alla ribalta i suoi benefici, con l’intento di coinvolgere persone di diverse fasce di età e invitarle a vivere più tempo all’aperto, praticando un buon movimento fisico. Il successo è stato tale da fargli meritare il titolo di Membro dell’ordine dell’Impero britannico dalla Regina Elisabetta II. In virtù della sua semplicità e del fatto che viene svolta all’aria aperta a diretto contatto con la natura, la green gym non ha faticato a conquistare attenzione. È una forma di attività fisica che giova alla capacità respiratoria, al sistema cardiocircolatorio e muscolare e all’umore. Il rapporto con la natura ha un forte potere rilassante e antidepressivo; la semplicità e la varietà dei gesti compiuti per curare le piante assicurano il movimento di tutto il corpo, con un elevato dispendio calorico, a favore della perdita di peso superfluo e della tonificazione muscolare. A tutto ciò va aggiunta la soddisfazione derivante da un’attività fisica che non è fine a se stessa: regala infatti il piacere di vedere la propria fatica trasformarsi in un giardino o in un orto ben curato.

giovedì 16 gennaio 2020

VERDE TIME : PRATICARE LA GREEN GYM



Per ottenere risultati efficaci con la green gym è sufficiente “allenarsi” almeno una volta alla settimana, meglio due, effettuando la cura del terrazzo e del giardino. Non è necessario prendersi cura di grandi aree: è sufficiente un piccolo giardino o un terrazzo spazioso che possa ospitare un certo numero di vasi e tutto l’occorrente per il giardinaggio e/o la cura di un orto.
Come ogni attività fisica, la green gym richiede una fase di riscaldamento: è bene sciogliere i muscoli con 10 minuti di cyclette o con una passeggiata in bici o a piedi a ritmo sostenuto, poi effettuare allungamenti delle braccia e della schiena, torsioni del busto, piegamenti sulle gambe, saltelli sul posto se non ci sono problemi di dolori dorsali.
Attività fisica e divertimentoNel praticare la cura del verde fate attenzione ai movimenti, compiendoli sempre con elasticità e concentrazione, favorendo la respirazione: si inspira prima di compiere lo sforzo e si espira durante la fase di sforzo muscolare. Praticate ogni 10-15 minuti una pausa di riposo e alternate le diverse attività di giardinaggio, in modo da utilizzare parti del corpo e gruppi muscolari diversi.
Per sollevare pesi, chinatevi sulle gambe e non piegate la schiena. Da evitare tutte le attività troppo faticose; cercate sempre la posizione migliore per operare e per tenere le braccia all’altezza giusta.
Curare le piante per invecchiare meglioDedicarsi a piante e fiori non solo è un’attività antistress: aiuta anche a mantenersi in forma. I ricercatori della Kansas State University, coordinati da Candice Shoemaker, hanno monitorato un gruppo di persone con la passione per il giardinaggio, tra i 63 e gli 86 anni, per alcuni mesi, analizzando la loro attività fisica e lo stato della loro salute generale. Il risultato dello studio, pubblicato sulla rivista HortTechnology, è che il giardinaggio ha molti effetti positivi sulla salute degli anziani, in particolare sulla forza dei muscoli delle mani. La conclusione, secondo Candice Shoemaker, è che i benefici di questa pratica siano paragonabili a quelli di un’attività sportiva moderata.
Il verde fa bene a ogni età
1. 
Per i bambini. Staccarli dai videogiochi è già il primo importante risultato. Il giardinaggio diverte i piccoli, è educativo e formativo, li invita al movimento e incentiva la curiosità per i fenomeni naturali.
2. 
Per la terza e quarta età. Una ricerca della St. George University di Londra ha accertato che c’è una riduzione del 50% del rischio di problematiche cardiologiche nelle persone over 60 che praticano almeno 3 volte alla settimana una sessione di una o due ore di giardinaggio e orticoltura all’aperto.
3. 
Per chi soffre di stress. Contro i momenti stressanti del lavoro e della vita familiare, la cura del verde è un metodo efficace e rilassante.
4. 
Per chi è in difficoltà. La garden therapy è fondamentale per disabili, malati, persone in difficoltà per le più diverse ragioni, e viene praticata anche in alcuni ospedali.

mercoledì 15 gennaio 2020

VERDE TIME : UN VERDE SPLENDIDO E SOSTENIBILE



Nel microcosmo dello spazio verde, la natura è troppo spesso governata senza uno sguardo attento a ciò che rappresenta l’essenza stessa di un giardino o terrazzo: la bellezza della biodiversità, che deve essere rispettata per tutelare vita, bellezza ed equilibrio naturale.
Un risultato che ha una relazione diretta con il contenimento al minimo degli sforzi da dedicare alla manutenzione e pulizia dello spazio verde e delle piante. Negli anni ’90, dopo molte discussioni scientifiche, fu varato dalla Columbia University un esperimento quasi al confine con un reality show: in Arizona una grande superficie pari a due campi di calcio fu coperta di vetro e otto persone si diedero disponibili a tentare di sopravvivere per due anni in questo ecosistema artificiale ermeticamente chiuso, battezzato Biosfera 2. Ma non funzionò. Nonostante tutto fosse stato programmato a tavolino per avere la possibilità di garantire un ciclo vitale completo per le piante, gli animali e gli esseri umani inseriti nella biosfera, la concentrazione di ossigeno oscillava molto, le popolazioni di blatte e formiche esplosero e 19 specie di vertebrati su 25 si estinsero; l’esperimento fu presto sospeso e l’area venne trasformata in un’attrazione turistica. L’esperimento di Biosfera 2 rese chiaro che la biodiversità sul pianeta è correlata attraverso meccanismi che ci sono ancora in parte ignoti, e che occorre quindi rispettare e tutelare la presenza di tutte le diverse forme di vita. Ciò vale per tutti gli ambienti selvatici, ma anche per parchi, giardini e terrazzi. Quando ci fermiamo a osservare un ospite inaspettato che si è posato su un fiore, sta rosicchiando una foglia o fugge veloce a nascondersi sotto una siepe, possiamo sentirci appagati e soddisfatti: significa che il nostro spazio verde è capace di accogliere la biodiversità, con esiti positivi per la salute delle piante e per l’equilibrio ecologico dell’ambiente (che si traduce in meno lavoro e minori costi). L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha creato alcuni anni fa una Convenzione sulla diversità biologica. Questo accordo globale per la conservazione della biodiversità è una pietra miliare nel diritto internazionale. Oggi la conservazione della diversità biologica è riconosciuta come esigenza comune dell’umanità e parte integrante dei processi di sviluppo delle comunità umane. I parchi di città, i giardini e i terrazzi sono ambienti nei quali la biodiversità può e deve trovare spazio, adottando accorgimenti molto semplici e alla portata di tutti: no ai pesticidi, spazio a piante che offrono cibo e riparo alla fauna selvatica, piantare erbe e fiori che attirano api e farfalle, collocare nidi artificiali e mangiatoie per gli uccelli. Fondamentale è lasciare indisturbati i piccoli animali che, trovando un giardino ricco di cibo a loro confacente, decidono di frequentarlo: ricci, rane e rospi, libellule, pipistrelli, predatori notturni come gufi e civette.

martedì 14 gennaio 2020

VERDE TIME : STANCHEZZA E STRESS CI VOGLIONO I FIORI



Stanchezza che non sembra passare neppure dopo una notte di riposo, sensazione opprimente di non riuscire mai ad avere tempo a sufficienza per i mille impegni della giornata, stress causato dalla fretta e da mille altre ragioni fra le quali guidare nel traffico o sopportare la ressa sui mezzi pubblici…
La bacchetta magica non esiste, ma la cura delle piante può avere effetti immediati altrettanto magici, persino contro la persistente sensazione di affaticamento. La scienza ci informa su un fatto che fa pensare: le persone che vivono a stretto contatto con il verde hanno ben il 30% di probabilità in meno di soffrire di depressione. La natura, insomma, è un antidoto contro la tossicità della vita moderna, come ha accertato il professor Tim Lang del Centre for Food Policy dell’Università di Londra: «Per molti adulti e bambini con seri problemi psicologici curare un giardino o coltivare un orto possono dare grandissimi e duraturi benefici».
L’effetto antistress va gestito con attenzione: la cura delle piante deve essere fatta con calma, senza fretta e senza sentirsi in competizione con gli amici o i vicini; bisogna dosare bene l’impegno, evitando di affaticarsi troppo. Ma se fatto con passione, il giardinaggio aiuta persino a superare proprio quel senso di fatica che neppure una sera in poltrona davanti alla TV riesce a farci dimenticare. E ci regala ottimismo: un dono prezioso che viene dalla natura.
Avere intorno a noi fiori e fogliame induce una sensazione di freschezza, riduce lo stress causato dall’afa estiva. Ma il verde è fondamentale per combattere le dannose “isole di calore”, ossia le aree cementificate dove il riverbero del calore crea situazioni insopportabili.
La presenza di molti alberi è una delle soluzioni più semplici e più efficaci per ridurre le temperature. Non solo ombreggiano l’area in cui sono piantati ma creano un ambiente fresco grazie al processo di evapotraspirazione: per raffreddarsi gli alberi espellono acqua e quando l’acqua evapora, l’area circostante ne trae beneficio in termini di raffreddamento. Secondo gli esperti, la presenza di alberi può abbassare le temperature dai 2 ai 9°C, in base all’estensione dell’area alberata. Gli alberi sono anche in grado di assorbire alcune sostanze inquinanti nocive come ossido e biossido di azoto e biossido di zolfo, rilasciando al contempo ossigeno nell’ambiente: funzionano come un purificatore d’aria naturale.